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venerdì 26 febbraio 2016

Fiori SPONTANEI di RACALMUTO

Se miro questo volto resto ovvio ammaliato ma subito basito: vorrei intuire, svelare, capire, rappresentare. Certo se fossi
regista come l'arcigno mio compaesano Beppe Cino un volto così, direi un SACRO VOLTO dell'amore glaciale. non lo negligerei mai nei miei film. Ma io son solo scrivano tardo e senile dalla ignobile grafia di dattila fattura.
Volto arabo? Pudico e spavaldo, ambiguo e solare, celestiale? Carnale? la Margherita di Mephisto?
Non direi: l'ha plagiato questo volto il sale della Racalmuto di impareggiabile concetto; lo zolfo di Gibillini impetuoso caustico desolante, e forse il caciummo di Sant'Anna che vale solo per appesantire l'astrattu da vendere.
Volto greco? e qui molto ci approssimiamo. Non certo romano; I romani a Racalmuto ci sgravarono di grano olio miele e zafferano e vino anche nelle loro diote ma per fortuna non ingravidarono le nostre donne.
Bizantino? qui sì. Basta leggere quel che scrve allusivo permissivo ma indolelnte sognatore liliale castissimo.
Borgognone normanno, svevo, castigliano ,catalano, borbonico, odierno, verace, impetuoso, remissivo, sognante? Sì, di tutto questo un po'.
Ma ditemi voi, vi è lembo della terra ove possono fiorire volti come questo? Nego. Solo la mia racalmuto è capce di far fiorire fiori umani e femminei SPONTANEI come codesto.

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