Sento che dopo trent’anni i signori di certi SERVIZI tornano ad attenzionarmi. Ne sono lusingato. Un tempo cercava di entrare nella
mia privacy anche il farina del sabato. Non abboccai non perché sapessi chi era
ma perché avevo un affine di un parente alla caserma dei carabinieri di Racalmuto
il quale impressionato da certe “pizze” che lì arrivavano sul mio conto mi friscà la cosa ed io capii che dovevo
diventare chhiu mutu di lu rafatuso
del mio paese.
Anno 1980.
Ora mi vedo seguito dalla Corea del Sud, da Singapore, dalla
Russia di Putin, dalla Turchia e finalmente in questi giorni da Israele. Se
parlo della donna del Mossad (meglio procaci trentenni) loro sanno. Mi dicono
anche che dopo DAGOSPIA il mio macilento CONTRA viene persino sbirciato in via Nazionale.
Che goduria! Finalmente ad ottant’anni torno importante.
Per non tradire le attese, digitalizzo qui sotto tre o
quattro pagine di un libro della Feltrinelli che, diversamente dalle
aspettative, mi pare sia finito nel dimenticatoio.
Errore! Se volete la matrice dell’odierna telenovela MPS (spero
che quello che hanno da fare certi giudici lo facciano dopo l’elezione, diversamente
che sconquasso!), la trovate tutta nelle pagine integre e leggibili di una confessione
CONFITEOR incauta e malaccorta che mi premuro di segnalare a modo mio, sempre
aduso al segreto bancario anche nelle citazioni. In effetti qualche chiarimento
l’ho dato i precedenti miei (come si dice ora?) POST qui pubblicati. Cercateli.
Quello che manca è il nome di Joe Macaluso un racalmutese al tempo missus di
Sindona per l’Interfinanza (di chi
chissà chi). L’aggiungo io per vanagloria paesana. Racalmuto più che paese di
Sciascia, più che Regalpetra, più che i ragazzi di Regalpetra, I paese di Joe Macaluso
si dovrebbe soprannominare. E’ una gloria che ora piuttosto malconcio
non so dove in America gli dovrebbe far
piacere e togliergli magari il ferino istinto di querelarmi. Ma gli converrebbe?
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