Il caos, Pirandello e il Kaos, la filosofia greca e il kaos. La mitologia greca e il Kaos. In noi antichi Sicani (invero presicani) è il Kaos il nostro DNA. Vissuti sempre nel kaos, nel nostro sangue, nella nostra mente, nei nostri sogni, nei nostri amori sempre il kaos. E chi tra noi è artista è integralmente il kaos. La nostra incoercibile libertà crea il kaos. Qui torna ancora Accursio. Pittore sicano sino al midollo. Lui e il kaos si identificano si coniugano e generano pittura dell'ordine capovolto, della ragione senza ragione, tutto rovesciato , aggrovigliato, impercettibile. Creano e i canoni e le logiche e le evidenze e il figurativismo irrisi vengono espulsi per una nuova logica erratica, e l'antinorma s'impone, e il libero pensiero non ha confini e il senso delle linee del disegno si effonde in un nuovo figurativismo. C'è immagine nella nuova pittura di Accursio? sì, l'immagine dell'antimmagine. La sua pittura non facile, leggerla è impervio, goderla si può. Anzi si deve: io a guardare questa pittura specie se dal vivo - in foto spesso si oscura- ho sussulti di gioia, la mia corda pazza vi si echeggia appagandomi. Vi è sempre in Accursio il demiurgo che ti dice quello che devi e vuoi nasconderti. Ti scopre e in questo strano amplesso quasi erotico tu arrivi a strani orgasmi dell'anima.
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