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venerdì 22 agosto 2014

Signor sindaco, ovvio a Lei non interessa un fico secco se un suo amministrato resta senza carta di identità del Conune cui appartiene dal sette gennaio 2014 previo esborso di oneri vari per il cospicuo importo di euro cinquecento, e se di conseguenza non riesce a farsi assegnare dalla ASL di Canicattì il medico di base e può anche crepare se d'improvviso ha bisogno di medicine costose che per le grami pensioni che pure si era scontate non si può permettere. E sa? subisco anche dal suo ufficio vaghe minacce. Mi viene detto che la debbo smettere perché al Comune mi sto creando tante inimicizie. Dunque chiedo e pago al suo ufficio per avere la carta d'identità del mio nuovo comune di residenza e quelli, ex vigili compresi, vorrebbero altri euro perchè previa autorizzazione del Comune di Roma in cui sono stato cancellato dal 7 gennaio di quest'anno si sarebbero indotti a darmi un duplicato della tessera romana. Scusi sindaco, che cazzo me ne faccio del duplicato romano? Le scrivo e lei manco mi legge, io protesto e lei manco sente, io sto rappresentandole minacce sia pure vaghe ricevute e lei discendente di mastro Alberto Messana si gira d'altra parte. E dall'altra parte pare che si giri la locale caserma dei carabinieri, la questura, l'ASL di Canicattì, la prefettura, la Regione e figurarsi 'Ngilino Alfano. Ha da passa' a nuttata!!

Signor sindaco, ovvio a Lei non interessa un fico secco se un suo amministrato resta senza carta di identità del Conune cui appartiene dal sette gennaio 2014 previo esborso di oneri vari per il cospicuo importo di euro cinquecento, e se di conseguenza non riesce a farsi assegnare dalla ASL di Canicattì il medico di base e può anche crepare se d'improvviso ha bisogno di medicine costose che per le grami pensioni che pure si era scontate non si può permettere. E sa? subisco anche dal suo ufficio vaghe minacce. Mi viene detto che la debbo smettere perché al Comune mi sto creando tante inimicizie. Dunque chiedo e pago al suo ufficio per avere la carta d'identità del mio nuovo comune di residenza e quelli, ex vigili compresi, vorrebbero altri euro perchè previa autorizzazione del Comune di Roma in cui sono stato cancellato dal 7 gennaio di quest'anno si sarebbero indotti a darmi un duplicato della tessera romana. Scusi sindaco, che cazzo me ne faccio del duplicato romano? Le scrivo e lei manco mi legge, io protesto e lei manco sente, io sto rappresentandole minacce sia pure vaghe ricevute e lei discendente di mastro Alberto Messana si gira d'altra parte. E dall'altra parte pare che si giri la locale caserma dei carabinieri, la questura, l'ASL di Canicattì, la prefettura, la Regione e figurarsi 'Ngilino Alfano. Ha da passa' a nuttata!!

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