Vige ancora questo tipo di accertamento con adesione?
N.B. - Il vice presidente del Consiglio Giuseppe Guagliano riscuote oggi presso di me molta stima e fiducia. Mi pare che abbia compreso che il Comune non è un luogo pio, un posto di redenzione, l'esercizio di chissà quali virtù teologali ma una AZIENDA, una delle dieci più importanti aziende dell'agrigentino aggiungo io. Va quindi gestita con criteri manageriali e non con il pietismo di certe visionarie di maggiukore. Mi dispiace per il Sindaco Messana, ma lui con tutta la sua scienza ha torto; Giuseppe Guagliano con tutte le sue traversie ha ragione. L'inciucio con Grotte e Castrofilippo per raccogliere insieme monnezza consentirà forse l'assunzione di qualche degna consorte (per qualche mese come nel passato); non risolverà il caso di quei netturbini passati al servizio di Agrigento; certo chi vincerà la gara (fatta su misura) potrà avvalersi della consulenza tributaria racalmutese ... ma il servizio monnezzaro peggiorerà e avremo l'imitazione non di Cristo ma della peggiore esperienza coffarina. Quanta ragione ha GUAGLIANO A DIRE, VISTO CHE LE COSE STANNO COSI', FACCIAMOCI NOI UNA MUNICIPALIZZATA E SE IN TEORIA QUALCHE EURO IN PIU' SI SPENDE, QUELL'EURO CHIESTO IN PIU' AI RACALMUTESI CON TANTI ALTRI EURI TORNA A RACAMUTO DANDO LAVORO A Racalmuto, INPUT INDUSTRIALE a Racalmuto, spinta al pil di Racalmuto. Cominciamo ad aprire da lì il circolo virtuoso dell'economia racalmutese. Saranno comunque soldi spesi bene. Basta con lo sperperare tanti troppi soldi dei racalmutesi con la scusa di far loro spendere di meno. La scottante esperienza monnezzara che abbiamo vissuto dovrebbe far ravvedere chi conta. Caro Emilio lascia da parte il tuo noto puntiglio, riaccordati con i tuoi uomini di partito, di cordata elettorale. Lascia da canto il canto della sirena regalpetrese; hai molta cultura classica per non temere le offerte dei nemici: timeo danaos ET dona ferentes, specie se ti offrono doni.
**************************
Fate un accertamento con adesione mi è sembrato di capire che ci volesse suggerire un alacre novello amministratore persino viceapicale - forse supportato di un valente legale, un tempo massima espressione della nostra amministrazione comunale - e avete risolto il problema della monnezza tassaiola racalmutese.
Mi piacerebbe che mi dicessero quale differenza sostanziale formale salvifica vi è tra questo suggerimento, che poco avvedutamente mi pare Malgrado Tutto reclamizza e quanto già il 29/03/2011 il comune di Racalmuto a firma tra gli altri di Sardo Salvatore, Brucculeri Carmelo. Picone Lidia, Falco Carmelo, Guagliano Angelo, Barravecchia Giovanni, Pagliaro Sergio, Adile Mara, Scibetta Giovanni, Morgante Gioacchino, Sberna Diego, Bellomo Alfonso e Collura Carmelo aveva legiferato con la delibera n. 24 recante " Regolamento per l'accertamenento con adesione delle entrate tributarie".
Resto allibito: si vuol far passare per una diabolica invenzione nient'altro che un plagio deliberativo?
Il povero Sindaco, pressato da 1200 firme di tartassati (da lui) racalmutesi ha già reso prono a codesti accertamenti con adesione tutto l'intero laboratorio tassaiolo del Comue sotto l'impero del dottore Vittorio Lauricella.
"Hai ragione, e che problema c'è? Vai dall'ufficio tributi e subito ti viene riconosciuta, persino con le scuse. Lo vuoi fare per iscritto? E fallo".
Già. ma il guaio è che intanto riconosci la legittimità dell'operato della Pubblica Amministrazione. Deve poi trattarsi di un errore rientrante nella tela delle elucubrazioni tributarie dell'Ufficio, alias da noi del dottore Vittorio Lauricella. E quale beneficio avresti: poco o nulla. Ti tolgono ad esempio la tassazione di un immobile che dimostri per tabulas che nel 2008 non era tuo. Già e il vizio accertativo che viene fuori in quanto l'Ufficio presume di avere accertato ciò che non sussisteva. Viene fuori che l'Ufficio ha preso le rilevanze catastali del 2014 prese magari a base accertativa della TARI del 2014 e disinvoltamente le ha retrocesse al 2008. Roba da codice penale.
Ma puoi contestare con l'accertamento adesivo che la tariffa adottata è in palese contrasto con l'art. 1 del loro regolamento del 1995 che a dire dell'ex sindaco Petrotto fu tenuto segreto fino ad un paio di anni fa?
Puoi contestare che l'intero costo del servizio, mettiamo del 2008, è in netto contrasto con i limite impositivo inderogabile del citato articolo 1?
Puoi dire che ci quell'artificio di andare a Napoli per poi farsi timbrare in articulo mortis il provvedimento accertativo dalle poste di Racalmuto, ma poi farselo timbrare a Grotte il 15 gennaio fuori termine di decadenza e quindi il tutto ritornare a Racalmuto il 16 gennaio 2015?
No, no, no!!!! Con la tua incauta istanza ratifichi la legittimità del provvedimento accertativo, ottieni per qualche beneficio sanzionatorio il riconoscimento di un errore grave, che di norma vitiatur et vitiat (lo dico in latino per quei legali che si prestano a siffatte manovre dilatorie), e tuttu buonu e binidittu. Il sindaco può tornare ai suoi sonni beati: anziché l'estorsione per mano pubblica di 1.880.000 euro che crede di poter mettere in bilancio e tacitare quei signori della Corte dei Conti che vorrebbero far cadere sulle gracili spalle del nostro sindaco maggiolino responsabilità gravissime consumate sotto i Commissari e predecessori, sempre un buon bottino, atto a seppellire le responsabilità dei morti e dei fuggitivi nostri poco provvidi amministratori e missi dominici che ben ricordiamo.
Diciamolo ad alta voce: E' UNO SCHFO. E per me tale schifo comincia ad investire anche chi si inventa novelle per accertamenti in adesione che sono roba trita sin dal 29 marzo 2011.
Nessun commento:
Posta un commento