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Racalmuto: manifesto dei consiglieri della lista Borsellino
al Comitato Cittadino "la vostra è propaganda politica". Botta e
risposta: la politica s'infiamma.
regalpetraliberaracalmuto.blogspot.com
Lillo Taverna
Mi sono letta la missiva borselliniana e mi sono sollazzato: 18 improperi
all'assente avversario politico, nessun concetto, tanti elogi autoriferenti,
qualche petizione di principio e nulla più. I racalmutesi abbiamo molta intelligenza
per non capire all’abbico. Questa minoranza deve affrancarsi da certa patria
potestà, deve pensare con la propra testa, non deve scrivere proclami prima che
si discuta su iniziative della maggioranza ormai palesemente in dissidio con il
suo sindaco. La "minoranza" non può sostituirsi alla maggioranza nel
supportare questo sindaco quietista. Il piano astuto di spaccare la maggioranza
per annettersene una parte e passare da minoranza maggioranza mi pare fallito.
Certo, la questione monnezzara è molto seria; non è né può essere obiettivo
politico quello di far pagare meno la monnezza ai cittadini, ma l'obiettivo
deve essere quello di ristrutturare tutto il servizio, farne il giusto e legale
riparto, reinventare un nuovo equilibrato regolamento, inventariare tutte le
aree tassabili comprese quelle occultate al catasto, avere capacità
imprenditoriali, non essere asserviti a commercialisti o a novelle consorterie girgintane
di regia amministrativa, avvalersi delle gratuite consulenze di cittadini
competenti. Solo allora come a Volpiano
o a Rieti o persino a Roma il costo del servizio, tariffa o imposta
patrimoniale che sia, scema come per ineludibile conseguenza. La minoranza abbandoni il tono di
aristocratico distacco, collabori con la maggioranza in questa che mi sembra
grande idea, quella di esplicare il
servizio della raccolta rifiuti con
strutture e indirizzi di taglio municipale e lasciar perdere i coffariani sogni
del “privato è bello”.
Da cittadino, da racalmutese mi sono indignato quando eletti
dal popolo e da nessun satrapo locale prima ancora che iniziasse la seduta,
sbandierano un loro niet perché non vogliono tener bordone a quella che
reputano una baruffa chiazzotta tra sindaco e la “sua” maggioranza. Non c’era
da coinvolgersi in una bega paesana; c’è da affrontare un servizio vitale che
corre il rischio di andare in malora il primo maggio, scaduta una certa proroga. Politica, vecchia, politica nuova? NO,
signori: questioni vitali per la salute dei cittadini oltre che per le loro
tasche. Soluzioni, collaborazioni vogliamo, non invettive da comizi di altri
tempi.
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