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lunedì 17 ottobre 2016

Carissimo Vincenzo. il mio ruolo come ispettore capo missione era quello di far fuori la Banca Privata Finanziaria della spocchiosa Milano che dicevano erroneamente di Sindona, o cercare di giubilare d'ordine e per conto di Occhiuto la Cassa di Risparmi di Livorno della nota nostra triglia testè deceduta o magari credere che a Napoli potevo far fuori i Fabbrocini (e riuscii) o potere ingenuamente prepizzicare gli asegni speciali ICCRII della Cassa di rispamio di Rimini attirandomi le ire ironiche di Sarcinelli che forse anche tu hai spalleggiato o magari divertirmi con i fondi neri di Craxi tramite la banca del Duomo, la Cesare Ponti ed altro. Come poi superispettore del Secit ma quello del primo Reviglio potei togliermi tanti sassolini dalle scarpe inziando una verifica fiscale a Ciampi della Banca d'Italia reo di avere insufflato le dichiarazioni dei redditi con un paio di migliaia di miliardi di vecchie lire di "costi non interenti" ai sensi dell'art. 18 della vecchia legge bacaria che mi censentirai conosco a menadito. Ma non ho mai coperto ruoli di POTERE. Se no, sarei stato all'altezza con la mia filosofia che dice che lo Stato hegelianamente è una realtà pensata ed ha una ragione che la ragione dei modesti moralisti di paese o di sagrestia (il riferimento a Renzi è decisamente intenzionale) non riesce manco a percepire ed ha una etica che le confessionali ipocrite morali non approvano. Quindi tutto posso dire ma non certo criticare DAlema che avrebbe attuato la merchant bank quella diavoleria che ha un padre ed un padrino il nostro non glorioso Lamberto Dini (toscano mi pare) e che ebbe il massimo sviluppo con un tal livornese Ciampi quello del MPS in cui DAlema c'entra forse per una sornione provvigione dovutagli per ottenere il suo permesso anche quando Renzi andava dicendo che l'aveva rottamato. E questo Renzi invece impelagato nell'Etruria (sempre roba toscana) fa un riforma sagrestana delle Popolari di ui sto leggendo l'ultimo forsennato iniuciucio. A me importa poco se D'Alema ti sia antipatico e se ti lasci andare a termini molto pesanti sul piano personale. Come statista che sa anche capire il corso della storia è grande al di là di ogni moralistico pregiudizio. Calogero Taverma

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