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martedì 31 marzo 2015

Un tempo PETROTTO. Ha cambiato idea?

 
Il Tribuno
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"Il nostro Presidente non vuole dei leccapiedi. Ciò che vogliamo sono uomini indipendenti e integri che, una volta che avremo preso le nostre decisioni, concorderanno con ognuna di esse". Joseph Heller, "Gold" (1979)
 
News by Dire
La Redazione 18 Febbraio 2011
SE SCIASCIA SAPESSE....(MA DI PIETRO SAPEVA?) BREVE STORIA DI UN EX DIPIETRISTA, SALVATORE PETROTTO, IL SINDACO DI RACALMUTO.
RICOSTRUIAMO ATTRAVERSO L'ARCHIVIO ANSA E DUNQUE DEL TUTTO NEUTRALMENTE LA STORIA POLITICA DEL SINDACO SICILIANO BALZATO AGLI ONORI DELLA CRONACA PER AVER OFFERTO IL PREMIO SCIASCIA A BERLUSCONI PROVOCANDO LA REAZIONE IRATA DEI FAMILIARI DEL GRANDE SCRITTORE. PETROTTO, PERSONAGGIO BIZZARRO E CONTROVERSO, E' GRAVATO DA QUALCHE PROBLEMA GIUDIZIARIO, E PER 8 ANNI E' STATO NELL'IDV.
Petrotto ha ammesso di aver fatto uso di droga e nella sua giunta ha avuto un assessore che spacciava cocaina. Inoltre è accusato di concussione per aver chiesto soldi all'a.d. di una società idrica. In passato è stato condannato per aver diffamato l'ambientalista Giuseppe Arnone. Il sindaco di Racalmuto è stato della Rete, poi dei Democratici e nel 2000 è passato con Di Pietro, nel cui partito è rimasto fino al 2008, quando si è trasferito nell'Mpa di Lombardo. Insomma la storia tipica di un politico all'italiana (ma anche alla siciliana) dove trasformismi, bizzarrie, protagonismi e anche comportamenti al di là della legalità, convivono allegramente. E' un caso che un personaggio così sia stato con Di Pietro per tanti anni? E che ora si rivolga a Berlusconi?
BREVE STORIA DI UN EX DIPIETRISTA, SALVATORE PETROTTO, SINDACO DI RACALMUTO, IL PAESE DI LEONARDO SCIASCIA. (DALL’ARCHIVIO ANSA)   


GIRGENTI ACQUE PARTE CIVILE IN PROCESSO EX PRESIDENTE     (ANSA) - AGRIGENTO, 14 OTT - Girgenti Acque, la societa' che si occupa della gestione delle risorse idriche nell'Agrigentino, si costituira' parte civile nel processo, per tentata concussione, a carico dell'ex presidente del consorzio Tre Sorgenti, Calogero Mattina, e del sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto. A deciderlo, all'unanimita', e' stato il consiglio di amministrazione che ha anche gia' annunciato che chiedera' il risarcimento dei danni morali e materiali. Mattina e Petrotto sono stati indagati nell'ambito dell'inchiesta denominata ''Sorgente'' che la scorsa settimana ha portato in carcere, per i reati di spaccio di droga, 19 persone. Nel filone investigativo parallelo, quello sulla tentata concussione ai danni di Girgenti Acque, Mattina e Petrotto risultano indagati.(ANSA).       YXW-FK 14-OTT-10 12:40 NNNN
DROGA: GIRO DI COCA NEL PAESE DI SCIASCIA, COINVOLTO SINDACO (V. ''DROGA: OPERAZIONE DI POLIZIA...'' DELLE 6.05 CIRCA)    (ANSA) - AGRIGENTO, 7 OTT - L'inchiesta sullo spaccio di stupefacenti, che ha portato all'arresto di 19 persone, ruota anche attorno a Racalmuto, il comune dell'agrigentino definito ''il paese della ragione'' per avere dato i natali allo scrittore Leonardo Sciascia.    La droga, soprattutto cocaina purissima, veniva venduta anche a 75 euro a dose. L'avvocato Calogero Mattina, presidente del consorzio idrico Tre sorgenti, e' accusato d'aver ceduto, nel febbraio del 2009, cocaina al sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto. Nel maggio scorso Petrotto ammise pubblicamente d'aver fatto uso di droga, parlando di un ''momento difficile'' della sua vita. Petrotto, eletto nelle liste di Italia dei valori, ma di recente avvicinatosi prima all'Mpa e poi al Pd, dopo aver fatto la rivelazione choc, ha chiesto ''scusa'' ai suoi concittadini.    