All'improvviso il mio FB mi segnala che il mio nome si trovava in queto pentecostle bel manifsto. Cerco ma non trovo. Mi lancio in un commento riportato qui sotto. Pare che finalmente almeno questo mio svolazzo polemico giunga a segno. Mi aspetto adeguate controdeduzioni. Ma pare che abbiano invece oscurato il poster. Mi dispiace per il mio amico e apprezzato Carmelo Rizzo. In fon dei conti lo sto ripagando con tanta pubblicità (gratuita) sui miei pblog letti in mezzo mondo.
Calogero
Taverna Mi sono cercato e non mi son visto. Per fortuna. Un castello
medievale , a dire il vero inesistente quando venne Du Mazel arcidiacono
avignonese a spillar soldi ai fedeli racalmutesi per togliergli la scomunica
guadagnata per un Vespro Siciiano che manco i locali avevano saputo che c'era
stato, concesso per una pentecoste mi pare smodato. Ma bene fa il mio caro
amico e stimato dottor Carmelo Rizzo, mio successore nella presidenza
dell'azione cattolica di Racalmuto, a sfrattare almeno l'efebico scultorino di alabastrini.
Solo lo prego di interporre i suoi buoni uffici affinché il castello lo
prestino anche a me - sfrattando magari i musici grotteschi che occupano il
piano ultimo per certi loro affarucci mercantili - visto che vorrei farci una
mostra di letteratura (riguardante l'inedito Sciascia giovanile) e pittura (21
tavole di Agato Bruno grande ammiratore di Racalmuto e pittore di fama
internazionale). La causa ostativa nei miei confronti (a parte certi rancori
volpini) pare che sia la mia eresia paesana volta a sostenere che il clericus
Didacus La Matina, non fu diacono e visse dopo l'abbruciamento a S. Erasmo la
domenica del 17 marzo 1658 del sedicente diacono agostiniano racalmutese Diego
La Matina, fatto nascere da Sciascia il 15 marzo 1622 (il clericus invero la
Matrice lo battezzò nel 1621). Non è per questo? E allora di grazia, perché?
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