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sabato 10 ottobre 2015

Contiamoci ...vade retro Renzi, indietro va' straniero (e nche tu Orfini se continui così)

 
Contiamoci ...vade retro Renzi, indietro va' straniero (e anche tu Orfini se continui così)
 
 
 
Ignazio fiuta il “trappolone” e non va in tv da Fazio <br> Il Pd teme il voto. Oggi riunione in Campidoglio…
Il sindaco di Roma Ignazio Marino non molla, lavora al ricompattamento di una maggioranza in consiglio comunale e mette nei guai il Pd. Marino, che dovrebbe formalizzare le dimissioni lunedì prossimo, ha lasciato il Campidoglio dove ha trascorso la mattinata e vi farà ritorno più tardi per un incontro con i presidenti dei municipi, convocati per una apposita riunione.
Potrebbe essere questa un’iniziativa che fa parte della “verifica politica” da lui stesso annunciata due giorni fa rassegnando le dimissioni. Ieri i minisindaci hanno incontrato il commissario del Pd capitolino Matteo Orfini. Nel corso dell’incontro con Orfini, a quanto ha appreso l’Ansa, i presidenti avrebbero espresso timori “rispetto ai futuri esiti elettorali del Pd” dopo l’addio del sindaco Marino. Orfini li avrebbe esortati a “non stare alla finestra e a darsi da fare” dunque a “tornare molto sul territorio, anche con conferenze programmatiche per ogni municipio sulle cose da fare”.
Il Pd è in mezzo al guado: ha “scaricato” Marino, ma nelle ultime 24 ore ha compreso come in realtà la popolarità del sindaco sia ancora alta. Certo più alta di quella del Partito Democratico, che attraverso il capogruppo al Senato Luigi Zanda inizia a parlare di rinvio delle elezioni. La probabilità che il M5S vinca, con un centrosinistra diviso tra la coalizione civica di Ignazio Marino che certamente verrebbe messa in campo e il candidato “ufficiale” è altissima.
Ignazio Marino ha anche annullato la partecipazione a “Che tempo che fa”, la trasmissione di Fabio Fazio. Intanto, la petizione online che chiede il ritiro delle dimissioni “Marino Sindaco di Roma e dei Romani! Ignazio Marino ritiri le sue dimissioni per favore!” su change.org ha già superato quota 25mila firme.

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