I carabinieri, un anno fa, nell'ambito di una operazione antidroga denominata ''House Delivery'' arrestarono anche un assessore della giunta Petrotto, Luigi Di Naro di 33 anni. Secondo l'accusa avrebbe fatto parte di una organizzazione che importava cocaina dal Sudamerica nascondendola nelle batterie dei cellulari. (ANSA).       YXW-NU 07-OTT-10 08:20 NNNN ZCZC4970/SXR Giustizia, Criminalità --> Crimini societari --> Corruzione R CRO S0B S0B S45 S45 QBKS DROGA: GIRO DI COCA NEL PAESE DI SCIASCIA, COINVOLTO SINDACO (2)    (ANSA) - AGRIGENTO, 7 OTT - Il sindaco di Racalmuto e' anche indagato, in stato di liberta', per un presunto caso di tentativo di corruzione. Secondo l'accusa Salvatore Petrotto, assieme al presidente del consorzio acquedotto Tre sorgenti, l'avvocato Calogero Mattina, che la notte scorsa e' stato posto agli arresti domiciliari, avrebbe chiesto all'amministratore delegato di una societa' idrica  di versargli dei soldi per non danneggiarla con iniziative legali. Secondo la ricostruzione della Procura di Agrigento, grazie alle indagini della polizia di Stato, il reato non si sarebbe consumato per l'opposizione della vittima a queste richieste. (ANSA).
 DROGA: SINDACO AGRIGENTINO CONFESSA IN TV, L'HO USATA    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 31 MAG - ''Ho fatto uso di droga. E' successo tre anni fa, all'inizio del mio mandato. Era un momento difficile ed ho fatto una porcata. Adesso pero' sono pulito, un uomo libero che sta scontando l'errore commesso, sul quale molti continuano a voler speculare''. Lo rivela, in un'intervista a una tv locale, il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, eletto nelle liste di Italia dei Valori, ora vicino all'Mpa.   Petrotto ha chiesto ''scusa'' ai suoi concittadini e si e' detto ''pronto a ripartire''.    ''Ne sono uscito - ha aggiunto il sindaco, che ha cominciato a far politica negli anni Novanta con la Rete di Leoluca Orlando, e che e' un docente di lettere - e sono pronto a dimostrarlo sottoponendomi alle analisi. Adesso pero' basta con la speculazione dei partiti politici che vorrebbero tenermi ostaggio per quello che e' stato un momento di debolezza, un errore terribile''.    I carabinieri, un anno fa, nell'ambito di una operazione antidroga, hanno arrestato anche un assessore della giunta Petrotto, Luigi Di Naro. Secondo l'accusa, avrebbe fatto parte di una presunta organizzazione che faceva arrivare la cocaina dal Sudamerica nascondendola nelle batterie dei cellulari. (ANSA).       YXW-SR/GIU 31-MAG-10 18:50 NNNN 
 ABUSIVISMO: TRIBUNALE ASSOLVE EX SINDACO DI RACALMUTO ERA ACCUSATO DI FALSO NEL PROCESSO 'PALLADIUM'    (ANSA) - AGRIGENTO, 21 MAR - L'ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, e' stato assolto dall'accusa di falso nell'ambito del processo 'Palladium'. L'inchiesta riguardava la realizzazione di un locale da ballo accanto alla strada statale 640 in una struttura che doveva essere destinata alla trasformazione delle mandorle. Assolti dal Tribunale di Agrigento anche il proprietario del terreno su cui sorge la struttura Calogero Giglia, il progettista Giuseppe Sole, e il dipendente comunale Giovanni Brucculeri.    In prescrizione invece e' andato il reato di costruzione abusiva contestato a Gregorio Milisenda, Edoardo Chiarelli, Calogero Taibi e Salvatore Licata. Ad essere condannati con l'accusa di falso con 8 mesi di reclusione ciascuno pena sospesa, i dipendenti comunali Calogero Chiarelli e Salvatore Canicatti'. Infine, con la stessa accusa, un mese di reclusione e' stato comminato al beneficiario della concessione edilizia, Gregorio Milisenda.(ANSA).      Y8P-KTQ 21-MAR-06 17:43 NNNN
