Vedo che qualche mio gentile visitatore torna indietro ed ha
curiosità sul mio contrastare persino lo stemma di Racalmuto.


Ma visto che il nostro stemma è una antiestetica sconcezza e
quel latino là, è come il cartiglio che di recente si è inventato il Circolo
dei Galantuomini, noi che galantuomini non siamo, perché non corriamo ai ripari?
Sciascia - quello
mirabilmente pubblicato da Sciardelli nel 1977 per la Fondazione - ci offre il destro:
«e ci sono gli orti. E queste sono le oasi, nella gran calura
del giorno; né ci manca , a darne l’illusione, la palma. La palma de oro y el azul sereno; e questo verso di Machado,
palma d’oro in campo azzurro, è diventato per me una specie di araldico simbolo
del luogo.»
E se per Leonardo Sciascia, perché mai non per noi, per noi
tutti racalmutesi, stanziali e foresti? Bello un cartiglio con il verso
spagnolo di Machado. Senza latino. Se non è inglese a me starebbe bene.
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