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mercoledì 24 dicembre 2014

Don Calogero Vizzini a Racalmuto

Queste son due schede segnaletiche di un personaggio che alla fin fine ha fatto anche la storia d Racalmuto: don Calogero Vizzini. Sono foto segnaletiche che ho rinvenuto nell'ARCHVIO CENTRALE DI STATO in ROMA all'EUR. Le ho tratte dal fondo che emerge ben chiaro  in questa digitazione. Il fascicolo romano del confinato don Calogero Vizzini di Villaba è molto corposo. Noi disponiamo di oltre 120 fotocopie. Ne abbiamo esemplari  all'assessore Salvatore Picone, ci accingiamo a fornirne un  CD a Gigi Restivo che da tempo preme per averlo. 
Il Vizzini introdusse il fascismo a Racalmuto sotto Galatioto e assieme  ad Agostino Puma e Don Cicco Burruano e figli. Ma col fascismo non si scherzava. Il malcapitato don Calogero finì al confino danneggiato anche nella sua conduzione della miniera di Gibillini. Lo sostituì Ballassaru Tinebra ma dicono le malelingue in modo non proprio cristallino.
Nel dopo guerra don Calogero ritorna a Racalmuto e chiede conto e ragione della gestione Gibilini al primo sindaco racalmutese, appunto Ballassaru Tinebra.  Questi - dicono - fu iattante, commise quindi grave sgarbo al riconosciuto capomafia di Sicilia. Mal gliene incorse. Centoeddieci dicono anche i diari dei carabinieri che si custodivano per un certo periodo al Cannone sotto la larvata vigilanza del prof. Macaluso. I bene informati confermano. Ma Tano Savatteri, nell'ordire una congiura dei loquaci , neca. Ed anche Sciascia pare innocentista. Credo che altrettanto sia mio cugino, l'ex sindaco di Racalmuto. Io non sono innoetista. Neppure sono innocentisti SOLDI TRUCCATI a firma di Lombard, che mi paiono sospettosamente bene informati.  


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