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venerdì 10 luglio 2015

agostiniani e gesuiti nel palazzo dei signori

Non ho ricevuto contributo alcuno da parte dei miei paesani che dissolvessero qualche mio flebile dubbio- Forse a Racalmuto continua ad esserci davvero la mafia, di sicuro la cultura omertosa. Allora a rischio di prendere un abbaglio (mi verrà corretto) penso che questo fu il Convento degli Agostiniani quando divennero "comodi".  Prima in quel convento vi erano i padri agostiniani dell'Ordine di Centuripe ove il grande Siascia tenne a intruppare  il suo eroe eretico Fra Diego La Matina. E dalle Parrocchie di Regalpetra alla Morte dell'Inquisitore materia di affascinante portata letteraria. Le vicende di quel convento fanno parte di mie avventure microstoriche (v. Racalmuto nei Millenni e LaSignoria Racalmutese dei del Carretto e migliaia di post nel mio blog Contra Omnia Racalmuto). Nei primi anni dell'Ottocento il convento e soprattutto  questo pretenzioso palazzo entra sia pure fugacemente nella storia dei padri Gesuiti siciliani. I Nobilotti del paese ne volevano fare una scuola elitaria da affidare ai Gesuiti  e contribuirono molto a dare l'attuale conformazione allo stabile. Ma l'iniziativa abortì subito. Qui cessò ogni presenza conventuale o gesuitica e divenne maniero di certe famiglie crestomantiche arricchitesi frattanto per il boom solfifero di Racalmuto. Di recente una laureanda sarda (la Sferrazza Papa) vi impiantò la sua tesi di laurea che ebbe grande successo accademico (massimo dei voti e lode) e che fu persino premiata dalla Fondazione Sciascia. Ma per impegni la tesi deve rimanere riservata, non diffondibile. Cautele che forse intuisco ma che non accetto.

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