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lunedì 23 febbraio 2015

LETTERA APERTA AI BANCHIERI DI BUONA VOLONTA'


Lettera aperta ai banchieri di buona volontà.

Esistono? No! Solo vi è i Italia  un banchiere dei banchieri che vi si può iscrivere. Ma, Tremonti e la BCE gli hanno tagliato non solo gli alberi del prestito di ultima istanza (un certo risconto “sottofascia” che era una delizia e consentì all’Italia contadinella, quella bonomiana, di divenire la settima potenza industriale del mondo), ma anche i praticelli della vigilanza propulsiva (si chiamava controllo quantitativo dell’ordinamento  sezionale del credito e pure il sottosuolo tuberoso da cui fiorivano moral suasion, misure di ristoro, riserve obbligatorie assistenziali, anticipazioni al tesoro (almeno prima del divorzio) e via discorrendo.

Il povero banchiere dei banchieri oggi è così malridotto che manco conto economico più riesce a fare, tanto da privarci a noi frotte di dipendenti in servizio e in quiescenza anche della agenda  quasi coreacea che tenevamo ih bella mostra nelle credenze di casa nel suo succedersi annuo. E di questo passo comincio davvero a temere che prima o poi anche l’integrazione pensionistica se ne vada in fumo.

Al signor governatore ho già scritto e pur eretico irredimibile mi ha risposto e persino con toni gentili. Ma si guarda bene dal chiamare queste cariatidi che il Padre Eterno lascia ancora su questa terra per una consultazione riservata e cauta come peraltro siamo stati educati a fare in decenni di affinamento morale e culturale sotto l’egida di palazzo Koch.
La Banca d’Italia avrebbe bisogno di un manager d’ispirazione ligia al glorioso istituto, né banca né stato, ma che sia esperto in cose di banca, quelle della prassi e non quelle del Kamasutra del Servizio Studi. Istituzionalmente questo manager – io che non ho figli né nipoti del genere un figlio di ispettore superiore che queste caratteristiche ce le ha tutte, potrei segnalarlo - potrebbe venire nominato dalla sera alla mattina quale vice direttore generale aggiunto, il quarto uomo del Direttorio, insomma.  E potrebbe  e dovrebbe essere contornato da un Consiglio di Saggi, come nell’Iliade (vedasi foto allegata)

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