 ARCHIVIATA DENUNCIA CONTRO AMBIENTALISTA DI AGRIGENTO    (ANSA) - AGRIGENTO, 23 MAR - Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di  Agrigento, Roberto Pilla, ha archiviato la denuncia presentata dal sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, contro lþambientalista e consigliere comunale di Agrigento Giuseppe Arnone, che ne ha dato notizia.    La vicenda  risale a due anni fa quando Arnone, a sua insaputa, fu ripreso e registrato da una telecamera tenuta nascosta, mentre era a colloquio fra gli altri con lo stesso Petrotto. Secondo la denuncia presentata contro Arnone, la videocassetta avrebbe dovuto provare una sua presunta attività illecita.(ANSA).      YFM-MIR 23-MAR-02 17:25 NNNN
SINDACO ACCUSATO DI CALUNNIA NOMINA LEGALE SEN. DI PIETRO    (ANSA) - PALERMO, 22 FEB - Il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, indagato per calunnia nei confronti dell' ambientalista Giuseppe Arnone ha comunicato in una nota di avere nominato come suo difensore il senatore Antonio Di Pietro. La vicenda che vede anche Arnone indagato per istigazione alla corruzione ha preso le mosse da una video registrazione che riprendeva un colloquio svoltasi nello studio dell' avvocato Giacomo Triolo tra il legale, Petrotto e lo stesso Arnone. La conversazione aveva per argomento la remissione di una querela per diffamazione nei confronti di Arnone per la quale successivamente il tribunale penale di Agrigento ha condannato Petrotto. Arnone in quella occasione avrebbe chiesto a Petrotto per la remissione della querela incarichi professionali per esponenti di Legambiente. ''Mi auguro che questa vicenda - afferma Petrotto - fino ad oggi rimasta nel limbo venga al piu' presto chiarita dalla magistratura inquirente''. (ANSA).      FI 22-FEB-01 12:04 NNNN ZCZC0154/CAR R CRO S45 QBKS SINDACO ACCUSATO DI CALUNNIA NOMINA LEGALE SEN. DI PIETRO (2)    (ANSA) - AGRIGENTO, 22 FEB - Giuseppe Arnone, in una lettera aperta inviata al senatore Di Pietro, ricorda al legale di essere indagato per istigazione alla corruzione, in seguito ''alla trappola della videocassetta e alla calunniosa denunzia ai miei danni presentata da Petrotto, frutto, come gia' dimostrato alla Procura di Agrigento, di un' attivita' congiunta anche di Giovanni Micciche', socio da sempre del tuo 'nemico' Filippo Salamonme''. (ANSA).      COM-NU 22-FEB-01 19:29 NNNN 
 
CONDANNATO SINDACO RACALMUTO PER DIFFAMAZIONE AMBIENTALISTA    (ANSA) - PALERMO, 9 OTT - I giudici del tribunale di Agrigento hanno condannato oggi a due milioni di multa il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, per diffamazione aggravata nei confronti dell' ambientalista Giuseppe Arnone. Con la stessa sentenza i giudici hanno assolto dall'accusa di omesso controllo il giornalista pubblicista Lelio Castaldo e l'editore di una emittente televisiva privata agrigentina, Maurizio Bellavia. Durante una intervista Petrotto aveva sostenuto che Lega Ambiente ed il suo presidente regionale dell' epoca, Giuseppe Arnone, avevano collegamenti ed interessi affaristici con alcuni imprenditori agrigentini. ''Sono molto contento - ha dichiarato Arnone - perche' ora un gruppo di politici la piantera' con questo tormentone di bugie sui rapporti tra gli ambientalisti e gli imprenditori. Questa sentenza ha fatto giustizia''. (ANSA).     
