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martedì 3 dicembre 2013

Come giudico Felice Cavallaro candidato sindac di Racalmuto

Io conosco discretamente bene Felice Cavallaro. Non amava la vedova Sciascia, ma doveva fare buon viso a cattivo gioco. E' buon giornalista ma non credo che possa vantarsi di essere  di superiore cultura. Ha avuto un ruolo encomiabile nel difendere i magistrati in prima linea nella lotta alla mafia. Passa per grande intenditore del fenomeno mafioso siciliano, ma nei dialoghi he abbiamo avuto mi ha deluso. Ultimamente si è prestato a questa misteriosa iniziativa di accreditare un buon nome alla Scorrimento Veloce, da ultimo in imbarazzo per l'enorme dispendio di fondi autostradali. Non lo faccio abile amministratore, figuriamoci alla testa di un comune in totale dissesto finanziario quale Racalmuto. Gli finirebbe come Camilleri e credo Savatteri avventuratisi nelle ardue secche della gestione di cosa pubblica come fu il Teatro Margherita. Strano (o troppo chiaro) che Buttafuoco nell'estate dell'anno scorso cercò di lanciarlo addirittura come Podestà di Racalmuto, giudicandolo non ricordo se pesce di mare o di scoglio. Ma questo lancio prematuro e così martellato mi sa di cinico sondaggio da parte di poteri non ancora meglio identificai. Il mio giudizio su Cavallaro è attendista, sulle attuali trame negative et amplius.

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