Profilo

venerdì 23 ottobre 2015

Sindona

la Repubblica - Venerdì, 18 ottobre 1985 - pagina 14
dalla nostra redazione

Teste al processo per l' omicidio Ambrosoli
AGENTE FBI RACCONTA "COSI' FUGGI' SINDONA"


MILANO (f.r.) - Al processo per l' omicidio dell' avvocato Giorgio Ambrosoli comincia la sfilata dei testimoni americani, decisivi in questa vicenda che s' è in buona parte giocata a cavallo dell' Atlantico. L' attesa maggiore è per lunedì prossimo, quando verrà il "pentito" statunitense Henry Hill, che con le sue rivelazioni aprì la strada all' arresto del killer di Ambrosoli, e per il 7 novembre, quando deporranno Charles Rose e Michael Mott, che raccolsero la confessione del killer William J. Arico. Ieri mattina, davanti alla Corte d' Assise, sono stati sentiti alcuni investigatori americani che collaborarono con la magistratura italiana e con la Guardia di Finanza nelle indagini. Il primo a deporre è stato l' agente speciale del Fbi Edward Holiday. Per l' occasione, il servizio di vigilanza dei carabinieri in aula è stato rafforzato, e ai fotografi è stato vietato di scattare istantanee del "G-man". Holiday ha lavorato parecchio alla vicenda Sindona negli Stati Uniti, indagando sul finto rapimento del bancarottiere, scomparso da New York nell' agosto del 1979 e ricomparso nell' ottobre successivo. "Accertammo che era Sindona la persona rientrata negli Stati Uniti dall' Europa con il passaporto falso intestato a Joseph Bonamico - ha raccontato Holiday -. E la prova furono le impronte digitali". Sindona si era procurato il passaporto prima di inscenare la sua scomparsa. Qualcuno, che non è mai stato identificato, ritirò presso l' agenzia di viaggi di Paul Passione, a New York, il passaporto del signor Bonamico. Poi, camuffandosi con barba e baffi finti, il bancarottiere partì per Vienna scortato da due "picciotti". L' agente speciale Holiday ha collaborato anche alle indagini sull' omicidio Ambrosoli e sulle minacce a Enrico Cuccia. Dapprima interrogando a lungo il "pentito" Henry Hill, che a un poliziotto che lo sentiva per altri motivi aveva detto di sapere molte cose su Sindona e su un omicidio commesso in Italia. Holiday rintracciò anche il telefono dal quale erano partite nel marzo ' 80 due chiamate minatorie per Cuccia: era quello di una stanza dell' Holiday Inn di Rockville Center, New York, occupata dal figlio di William Arico. Ieri mattina ha deposto anche James Stein, Parole Officer, cioè funzionario dell' ufficio libertà vigilata, New York.

Nessun commento:

Posta un commento