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mercoledì 28 settembre 2016

Gianni carissimo mai avrei osato fare appunti a te. Tu sei di una genialità anche faconda. Tanto di cappello. Certo la tua visione politica non è la mia. Ma io vengo da allucinanti esperienze che mi hanno reso un irriguardoso cinico. Mentre tu facevi ballare deliziosamente mezza Italia compreso mia moglie per cui noi maschietti non avvenimenti proviamo tanta gelosia per uno come te che ha tante doti, io dovevo vedermela con surreali contro-speculazioni in cambi all'epoca di incomprensibili cambi fissi e cambi flessibili e certi serpentoni valutari che ancora oggi mi chiedo cosa mai erano. Ma vi furono metamorfosi da cui uscì un'Italia settima potenza economica del mondo dalla Italietta contadina e meschinella. Certo tu cantavi bandiera gialla ed era lo scoppiettio di una Italia che s'impinguava di lirette e faceva salti di gioia. Musica canzonette e svolte politiche vanno di pari passo.

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