YFM-MIR/GI  09-OTT-00 18:06 NNNN  VALLE TEMPLI: SINDACO RACALMUTO OFFRE OSPITALITA'    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 17 GEN - Per un sindaco che tuona contro il ''massacro'' delle demolizioni (Angelo Sodano, Agrigento), ce n' e' un altro, Salvatore Petrotto, primo cittadino di Racalmuto (paese natale di Leonardo Sciascia), che parla di ''rispetto delle leggi'' e coniuga la solidarieta', offrendo un alloggio agli abusivi che rimanessero senza tetto. Petrotto, nato politicamente con la Rete di Leoluca Orlando ma adesso ''senza partito'' e a capo di una giunta trasversale, sottolinea che ''Racalmuto e' disponibile a sostituirsi, per non continuare ad assistere a pietose e strazianti scene, rispetto all' atteggiamento di tutti i parlamentari della provincia, nazionali e regionali, i quali hanno promesso che per queste persone avrebbero trovato una soluzione''. Il sindaco sottolinea ''che bisognava nel tempo soltanto far rispettare le leggi: pure attraverso gli ultimi inganni delle recenti leggi regionali, volute dalla cosiddetta lobby di deputati agrigentini, si continua a promettere, inutilmente, ciò che non può essere mantenuto''. Il riferimento e' alla proroga di due anni delle demolizioni: a giudizio di Petrotto, ''dove c'e' il vincolo di inedificabilita' assoluta, nessun provvedimento risarcitorio potra' essere garantito perché gli edifici insanabili è come se non fossero mai esistiti e, pertanto, ci si può appellare solo alla nostra solidarietà e non alle leggi''.(ANSA).      
MIR 17-GEN-01 17:44 NNNN   CRISI IDRICA: SICILIA; SINDACO DISTRIBUISCE VINO DA FONTANA    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 24 LUG - Vino al posto dell' acqua, dalla fontana pubblica. L'originale quanto provocatoria iniziativa è del sindaco di Racalmuto (paese natale di Leonardo Sciascia), Salvatore Petrotto. A Racalmuto, come nella maggior parte dei comuni dell'agrigentino, l'acqua viene distribuita con turni che raggiungono anche i venti giorni. Il sindaco in questo modo ha voluto richiamare l'attenzione della Regione sul problema idrico. Petrotto ha fatto collegare, con una tubazione ''volante'', una fontanella ad una grosso recipiente contenente vino. Gli abitanti del paese hanno riempito i propri bicchieri, brindando all'iniziativa del sindaco. ''Se non abbiamo acqua - ha detto Petrotto - distribuiamo vino. Quello almeno non manca a Racalmuto''. Secondo l'amministratore il problema idrico in provincia di Agrigento ''puo' essere risolto solo con la realizazzione di un dissalatore''. (ANSA).      
YFM-NU/GIU 24-LUG-00 20:39 NNNN DS: ''CASO RACALMUTO''; SINDACO ACCUSATO DI NEPOTISMO    (ANSA) - AGRIGENTO, 3 AGO - Dopo le precisazioni da parte dei responsabili del suo partito, adesso anche le accuse di nepotismo. Al centro delle polemiche il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, dei Democratici, che nel paese di Leonardo Sciascia ha dato vita a una giunta anomala con Forza Italia, Udeur e tutti i partiti del centrosinistra ed eccezione dei Democratici di Sinistra. E proprio il segretario della locale sezione dei Ds, Nino Vassallo, attacca frontalmente il sindaco. ''Lo Statuto comunale - sostiene Vassallo - vieta che parenti e affini possano venire nominati assessori dal sindaco al fine di impedire che maggioranze si formino piu' sulla base d' interessi familiari dei consiglieri, che non sui programmi''. Vassallo sottolinea invece che Petrotto ha nominato vicesindaco il fratello di un consigliere comunale e assessore un cognato del presidente del Consiglio comunale, quest' ultimo prossimo a diventare a sua volta cognato del sindaco''.    Immediata la replica del sindaco: ''E' la legge che prevede l' incompatibilita' - spiega - e non lo statuto comunale. Su questa vicenda gli interessati hanno gia' presentato da tempo ricorso amministrativo ed ora siamo in attesa dell' esito. Un mio assessore contestato pero' e' gia' in carica da due anni, nominato all' epoca in cui in giunta c' erano pure i Ds. Perche' ci si accorge solo ora della sua incompatibilita?''. (ANSA).      
