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giovedì 8 settembre 2016

PICCOLE ITALIANE IN DIVISA



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PICCOLE ITALIANE a Racalmuto. Anno 1938 o 1939 sicuramente tra il 1940 e il 1942. Sciascia non faceva il militare. Raccomandato. La maestra Taibi dominava. Le nostre fanciulline tra dodici e i tredici anni potevano fare la COLONIA ELIOTERAPICA al Serrone nella 'robba' della maestra Taibi appunto. I maschietti dall'altra parte del Serrone. Che ci stesse a fare quel bakonchesco maschietto non si sa. Raccomandato- Fiorirono amori fascisti. Qualche gerarchetto s'infiammò di amore pressoché pedofilo che inverò durò sia pure in maniera morganatico sino alla fine dei giorni penosissimi del desso. Sciascia dice che odiava il fez col giummo. Aveva zio importante e poteva permettersi tutto. Non per nulla rimase nostalgico. Nelle sue Favole della Dittatura è la postdittatura che odia non la dittatura fascista come erroneamente credette Pasolini.


Vestivano con uno strano copricapo a metà tra il fez fascista col giummo (quello che Sciascia dice di avere  odiato) e il basco; camicetta bianca invero alquanto monacale  e gonna pieghettata mi dicono di colore blu.

Il vento del Serrone  spesso sollevava quelle gonne e talune mostravano già gambe affilate che in cima potevano essere appetitose. I balilla e in ispecie gli avanguardisti, nascosti dietro mandorli  e ulivi peccavano  senza pudore godendosi quello spettacolino che queste nostre ragazzotte spavalde e militaresche non disdegnavano di dispensare- Giustificabili quindi quegli amori dei nostri gerarchetti (il Duce non si era portato a letto la Petacci appena dodicenne?);  sappiamo di un brillante vice segretario politico che quell'amore se lo trascinò sino alla fine dei suoi giorni penosi. Ma non se la sposò e la giovinetta poi adulta rimase virgo in capillis e pur sempre innamoratissima dell'avvenente graduato fascista.

Calogero Taverna


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