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sabato 2 febbraio 2013

Lettera a Cancellieri .. un anno dopo. Illegittimi recuperi TARSU a Racalmuto, ma la Ministra tace


Alle donne ed agli uomini di buona volontà di Racalmuto;

A chi ama Racalmuto;

Ai blog ed ai Web di tutte le tendenze puntati su Racalmuto;

Ai permalosi COMMISSARI romani di stanza a Racalmuto;

e, p. rimembranza alla MINISTRA CANCELLIERI

 

Or è quasi un anno che inviai questo post alla Ministra degli Interni; tentai con e-mail: inutilmente; scrissi per posta: silenzio assordante.

Bussate e vi sarà aperto dice il Vangelo; ma è inutile bussare  agli apparati prefettizi agrigentini, a quelli del Viminale, a quelli provvisori del convento delle Clarisse a Racalmuto; usa pure i toni più disparati, dal sussiegoso all’osceno, dal remissivo all’arrogante: non c’è posta per te. Soltanto qualche flebile eco dispensata a qualche servile foglio locale.

Signora Ministra, se poi sono stato scurrile sino alla minzione, dovrebbe pur capirmi: non sono tipo sottomesso e dimesso: controlli le pizze di qualche ventennio fa che si conservano nella caserma della BENEMERITA  in affitto a Racalmuto

Le giungerà qualche eco di questa? Forse che sì forse che no: ma pazienza, per Lei lo sfratto dal colle romano a nome Viminale è già operativo; chi Le succederà dovrà pur prendere “visione” di queste ed altre simili carte lasciate in sospeso, senza quel burocratico timbro “AGLI ATTI”, o no?

Calogero Taverna

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