P08-NU/BMU 03-AGO-99 20:08 NNNN  SINDACO PAESE SCIASCIA, ''CITTADINI NON ANDATE IN BAGNO''    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 19 MAG -  Sembrera' paradossale ma l' invito e' questo: ''Cittadini evitate di andare in bagno. Per le vostre necessita' fisiologiche recatevi nei Comuni vicini''. L' ironico messaggio e' di Salvatore Petrotto, sindaco di Racalmuto, il paese dello scrittore Leonardo Sciascia, che si e' visto notificare una multa di 6 milioni dai carbinieri del nucleo operativo ecologico per inquinamento del vallone Pantano. Ad inquinare il vallone sono i liquami fognari, perche' la rete cittadina non e' ancora collegata al depuratore che, sostiene il sindaco, ''e' realizzato in un bosco, in posizione sopraelevata e senza preventivo nulla osta''.     Il sindaco dice che il depuratore non e' stato collegato perche' l' assessorato regionale al Territorio non ha erogato il finanziamento per completare l' opera nonostante da qualche anno sia stato presentato il progetto esecutivo''. I sei milioni dovrebbero essere pagati da Petrotto proprio all' assessorato al Territorio, cui dovra' essere indirizzato anche il ricorso. ''I miei concittadini - dice il sindaco - sono pregati di fare i loro bisogni nei Comuni vicini perche' da questo momento sono costretto a non scaricare i liquami nel vallone Pantano dove scorrono naturalmente dai tempi della colonizzazione araba. Qualcuno se n'e' accorto solo ora che sono sindaco io''. (ANSA).     
FK 19-MAG-98 14:01 NNNN  AMBIENTE: SINDACO DELL'AGRIGENTINO ASSOLTO    (ANSA) - AGRIGENTO, 26 AGO - Il pretore di Canicatti', Luisa Gatto, ha assolto perche' il fatto non sussiste il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, accusato di aver consentito lo smaltimento della spazzatura in una discarica abusiva.    A denunciarlo erano stati nel 1995 i tecnici dell'assessorato all'ambiente della Provincia regionale di Agrigento i quali accertarono che per quella discarica non venivano adottate tutte le misure necessarie per evitare inquinamento igienico-sanitario. Petrotto e' riuscito invece a dimostrare che senza l' impianto in questione non si sarebbe potuto provvedere allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per la mancanza di un' area legale. (ANSA).      P08-MIR/GIU 26-AGO-97 16:53 NNNN
 COMUNI: SINDACO SI CITA IN GIUDIZIO PER INCASSARE INDENNITA'    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 20 DIC - Il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, della Rete, ha deciso di citarsi in giudiuzio per ottenere l' indennita' di carica per il 1993, circa 2 milioni di lire. ''Per incassare l'indennita' - spiega Salvatore Petrotto - non ho strada diversa dalla citazione in giudizio dell'amministrazione di cui io sono al tempo stesso legale rappresentante''. Nel '93 l'indennita' non venne liquidata al sindaco perche' non vi era in bilancio la relativa copertura finanziaria. Nel bilancio di previsione '95 venne allora aveva inserito un capitolo ad hoc per far fronte agli oneri pregressi nei comnfronti del sindaco, ma l' organo tutorio regionale non diede un chiaro consenso. Il sindaco ha allora scelto la strada giudiziale. (ANSA).      
