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giovedì 29 maggio 2014

Qualcuno si dimentica ...

Qualcuno si dimentica che non si è degnato neppure di accordarmi dieci minuti del suo tempo per discutere del progetto che reputavo essenziale per la palingenesi d questo comune. I miei obiettivi non sono certo quelli della serenità familiare o della conquista dei cuori delle prostatiche racalmutesi. Qualcuno si dimentica che se si è potuto candidare senza passare (e sicuramente venire bocciato) per le doverose primarie molto lo dovrebbe a me. Qualcuno dimentica che non ho mai potuto digerire gli inciuci cui si prestò o che magari volle. Qualcuno non ebbe neppure voglia di dare risposta a ben quattro miei messaggi. Qualcuno oggi si trova ingabbiato in una maggioranza consiliare  per la gran parte lontana dalle idealità di un partito che dovrebbe essere il suo e che è certamente il mio, idealità dalle quali io non derogo e per le quali lotto e lotterò tutti quelli dal sorriso ballerino e dalla laboriosità precaria. Se poi questo qualcuno comincia a promettere alla zia Concettina il dimezzamento della Tarsu così per propiziarsi voti come i peggiori politicanti del tutto promettere per niente mantenere comincia a divenire il mio nemico politico. Se poi costui appena designato come candidato senza legittimazione delle primarie si scompagina in scelte contro natura (politica) e in preclusioni delle personalità della sua area ideale e politica non merita più la mia stima, la mia fiducia e suscita in me terribili preoccupazioni sull'avvenire di questo paese caduto in mani di portatori di interessi personali ed eversivi.  E per il resto ho già scritto e molto scriverò e molto farò per quella che io credo un mio dovere di vigilanza democratica. Con questo deluderò un sindaco pidiista che non stimo più, ma sai quanto cazzo me ne frega. Ad 80 anni le mie personali ambizioni sono nulle e debbo stigmatizzare qualcuno che crede che con paroline difficili o con sussieghi da crestomazia ottocentesca di paese di sminuire il mio impegno altamente politico e sociale. Ecco un altro segno di come Racalmuto è ormai in mano di chi è capace solo di comizietti in piazza Crispi e no sa neppure colloquiare con chi tutto sommato vuole la resurrezione di questo paese.

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