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venerdì 11 dicembre 2015

Disse il sindaco


 

30 maggio alle ore 1.28

 

Diario di bordo.

 Mattinata ricca di imprevisti, quella di ieri. Vengo informato di un'iniziativa organizzata da Acuarinto che gestisce il centro S.P.R.A.R. di Racalmuto. il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo. Il Comune di Racalmuto, con il supporto dell'Associazione Acuarinto , garantisce interventi di accoglienza "integrata" che oltre alla distribuzione di vitto e alloggio, prevede anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento. L'obiettivo è costruire e rafforzare una cultura dell'accoglienza presso le comunità cittadine. Mi reco al centro che è ubicato nell'ex ospedale adiacente alla Chiesa del Carmelo. L'iniziativa consiste in un confronto con alcune classi della scuola media di Castronovo di Sicilia e Lercara Friddi. Intervengono tre migranti: la prima è una donna del Ghana che racconta di essere stata aggredita alle tre di notte da un gruppo di terroristi che le hanno sparato a bruciapelo sulla spalla e di essere scappata dalla sua terra e infine approdata in Italia. Il secondo viene dalla Nigeria e anche lui racconta di un viaggio atroce. La terza, sempre del Ghana, è scappata per amore. Non poteva sposare il suo fidanzato dal quale aspettava un bambino, pena la morte. Saluto, ascolto i migranti e poi vado via, perché ho un altro impegno imprevisto: la troupe di Teleacras che mi aspetta per un'intervista. Dopo mi reco alla Scuola Media, saluto i lavoratori della segreteria e i professori. Improvvisamente ragazzi scandiscono il mio nome. I professori mi invitano ad entrare nella classe e nasce un confronto spontaneo con gli alunni. Mi chiedono di rendere loro accessibile P.zza Castello, di pulire le strade e di combattere il randagismo. Uno di loro è preoccupato per i "neri" che nelle scorse settimane a decine si aggiravano per le nostre vie. Teme di andare al palazzetto dello soprt "Gigi Salemi" che ha ospitato centinaia di migranti, per paura che possa essere stato infettato dalla loro presenza. Mi confronto con lui. Il diverso fa sempre paura, dico, e rievoco i racconti dei migranti che ho sentito poche ore fa. E' l'istinto di sopravvivenza che li conduce a casa nostra, fuggono da guerre, fame, carestie. Abbiamo paura perché ignoriamo le tragedie che li spingono a partire e le sofferenze, le prigionie, le torture cui vanno incontro. Abbiamo paura perché non abbiamo strutture adeguate per accoglierli. La vita umana è sacra e inviolabile per proteggere la nostra dobbiamo proteggere quella degli altri. Perché se oggi viene negato il diritto alla sopravvivenza dei migranti, domani potrà essere negato anche il nostro diritto. Lo rassicuro sul rischio di malattie; ci pensa il servizio sanitario. Giro per altre due classi, dove mi chiedono della festa del monte e mi fanno leggere un articolo scritto dai nosri ragazzi intitolato: “Parcheggio o Agorà? Questo il dilemma”, che ha vinto il premio "Newspapergame 2014" indetto dal Giornale di Sicilia, come migliore articolo provinciale. Leggo un altro articolo che traccia l'identikit del Sindaco scritto nello scorso mese d febbraio. E' impressionante come dei ragazzi di scuola media abbiano le idee così chiare: ci vedono, ci guardano, ci giudicano. Torno in Municipio nel pomeriggio. Chiedo se un incontro con i migranti sia stato organizzato anche con la nostra scuola media. Mi rispondono di no. Do disposizione di convocare per venerdì 6 giugno le associazione culturali, sportive e ricreative per iniziare un confronto sulle iniziative da organizzare, a partire dalla prossima festa del Monte. In serata il comizio di ringraziamento e a seguire un po' di musica.

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