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martedì 20 dicembre 2016

 

L'esimio signor Giuseppe Picone non ha dubbi: il Mutuo Soccorso oggi albergante in un paio di sottoscale  con entrata in Piazza Castello sorse  nel gennaio del 1873. Ne dubitiamo e ne dubitiamo fortemente.
 

Intricata la storia del Mutuo Soccorso.
 
Eugenio Napoleone Messana vi dedicò valide ricerche presso l'Archivio di Stato di Agrigento. Vi raccolse buon  materiale archivistico e vi stese le pagi 273-280 delle eue fitte memorie, così fitte di memorie da guadagnarsi l'anatema di Leonardo Sciascia.
 
Quanto alle notte sull'attuale Circolo de Mutuo Soccorso, trovò esodo funereo per la caparbietà di un certo Mattaliano che di storia se ne intende un po' meno dei cavoli.
 
Ebbe il supporto di Federico Martorana,  cui guai a toccare l'improba fatica storica del suo apprezzato zio. Comprensibile ma non ossequiabile.
 
Anche noi ci siamo addentrato nelle scartoffie dell'agrigentino archivio di Stato. Qualche certezza in più l'abbiamo cavata tanti dubbi in più ci hanno assalito.
 
Trascriviamo qui un carteggio poliziesco:
 














 
Trascriviamo:
Ufficio di Sicurezza Punbblica       Racalmuto 11 luglio 1873
N.° 253 - Risposta a nota 1532 del 16 giugno Gab.
Oggetto Società Operaje,e Clericali in Racalmuto  - alligati 3

Ill.mo Signor Prefetto Girgenti


Non avendo il sottoscritto trovato in questo Ufficio la precedente pratica che riguarda la statistica semestrale delle Società Operaje, e altre esistenti in questo mandamento, così onde adempiere
all'incarico ricevuto da codesta Onorevole Prefettura, col foglio a margine, ha dovuto con non lievi ostacoli richiamare l'elenco nominativo dei Socii che compongono l'unica Società di mutuo soccorso degli operaj, ch'esiste  in Racalmuto, insieme al relativo statuto, che col presente invia alla  S.V. Ill.ma. pel dippiù di risulta.

La cennata Società è composta di elemento operaio dalla classe più aggiata,  e d'irreprensibile condotta, non rappresenta alcun colore politico, e la sua esistenza, ove per l'avvenire continuasse in vita, non costituirebbe un pericolo per l'ordine pubblico, mentre è bel vista dal colore progressista.

I mezzi di cui ha disposto sono la contribuzione mensile che i socii han pagato.

Il Preside si è tal Tinebra Vincenzo, cassiire Sferrazza Salvatore, Segretario Orcel Giuseppe.

Il preposto questo Ufficio deve informare la R. Prefettura, che la menzionata Società, se non trovasi sciolta di diritto, lo è di fatto per taluni dissidj avvenuti fra i soci, in una ultima riunione e perciò pel momento si ritiene come non esistente.

Si trasmette ben pure un elenco nominativo degli affigliati alla nuova Congrega Clericale sotto il titolo dell'Immacolata che non ha guari istituì in Racalmuto, nella Chiesa di Santa Chiara, il purtroppo noto ex Gesuita Padre NALBONE, oggetto del rapporto di questo Ufficio, 25 giugno p.p. n.° 224 e ciò perché la prelodata Prefettura abbia conoscenza.

I componenti tale Congrega la maggior parte sono massa ignorante, che forse di buona fede, furono tratti dal Nalbone sotto il pretesto religioso, e cerca di tirarli ad un suo partito vi sono pochi uniti di principj clericali.

La esistenza della cennata Congrega sotto la direzione di quell'uomo, a tutti noto, col tempo potrebbe divenir pericolosa al paese e la classe liberale, e pensante soffre di mal'animo tale nuova istituzione.
L'Ufficiale di P.S. in missione
Luigi Macaluso.

[ci riserviamo commenti e contrappunti]

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