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mercoledì 12 novembre 2014

Come si può valutare il Messana questore a Lubiana in quell'ambiguo esordio della annessione della Slovenia all'Italia che ebbe inizio il 6-18 aprile 1941 se non s'inquadra bene quella faccenda là che non può certo limitarsi ad un uzzolo dissennato di Mussolini!

Come si può valutare il Messana questore a Lubiana in quell'ambiguo esordio  della annessione della Slovenia all'Italia che ebbe inizio il 6-18 aprile 1941 se non s'inquadra bene quella faccenda là che non può certo limitarsi ad un uzzolo dissennato di Mussolini!
 
Messana va là a Lubana non da militare, non con concezioni guerresche, ma ome un ordinario questore sia pure del regime fascista. Un passo audace per un'acceleraione di carriera.
Noi non frequentiamo commissariati di PS, non gradiamo la vincinza al Viminale come cittadini romani. Ne stiamo alla larga. Prevenuti, anche.
 
Ma anche tanti amici e tanti compagni di università che poliziatti sono stati, anche commissari e quindi persino questori. La gente più pacifica che io conosa. Un lavoro come un altro. Un posto ambito se si possiede un titolo di studio a livello universitario.
 
E tale era Ettore Messana. Un suo bizzarro antenato aveva fatto il questore a Bologna appenascoccata l'ora fatidica dell'Unità d'Italia, addirittra nel 1860. Tipo strano che da Racalmuto va in Emilia e si mette a fare il questurino. E' laureato, scrive versi blasfemi, stordisce i felsinei con il suo verseggiante spirito paesano. se non contadino di certo di u piccolo borghese asceso nella scala dei valori della terra del sale e delo zolfo, uno di quelli che noi chiamiamo galantuomini. E in fondo il pronipote Ettore Messana tende a fare il "galantuomo". Non disdegna le belle donne e sicuramente in Slovenia le donne erano e sono belle. E qualcuna di loro persino generosa. Si sarà portata a letto qualcuna? Probabile. Ma basta questo per farne un violentatore di femmine?
 
Cara Cernigoi non scherzare.
 
Dunque, Lubiana diviene provincia italiana nel maggio del 1941. Vi dovevano essere molti italiani. Ma a dominare sono i comunisti. Poi vi sono i cattolici mitteleuropei  austracizzanti. Tra le due fazioni cttiverie e aggressioni da lunga data.
 
Le colonie itaiane  sparute e comunque sgradite. 
 
Cosa intendeva conseguire il governo fascista nel volere introdurre colà una sua "amministrazione civile"?
 
Studi sri devono essere acora fatti, almeno dall'angolo visuale italiano.  A noi consta che solo Teodoro Sala negli anni '60 si produsse in una ricerca seria, obiettiva. A disposione ha solo tutto sommato la impostazione di  studiosi titini. Sotto in foto si può controllare.  Sala molto correttamente ci informa che allo stato atuale delle ricerche (anni '60)  non sussisena "una conoscenza approfondita sugli intendomenti del governo fascista italiano nei confronti dei territori occupati".  Certo il governo fascista si proponeva la "italianizzazione più o meno completa e a scadenza più o meno lunga dei territori annessi". Ma si scontra con una lotta di liberazione irriducibile che i "popoli jugoslavi condussero dal 1941 al 1945". Appunto perciò "tale lotta condizionò in modo determinante proponimenti e azioni dell'occupatore".
Ettore Messana, appena cinquantenne, sedentario, poliziotto da scrivania, arriva nel maggio 1941 a Lubiana credendo di dovere andare a svolgere quel ruolo che ogni normale questore svolgeva in patria. No! lì, dopo un primo momento di perplessità nella turbolenta Lubiana scoppia l'insurrezione armata. Cosa da militari, dunque non da funzionari che anhe se di alto gado, erano sempre imbelli civili. E Messana comincia subito a scricchiolare .
 
Il Messana non fa neppure in tempo a gustarsi la prestigiova (credeva) poltrona di Questore  della provincia di Lubiana che arriva Emilio Grazioli, prima come Commissario Civile quindi quale organo supremo  cui si danno il nome e i poteri eccezionali di un Alto Commissario per la provincia di Lubiana. Carta intestata subito (vedi foto) sovranità territoriale. Al Messana, neppure le briciole del potere.
Si aggiuneranno poi i comandi militari; quali quelli del 2° granatieri, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza ed  anche della Milizia fascista non sottoposta alla Giurisdizione del C.d. A. Noi siamo stati a spulciare all'ACS di Roma il faldone LUBIANA  MI- D.G. PS 1942 , busta 13. Sì, in un
caso abbiamo riscontrato che "agenti di P.S. arrestavamo ZAGAR Francesco di Frascesco e di Zagradnik Ivanka .... e  HUMAR Milan, naturale di Stefania, che avevano lanciato un sasso ciascuno contro la vetrina dellUnione Militare, cagionando un "danno di circa L, 6.000",  ma il caso, come gli altri, passa sotto la giurisdizione di Emilio Grazioli. Il 5 aprile 1942 il Tribunale Militare li condannò lo Zagar a quattro anni e l'Humar a 6 anni  per "manifestazioni sedizionse (art. 4. del Bando del Duce 24/10/1941).
 
Esose le condanne? senza dubbio. Ecco dirai tu signora Cernigoi, la cattiveria del Messana. Aveva folleggiato per cattiveria, per sola malvagità d'animo  nel fare il rapporto di polizia, come scrisse il  Ricciardetti per un casi triestino.
 
No, cara: era subentrato il citato bado del Duce del 24 ottobre 1942.
 
Scrive  Teodoro Sala: Grazioli "incalzato dall'iniziativa partigiana .. premuto dalle esigenze difensive ed offensive che i militari accampavano ...emanò lì11 settembre 1941 un bando che era quasi  una dichiarazione di stato di guerra. Il bando di Grazioli fu superato dagli analoghi bandi di  Mussolini di carattere più generale ma non meno drastici, recanti ' Disposizioni generali per i territori annessi al Regno d'Italia' del 3 e 24 ottobre 1941".
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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