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giovedì 25 febbraio 2016


Prima scriva perché con l'accento giusto e poi mi dia delle lezioni di estetica pennacchiana. Credo di non ingiuriare ma di poter criticare. Critica? Scegliere annuire ma anche dissentire. Può darsi che i libro (pregevole quello che ho sottomano a caro prezzo) possa stare nella biblioteca di Eco (ma non l'avrà certo pagato 21 euro - corretta la cifra di 21/mila euro) e sono sicuro che non può aver letto prodotti letterari ove  si apostrofa l'articolo indeterminativo ove non si può e i si omette l'apostrofo ove si deve, oppure si  spezzano i dittonghi quando si va a capo. Regolucce scolastiche che le autodidatte ignorano  come i vecchi stravecchi bancari come me fanno magari per vezzo antidattilografico.

Giocar con le parole è ludico vezzo che fece grande il marinismo. Ma vogliamo leggere insieme un poeta dei nostri giorni IMMENSO: Andrea Zanzotto. "Oltranza/oltraggio: salti saltabecchi friggendo puro-pura/ nel vuoto         spinto     outré/   ti fai più in là/   intangibile   . tutto sommato -/ tutto sommato/  tutto/ sei più in là/ ti vedo nel fondo della mia serachiusascura/ ti identifico tra i non i sic i sigh/ ti disidentifico/ solo no solo sì solo/ piena di piante immite frigida/ ti fai più in là/ e sprofondi e strafai in te sempre piùi n te/fa...." Mi dica: non sente qui l'inespressività del tutto, dodedicafoniche armonie spezzate? Intromissioni brute nel nostro diuturno banale non essere? Io adoro e non da ora Ornella (e lei lo sa e se ne vanta). Il suo libro mi ha deluso in positivo. Lo pensavo banale lialesco senza costrutto ed invece no! vale (salvo quando bara parlando di casini che non ha mai visto). E con quella ingenuità di farsi prefazionare da alieno dottrinante siculo. Adesso vive la sua CRISI. Lo stare in sospeso. All'improvviso, lei vacua farfalla vagula, si sente nonna, appesantita dai vincoli della sacra famiglia cristiana. Non vuol più scandalizzare. Crede che le basti l'artificio genialmente conquiso in partenogenesi. E no! le dico.

Sono come dice lei "ineducato e ingiurioso"?

 Sì, è il mio mestiere. Sono un ispettore bancario in disuso: facevo solo “rilievi" mai elogi. Se elogiavo voleva dire che mi ero alienato e mi licenziavano perché in Banca d'Italia si è spietatamente onesti, rara avis in questo mondo in invadente mercemonio. 

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