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domenica 6 ottobre 2013

FUTURISTI

FUTURISTI

Nella precedente nostra foto manca Balla

GIACOMO BALLA


Pittore italiano, tra i maggiori esponenti del movimento futurista e tra i primi rappresentanti dell'arte astratta[1] italiana. Nel 1908 conobbe Umberto Boccioni, di cui fu maestro, e insieme a lui e a molti altri artisti firmò, nel 1910, il Manifesto dei pittori futuristi e il Manifesto tecnico della pittura futurista. In opere quali Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912, Albright-Knox, Art Gallery, Buffalo) e Bambina che corre sul balcone (1912, Galleria d'arte moderna, Milano), Balla cercò di catturare sulla tela movimento e velocità, espressioni del dinamismo che i futuristi consideravano l'essenza della civiltà moderna. Altre opere significative di questo periodo sono Velocità di automobile (1913, Museum of Modern Art, New York) e Voli di rondine (1913, Museum of Modern Art, New York). Dopo aver redatto con Fortunato Depero il manifesto della Ricostruzione futurista dell'universo nel 1915 Balla, allontanandosi progressivamente dal futurismo nel corso degli anni Venti, lo abbandonò del tutto nel decennio seguente, tornando alla pittura figurativa.
N.d.A.:
[1] Nelle
arti figurative il concetto di astratto assume il significato di «non reale». L’arte astratta è quella che non rappresenta la realtà. L’arte astratta crea immagini che non appartengono alla nostra esperienza visiva. Essa, cioè, cerca di esprimere i propri contenuti nella libera composizione di linee, forme, colori, senza imitare la realtà concreta in cui noi viviamo.

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