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lunedì 15 aprile 2013

A passata memoria, visto che il passato ha memoria

Stamani licenzio mie note senza musica su lu carminu. Ne parlò Sciascia? Cavolo e ne parlò! E ne parlò con cattiveria, persino con perfidia. Ovvio, nella parrocchie di regaletra. Già, con quel velo mistificatorio tutto si permise. Infangò anche un giovane sacerdote, mio arissimo amico, persona squisita sino alla ingenuità assoluta, illibato. E' l'unico sopravvissuto. Torna talora a Racalmuto, con pudore  e riservatezza.Andrà a ringraziare Sciascia per averlo deturpato per tutta la vita.
Certo i personaggi sono tutti di Regalpetra e Regalpetra non esiste. Chi era alto, longilineo dritto e bello diviene basso, brevilineo, storto e brutto. Il codice penale è gabbato. Sì, era bello, e mise in dissesti sentimentali anche nobilissime famiglie, anche quelle egemoni del Circolo dei Galantuomini. Io non posso frequentare più il circolo dei galantuomini: oggi è comica palestra di velleitari grafomani della carta stampata. Non ho più tanti commensai lucidi e fervidi nell'essere del paese del sale, tanta sapienza e tanto zolfo nello sparare addosso (metaforicamente parlando s'intende) su tutti e su tutto. Rimane tra quelli solo forbice tagliente, ma forbie si è ora invecchiato, lui consevatore borbonico anche se non proprio nobile, è divenuto "aperturista" per compiacere il compiacente giovane rampante. Anche qui: sic transit gloria mundi.

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