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sabato 31 dicembre 2016

venerdì 30 dicembre 2016

STORICITA' del MUTUO SOCCORSO
Passato il sei gennaio 1973, messe le mani sopra il circolo vagamente massone l'astuto don Gasparino Matrona, emerginato don Lillì Savatteri notaro e sem.maggiore spogliato, il sedicente MUTUO SOCCORSO fece presto a collassare: due gli impidugli, sciarre fra soci e sfascio intrusivo di un gesuita, o meglio di un ex gesuita.
Sbabaro Garibaldi o fatto sbarcare dagli inglesi, i suoi colonnelli nordici e massoni vollero subito la sopressione dell'ordine dei padri gesuiti. Non fu subito ma alla fine della permaneza del'Eroe si fa per dire dei due mondi i gesuiti di casa professa a Palermo furono sfrattati dai loro lussuosi conventi.
Un virgulto della rampante famiglio Nalbone di Racalmuto vi si ci trovava. Aveva beni di fortuna non ne aveva, non sono rusciti ad appurarlo, ma è certo che l'irascibile ex gesuita padre Saalvatore Nalbone nel 1873 bivaccava a Racalmuto. Ospite di qualche fratello? Non se ne voleva stare tranquillo ed ecco che succhia gli affiliati di religiosi sentimenti e li dirotta in un circolo cattolico infilandoli nell'allora chiesa - credo però sconsacrata - di Santa Chiara.
Cosi ì villici possono calpestare le tante nobili monachelle che vi si trovavano seppellite. Per Pippo Picone nel circolo Inaugurato il 6 gennaio 1873 sappiam bene dal Matrona sindaco "alcuni socii insinuarono maniere ... clericali .... Fra i clericali vi fu padre Giuseppe [per Messana: Salvatore] Nalbon>e (gesuita) mio antenato, il quale approfittando dei malumore cercò di fare entrare i socii nel seno della società da lui istituita sotto la denominazione 'Società dell'Immacolata'. "
Eugenio Napoleone Messana, che sull'argomento non mancò di fare ricerche presso l'Archivio di Stato di Agrigente, ci pare che se ne discosti e consideri come causa di questa crisi infantile del cirolo l'onda internazionalista del Viviani per la polizia tendente persino al comunismo.
Il nostro Geniu scrive: Solo tre mesi e giorni dopo l'inaugurazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso avvenne in paese un fatto eclatante e di una importaza eccezionale. La mattina del 28 aprile 1873 sul campanile della Chiesa di santa Maria di Gesù, accanto al Camposanto, fu vista sventolare una bandiera rossa. Il simbolo internazioale dei lavoratori fu levato solenne nel nostro paese".
E per il nosrro storico Messana quella bandiera la issò il fondatore del Circolo, Viviani. Sminuisce quindi l'influenza clericale; per lui "la società operaia racalmutese era però e rimase in quegli anni nettamente mazziniana ed anticlericale. Le conferenze del Savatteri preoccuparono il clero locale, per cui il padre gesuita Salvatore Nabone ed il Sac. Ignazio Picone Chiodo fondarono la Società Operaia dell'Immacolata ad ispirazione clericale borbonica. Vi aderirino 51 individui, 21 zolfatai , 6 gessai, 1 pecoraio , 2 borghesi, 1 cirinaro, 1 carrettiere, 1 falegname, 2 calzolai.. Da qui nacquero le minacce di scomunica verso il mutuo soccorso e le accuse di internazioalisnìmo, che contribuirono a renderlo inviso alle autorità di polizia."
Facile capire come opzioni politiche e cadute di stile di stampo familiaristico fanno da velo alla verità all'obiettività alla storia in una parola.
Noi vogliamo estranearci e ci limitiamo a trascrivere una relazione della locale P.S. a firma di tale Ufficiale di P. Sicurezza Luigi Macaluso. L'11 Luglio 1873 nel suo UFFICIO di SICUREZZA PUBBLICA (n. 253 in risposta a nota N. 1732 del 16 giugno Gab.) l'organo di Polizia racalmutese ha da vergare sulle "Società Operje e Clericare" che "ha dovuto con non lievi ostacoli richiamare l'elenco nomnativo dei Socii dell'unica Società di mutuo soccorso degli operaj, ch'esiste in Racalmuto... La cennata Società è composta di elemento operajo della classe più aggiata, e d' irreprensibile condotta; non rappresenta alcun colore politico, e la sua esistenza, ove per l'avvenire continuasse in vita, non costituirebbe un pericolo per l'ordine pubblico, mentre è ben vista dal colore progressista."
"I mezzi di cui ha disposto sono la contribuzione mensile che i socii han pagato"
"Il Preside è tal Tinebra Vincenzo, Cassiere Sferrazza Salvatore, Segretario Orcel Giuseppe."
Ma "la società, se non trovasi sciolta di diritto, lo è di fatto per taluni dissidij avvenuti fra i Socij, in una ultima riunione, e perciò pel momento si ritiene come non esistente."
Ma ecco spuntare un altro sodalizio di cui l'Ufficile Macaluso dispone la composizione. Invia infatti "un elenco nominativo degli affigliati alla nuova Congrega Clericale che non ha guari istituì in Racalmuto , nella chiesa di santa Chiara il purtroppo noto ex Gesuita, Padre Nalbone, oggetto del rapporto di questo Ufficio, 23 Giugno pp n.° 224, e ciò perché la prelodata Prefettura abbia conoscenza."
Il relatore è comunque fazioso ed aggiunge infatti: "I componenti tale Congrega la maggior parte sono massa ignorante, che forse di buona fede, furono tratti dal Nalbone sotto il pretesto religioso, e cerca di tirarli ad un suo partito. Sono pochi di principj clericali. "
"La esistenza della cennata Congrega, sotto la direzione di quest'uomo , a tutti noto, col tempo potrebbe divenire pericolosa al paese , e la clsse liberale, e pensante soffre di mal animo tale nuova istituzione."

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