P08-NU/BM 20-DIC-95 17:11 NNNN ZCZC0102/CAR R CRO S41 QBKS COMUNI: SINDACO SI CITA IN GIUDIZIO PER INCASSARE INDENNITA'    (ANSA) - RACALMUTO (AGRIGENTO), 20 DIC - Il sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, della Rete, ha deciso di citarsi in giudizio per ottenere l' indennita' di carica per il 1993, circa 2 milioni di lire. ''Per incassare l'indennita' - spiega Salvatore Petrotto - non ho strada diversa dalla citazione in giudizio dell'amministrazione di cui io sono al tempo stesso legale rappresentante''. Nel '93 l'indennita' non venne liquidata al sindaco perche' non vi era in bilancio la relativa copertura finanziaria. Nel bilancio di previsione '95 venne allora inserito un capitolo ad hoc per far fronte agli oneri pregressi nei confronti del sindaco, ma l' organo tutorio regionale non diede un chiaro consenso. Il sindaco ha allora scelto la strada giudiziale. (ANSA).      P08-NU/BM 20-DIC-95 17:38 NNNN
 COMUNI: SINDACO RACALMUTO COSTRINGE ALLE FERIE SEGRETARIO    (ANSA) - AGRIGENTO, 16 MAR - Letizia Scibetta, 49 anni, segretario reggente del comune di Racalmuto, ha denunciato ai carabinieri il sindaco Salvatore Petrotto (Rete) che nei giorni scorsi ha cambiato la serratura del suo ufficio per impedirle l' accesso e costringerla in questo modo ad un periodo di ferie ''forzate'' dopo quattro anni di lavoro ininterrotto. Il sindaco di Racalmuto ha detto di aver sollecitato ripetutamente l' impiegata, che ha 160 giorni di riposo arretrati, a mettersi in ferie. Non avendo ricevuto alcuna risposta, e pensando che la dipendente si fosse adeguata al provvedimento, per tutelare i carteggi dell' ufficio di segreteria generale ha fatto cambiare la serratura della porta. ''L' impiegata - ha detto il sindaco - avrebbe potuto benissimo interpellarmi per sapere cos' era accaduto invece ha preferito rivolgersi ai carabinieri. Nell' esposto il segretario comunale reggente sottolinea che il suo ufficio custodisce i verbali delle riunioni del consiglio comunale, documenti che devono essere inoltrati alla Procura della Repubblica in seguito alla richiesta di alcuni consiglieri. Per trovare una soluzione alla vicenda l' assessore regionale agli Enti locali, Luciano Ordile, ha comunicato al sindaco di Racalmuto di avere predisposto il decreto di nomina del nuovo segretario generale del Comune; posto vacante dal 1992. ''La nomina - ha commentato Petrotto - serve a sbloccare una situazione che si trascinava da troppo tempo''. (ANSA).      COR-NU/LU 16-MAR-95 17:44 NNNN

...ECCO INFINE LA SUMMA DEL PENSIERO POLITICO DI PETROTTO, L'IMMAGINE DI UNA CONFUSA E FARRAGINOSA DERIVA: 
“Io che sino all’altro ieri tifavo per Di Pietro – scrive Petrotto ad Alfano – oggi le confesso che tifo per lei e un po’ meno per coloro i quali, assieme a lei e Berlusconi, sono stati accreditati presso il popolo italiano, ieri Casini, oggi Fini. Sono, non dico costretto, ma quasi, disposto a difendere non solo lei e le sue posizioni, ma anche le scelte di chi, in maniera del tutto Volteriana vorrebbe difendere gli interessi del popolo italiano. Se oggi c’è chi non vuole votare la legge sul cosiddetto processo breve, dopo averla votata in Senato, per dimostrare che il problema è Berlusconi e non chi sta imbrigliando un’intera Nazione, tra cause civili e penali che hanno distrutto, per le loro lungaggini, un’intera economia, un intero popolo, si sbaglia sul serio”.
