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domenica 6 dicembre 2015

Adoro il nulla se sorride in primavera

Non amo, non so di odio. Il sublime? lo inseguo. Se lo raggiungessi morirei di dolore. Bramo come un mare di desideri  sommersi. Acqua la vita, fuoco la morte. Adoratori puzzate di aglio. Mefitici seppure in steli fioriti. Siete le strane orchidee delle mie alte colline d'alabastro sotterrato. Vidi gabbiani silenti. Vidi dio laggiù. Vulcano rapisce Proserpina ma la cede ai satiri ghiotti. Non indosso frak . Adoro il nulla se sorride in primavera. Se fossi musulmano ammazzerei, se credessi in cristo dio ammazzerei, se venerassi la stella di david mi farei esplodere tra monache oranti. Non mi rivolgo al compasso massonico: schiatterei dal ridere. Non prego. Mai supplice. La mia divinità la regalo ad una vergine impura. Oh, come urla il vuoto di mente!  Insano colui che si appropria del cielo. Folle se dice sua la terra degli avi. Corriamo verso il paradiso degli altri. Donne copritevi, uomini pervertitevi. Sterili partorite. Il mondo ci piomba addosso per donarci la gioia infinita, la delusione lubrica, il canto strisciante del niente chiamato l'Altissimo. Tacete o papi, Il pope ha voce di basso. Penetra dentro. Le donne eiaculano. quella la vera religione.



 

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