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mercoledì 22 luglio 2015

Ex nihilo ad nihil

DIARIO MINIMO DI UN UOMO NELL'ULTIMO OCCASO DEL SUO TRAMONTO

Una vita già lunga, inutile insensa. Il corpo in isfacelo: orecchio naso e gola, mal di pancia, diverticoli, spina dorsale anchilosata. Nato nel millennio scorso, indotto al culto di valori oggi decisamente risibili. Indotto a credere in un dio trino, nella vergine maria figlia del suo figlio, in santi mai esistiti. Mi chiamano Calogero, mai esistito un san calogero, mi segnano come protetto da Santa Rosalia , santa giammai esistita, mi impongo a giammai dubitare che una statua di una paffuta fancilulletta che dicono madre di Dio ebbe nel 1503  a discriminare i castronovesi e a stabilire la sua fissa dimora in una chiesetta al monte a nome santa Lucia, chiesetta mai esistita a Racalmuto. Si sa, a forza di imbastirti il cervello di assurdi per logica e per cronaca e il cuore, di dirti non far questo e non far quello, cose peraltro piacevolissime e importi invece di far questo e di far quello cose se non sgradevoli di certo non molto intellettualmente acute, si va a finire che oggi a 81 anni sono un integrale miscredente, credo il patrio suolo una imbecillità da marrani maniaci, il mio paese tutt'altro che il "paese della ragione", gli esseri umani datati nel millennio scorso esangui cerebrali da seppellire anzitempo. Mefitici ed insolenti. Nulla  capiscono, tutto presumono, dimentichi vorrebbero farci tornare ai tempi delle loro miserie economiche civiche e morali.
Non mi reputo una cariatide del ventesimo secolo, non mi reputo un racalmutese doc, non mi reputo un intellettuale anticomunista, non mi reputo un fedifrago di nulla, non mi reputo un poeta di evirata ispirazione né storico di ossequiente avallo del falso, né credo nella Madonna del Monte, penso che spentasi l'ultima cellula elettrica del mio cervello la mia anima datami immortale da Dio si spegne inesorabilmente come tutte le cose di questo mondo che muoiono. Ex nihilo ad nihil.

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