  
 
 


La Redazione

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Commenti
Monia Lustri 2011-04-04 20:04:03 Ormai questo partito (per fortuna) è conosciuto per la sua natura non prettamente coerente, accusa di essere traditori chiunque faccia chiuda accordi politici con Berlusconi, altri partiti o politici, ma va tutto bene quando le poltrone le prendono loro. Se lo fanno altri sono definiti, mafiosi, ladri, persone squallide, se lo fanno loro si ergono a santificatori del male.. insomma mi pare chiaro che Di Pietro e la sua gente non abbia affatto a cuore il bene del paese, piuttosto delle reali natiche personalistiche..meno che mai una reale coerenza. Ma son anni che si vedono accordi locali ma soprattutto gli ex forzisti o ex udeur, trombati da altri partiti essersi rifugiati dall'accogli tutto.. ma non la selezione per cui in teoria sarebbe nato.. almeno ufficialmente, perchè in via non ufficiale è chiaro che siano nati solo per prendersi poltrone e darle a chi pare a loro, spesso senza un briciolo di competenza. Bene fa chiunque esca da un partito del genere, se vuole fare davvero politica per il cittadino e non per interessi personali.
Mirco Marchetti 2011-02-20 15:53:12 Ma è normale essere sindaco e presidente di una fondazione?
mattia lonigro 2011-02-20 14:00:36 petrotto, lei non è andato incontro a Caino, lei fa semplicemente parte di quel popolo che oggi come 2000 anni fa salvò barabba e condannò gesù. qualunque volterrismo, qualunque relativismo di fronte a quello che sta facendo berlusconi viene travolto, ma lei preso dalle sue involuzioni mentali, dal suo egotismo, non vede niente, vedi solo i suoi fumi intellettuali. lei rappresenta appieno la crisi della politica meridionale, incapace di distinguere non solo tra il bene e il male ma nemmeno tra ciò che è utile e dannoso, una classe politica che vive alla giornata e capace solo di una cosa, di salire sul carro del vincitore.
salvatore petrotto 2011-02-19 13:49:36
Non so se è pericoloso, per un uomo libero, qual’era Leonardo Sciascia sostenere ne IL CONTESTO queste tristi considerazioni a proposito del religioso rito del’amministrazione, anzi, della celebrazione della Giustizia.
Ecco Sciascia ed il suo Il Contesto.
“ Prendiamo, ecco, la messa: il mistero della transustanziazione, il pane ed il vino che diventano corpo, sangue ed anima di Cristo. Il sacerdote può anche essere indegno, nella sua vita, nei suoi pensieri: ma il fatto che è stato investito dell’ordine, fa sì che ad ogni celebrazione il mistero si compia. Mai, dico mai, può accadere che la transustanziazione non avvenga. E così è un giudice quando celebra la legge: la giustizia non puo’ non disvelarsi, non transustanziarsi, non compiersi. Prima, il giudice può arrovellarsi, macerarsi, dire a sé stesso: non sei degno, sei pieno di miseria, greve di istinti, torbido di pensieri, soggetto a ogni debolezza e a ogni errore; ma nel momento in cui celebra, non più: E tanto meno dopo. Lo vede lei un prete che dopo avere celebrato messa si dica: chissà se anche questa volta la transustanziazione si è compiuta?. Nessun dubbio: si è compiuta. Sicuramente. E direi anche: inevitabilmente”.
Non so se sono sufficienti queste tristi considerazioni ed evocazioni, purtroppo antitetiche rispetto ad una concezione fideistica della Giustizia, per spiegare qualche motivazione che mi ha spinto ad andare incontro a Caino.
Il tutto affinché qualcuno non dico che deve necessariamente salvare Caino, ma per lo meno, e mi riferisco alle migliaia di errori giudiziari, non sicuramente al complesso caso Berlusconi, non si beva definitivamente il cervello.
Perché non si determini ancora una volta una condizione individuata da Sciascia in Nero su Nero.
Mi spiego meglio.
Questa volta con la scusa dell’ingombrante Berlusconi ed il relativo utilizzo della clava giudiziaria per defenestrarlo definitivamente, credo che sia rinato, se mai è morto, il cosiddetto , procedo con un ulteriore affondo e perdonatemi se cito sempre Sciascia il “cretino di sinistra ma mimetizzato nel discorso intelligente, nel discorso problematico e capillare. Si credeva che i cretini nascessero soltanto a destra… .
