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sabato 1 giugno 2013

Io le donne e il mio inveterato maschilismo

Breve lettera inevasa ad una nessuna centomila mie contestratrici (non sempre gentili con me). Adoro dissennatamente tutte le donne del mondo e pertanto debbo assumere atteggiamenti di legittima difesa. Ed anche nei tribunali per difesa tutto è ammesso  .... anche l'offesa (invero non sempre)Calogero Taverna


A questo punto avevo scritto qualcosa e non me la ritrovo più. Un mero spunto interlocutorio(termine questo di mia stretta agnazione burocratica). Ho sbAGLIATO DESTINATARIA? Può anche succedermi nel mio sbadato uso di questo mezzo così lontanto dai vezzi del mio bizzarro vivere o come banalmente si dice, rapportarmi col prossimo. Mi hai cancellato, cioè espunta la mia "risposta"? Non lo escludo conoscendoti alquanto, sempre presa dalla tua maschera teatrale di sussurrare a quei radi spettatori nella platea sotto il proscenio in cui ti avanzi ora di frequente ora senza apparire: io sono quella che è, voi siete quella che sono. Hegelianamente, ci crei, ci deformi, ci disprezzi, ci cacci e poi ci richiami come orride marionette dai ridicoli fili nelle tue non sempre esperte mani

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