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mercoledì 28 settembre 2016

Le cretinerie del momento. Renzi è diventato di colpo onnipotente e stabilisce lui se fare o non fare una opera strutturale di rilevanza mondiale come il Ponte sullo Stretto. Ignorare persino che chi appare non conta e chi conta non appare. Seconda cretineria. Il ponte sarebbe un lusso in seno alle occorrenze della microeconomia paesana. Non ci sono soldi. Tutto un gran rumore per fare guadagnare qualche sì in più a Renzi. Renzi ha tutto da perdere se vince il sì. Il giorno dopo va a casa: dopo due giorni la Raggi ci delizia come primo ministro. Con il no, Renzi resta altri due anni. Riforma la legge elettorale a suo uso e consumo; magari per avere la necessaria maggioranza ri-tripartisce il ministero dell'economia e fa D'Alema ministro del Tesoro.- D'Alema fa i suoi prestiti compensativi con l'amica Cina e si crede al secondo miracolo economico. A scadenza del mandato Renzi ritorna a palazzo Chigi a furor di popolo. Basta cambiare il tono delle veline; dare un po' di crocifissi alle beghine e ai parrinara e torma la pace sociale. E M5S non ha più l'albero fiorito in cui frinire.

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