Sono pericolosi, per Sciascia, questi > perché .
Così spiegava Sciascia in un convegno organizzato a Parigi, dal Comitato degli Intellettuali per l’Europa delle Libertà.
E qui mi fermo.
Non so se può bastare.

Salvatore Petrotto
Sindaco di Racalmuto
Presidente della Fondazione Leonardo Sciascia
salvatore petrotto 2011-02-19 13:47:31
Vorrei spiegare le mie ragioni, a proposito della provocatoria idea di istituire un premio in onore di Leonardo Sciascia ‘Per Una Giustizia Giusta’, da conferire a Silvio Berlusconi.
Scandalizza che io lo voglia fare nella qualità di sindaco del paese natale dell’autore del Giorno della Civetta e di Presidente della Fondazione a Lui dedicata.
L’idea che è stata mal digerita da chi vuol banalizzare, delegittimarmi o addirittura denigrarmi schierandosi e confondendosi con il puritanesimo pseudo giustizialista.
Meglio far parlare, direttamente, lo stesso Leonardo Sciascia.
Di certo Sciascia avrebbe una posizione: non banale, puntuale e originale. Né avrebbe scritto sui giornali. Forse ne avrebbe fatto un libro. Ma non si sarebbe appassionato allo scontro fra “puritani” e “libertini”.
Il 7 agosto del 1983 sul Corriere della Sera metteva “al primo posto le carenze e le disfunzioni dell’amministrazione della giustizia”. Sperava che “un tale male trovasse priorità programmatica fra quelli che la compagine governativa venuta fuori dalle elezioni dovrebbe e deve affrontare. Ma mi pare sia stato non contemplato, e come accantonato: forse appunto perché si presentava come il più spinoso”. Sono passati 27 anni e il tema della giustizia è sempre lì fermo, immobile, irrisolto.
Sul ruolo del magistrato Sciascia, sempre in quel pezzo scritto sul Corriere, aveva sollevato alcune questioni di grande attualità: ”Un magistrato non solo non deve rendere conto dei propri errori e pagarne il prezzo, ma qualunque errore commesso non sarà remora alla sua carriera, che automaticamente percorrerà fino al vertice, anche se non con funzioni di vertice. E credo sia, questo, un ordinamento solo e assolutamente italiano”. E come uscirne, dunque? Lo scrittore aveva la ricetta pronta: ”Un rimedio più semplice sarebbe quello di caricare di responsabilità i magistrati senza preventivamente togliere loro l’indipendenza: e cioè dare a ogni cittadino ingiustamente imputato, una volta che viene prosciolto per più o meno assoluta mancanza di indizi, la possibilità di rivalersi su coloro che lo hanno di fatto sequestrato e diffamato. Quanti casi non abbiamo visto di gravissime imputazioni dissoltesi nella formula dell’assoluta mancanza di indizi?”.
Non so se è pericoloso, per un uomo libero, qual’era Leonardo Sciascia sostenere ne IL CONTESTO queste tristi considerazioni a proposito del religioso rito del’amministrazione, anzi, della celebrazione della Giustizia.
Ecco Sciascia ed il suo Il Contesto.
“ Prendiamo, ecco, la messa: il mistero della transustanziazione, il pane ed il vino che diventano corpo, sangue ed anima di Cristo. Il sacerdote può anche essere indegno, nella sua vita, nei suoi pensieri: ma il fatto che è stato investito dell’ordine, fa sì che ad ogni celebrazione il mistero si compia. Mai, dico mai, può accadere che la transustanziazione non avvenga. E così è un giudice quando celeb
anna aloisi 2011-02-18 23:37:52 ..non mi stupisce più nulla in questo partito..
l'anno scorso mi avevano proposto la tessera idv, ma non ne ero convinta..
leggendo il tribuno, mi rendo conto di aver fatto non bene, ma benissimo..
fino al 2008 questo signore stava al fianco di Di Pietro..ma che credibilità....

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SONIA ALFANO (Europarlamentare): "A ME L'IDV HA PREFERITO CHI INCONTRA I BOSS".

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