Contra Omnia Racalmuto: 2016-01-03

sabato 9 gennaio 2016

Gentile signora Giovanna Messana,

Sono stato questo pomeriggio con il professore Gero Di Francesco, particolarmente interessato alla titanica figura storica che fu il comm. di San Maurizio e San Lazzaro Ettore Messana, il grand commis dell'ordine pubblico italiano dal 1919 alla data della sua morte. Il professore me l'ha chiesta ma non  l'ho presente essendo liso e illeggibile il trafiletto del Messaggero. Ti ossequio come debbo ad una ineffabile grande signora che tutti ti riconosciamo quale sei- Dr. Calogero Taverna.

venerdì 8 gennaio 2016

Associazione “Non Solo Portella-ONLUS” Via Catania, 3 90047 Partinico (PA) Tel.: 0918907124/ 3497326198/3384257736, Partinico (PA) www.casarrubea.wordpress.com giuseppe.casarrubea@alice.it Relazione sull’Archivio “Giuseppe Casarrubea Senior” a cura di Rosalia La Perna e Giovanna Vitale Indice 1. Breve storia dell’Archivio e dell’Associazione Non solo Portella-ONLUS p. 2 2. Struttura dell’Archivio: serie e sottoserie p. 3 2.1. ABTL p. 4 2.2. ACS p. 6 2.3. ARS p. 8 2.4. NARA p. 10 2.5. TNA/PRO p. 12 2.6. PAPERLESSARCHIVES.COM p. 14 2.7. CRIMINI FASCISTI IN SLOVENIA p. 15 2.8. CARTE COSTA p. 16 2.9. PORTELLA DELLA GINESTRA (STRAGE DI) p. 17 2.10. ATTI DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA p. 22 2.11. FOTOGRAFIE CARTACEE E DIGITALI p. 30 2.12. ARTICOLI DI STAMPA LOCALE E NAZIONALE p. 36 3. