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martedì 27 gennaio 2015

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA di C onsiglio Comunale n., 12 del 21.05.2014,

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Non so se chiamarla signora o se chiamarlo signor SUS AN (che io credo stia per Susanna); mi ha chiesto l'amicizia e per mio costume fbeistico subito glielo ho concessa. Subitissimo mi ha secondo  lei preso in castagna con l'insana approvazione del Regolamento monnezzaro dei signori nostri amministratori (maggioranza e minoranza).

L'ho rimbeccata, e sinora non mi risponde. Sono entrato nel suo profilo e sono rimasto con un palmo di naso: non c'è nulla che mi possa permettere  di individuarla, manco se è maschio o femmina.
 L'unica cosa che ho potuto desumere è che lei  soffre di bigottismo magiucoriano come qualche mia vecchia acerrima nemica.

Credevo chiusa la faccenda, senonché stasera al Circolo Unione mi sento - oddio con tanta gentilezza e bonomia! - redarguito quasi con le sue stesse parole da un padre di un giovane consigliere.

Si vede che i ragazzuoli e le ragazzuole del Consiglio Comunale vanno a piangere sulle spalle dei loro genitori per il maltrattamento da me subito.

Io non solo non rituro nulla, ma dopo avere ribadito TUTTI A CASA sunnu carusi e cu si curca cu li picciliddri agghiorna cacatu, ribadisco anche con maggiore cattiveria le mie accuse.

Orsù dunque, i COMMISSARI in articulo mortis, il 21 maggio 2014, stilano un regolamento monnezzaro un UIC, una TARI insomma ove a noi racalmutesi per salvarsi il loro culo ce lo mettono e con gusto nel nostro.  Un'attenta lettura avrebbe mandato a carte 48 quel groviglio tassaiolo.

Tra un verro volpino e l'altro, mettono in albo pretorio quel portento tributario e se ne vanno. Nel foglio finale mettono le loro firme e accanto il segretario generale dott. Calogero Ferlisi convalida.

Quel provvedimento, sarebbe restato per 15 giorni all'Albo per consentire reclami e opposizioni.

Vi furono, non vi furono, non so;  ancora stasera la nota finale che recita "la presente deliberazione  è divenuta esecutiva il .... ai sensi dell'art. 12 della L.R. 44/91". risulta intonsa. Il segretario generale non firma nulla. Mostro la fotocopia a dimostrazione di quello che affermo. Certo se vi sono altre carte a sconfessione di quel che dico, io non sono in grado di saperlo. Ma io sto all'ALBO PRETORIO e quindi sono portato a ritenere che quel REGOLAMENTO E' NULLO in radive per gravi vizi di forma.

Un consiglio comunale appena avveduto, quando non so chi ma credo Lauricella, predispose il testo delle tariffe monnezzare (delibera 25 del 30 lug. 2014) e  vi intrufola tra VISTI E CONSIDERATI, questo anomalo "RICHIAMATO, pertanto, il 'Regolamento comunale  per l'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI), approvato con propria deliberazione dalla Commissione Straordinaria, in funzione di Consiglio Comunale n. 12 del 21.05.2014', doveva all'unanimità saltare per aria e gridare ma chi vuole turlupinarci? chi vuol fa passare per "perfezionato" un atto amministrativo che invero era viziato da gravissima irregolarità formale?

Credo che qualcosa ci sia stato, perché dattiloscritto risulta che 'il proponente era Il Segretario Generale Avv. Calogero Ferlisi' e poi viene aggiunto a penna, su proposta del Responsabile del Servizio/ e quindi una parola che non riesco a leggere.

Comunque alla fine il Presidente (che non so chi sia stato) proclama di dare lettura "della proposta di deliberazione, dando per integralmente letti e conosciuti gli atti tutti a corredo della stessa".

Nesuno eccepisce alcunché. A questo punto quel rinvio ricettizio, a sanatoria di ogni regolarità, cementifica l'ordito tassaiolo dei Commissari. Ne sono responsabili tutti i consiglieri presenti, tutti e 14, maggioranza e minoranza.  Hanno reso operativo un regolamento monnezzaro ammazza racalmutesi.  Lo stiamo vedendo con la tassazione monnezzara del 2014 ove ci negano persino l'unico beneficio che era previsto per i pensionati ultrasessantacinquenni.

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
Tutti a casa.
 

Inizia la discussione. A dire il vero il Pagliaro solleva la questione IUC. Il DI VITA lo zittisce subìto invitandolo a non rompere, perché si erano riuniti per approvare e subito e male il tutto "SENZA RINVII"

Il Guagliano si limita a voler la illustrazione dell'Ufficio Interessato (sarà rimasto contento di quello che dopo farfuglia il Lauricella? Non lo sappiamo). Il Consigliere Romano va per la tangente. Il sindaco entra a piedi giunti per parlare di altro. Fuori tema, "il Cons. PAGLIARO chiede chiarimenti sull'acquisto di software". Trasformatosi in medico Emilio dà lezioni sulla "schizofrenia". Il Cons. Romano chiede quello che nessuno vuole: "elaborare una proposta di modifica". Neppure i suoi lo seguono. Inspiegabilmente il PAGLIARO "alla luce delle illustrazioni e dei chiarimenti forniti dall'Ufficio  [quali?] ritira la proposta di rinvio dell'argomento ad altra seduta consiliare". GUAGLIANO non si smentisce, vola alto. "invita i Consiglieri Comunali ad intraprendere una battaglia politica sul punto anche in sede nazionale e regionale". Campa cavallo che l'erba cresce.
Finito. Tutto qui. Quali osservazioni significative ci regala la MINORANZA? NESSUNA. Si guardano in faccia. Il copione è già scritto. Con quella ritirata strategica di PAGLIARO la maggioranza si ricompatta, non c'è bisogno della minoranza, può apparire illibata. Ha voltato inutilmente e INGIUSTIFICATAMENTE contro. Che cavolo di opposizione è mai questa? In altra occasione a Settembre, quando la Maggioranza ebbe gravi mal di pancia in contraddizione a questa votazione la minoranza votò a favore.

Giocano con il nostro sedere.  E dopo mancco i 15 giorni di rito ci accordano. Maggioranza sì, minoranza no (ma ininfluente) ed ecco questa altra ignominia delle tariffe vessatorie della monnezza niene varata. Questo illecito tariffario monnezzaro.  (Il relativo regolamento non aveva seguito l'iter di legge). L'atto vessatorio viene varato con immediata esecutività. Nessuno della minoranza che eccepisca che così si infrange il più elementare diritto democratico: avanzare reclami e opposizioni.

RIBADISCO
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA


TUTTI A CASA

(cu si curca cu li picciliddri aggiorna cacatu).

Pubblico i fogli delle delibere a dimostrazione che parlo a ragion veduta.







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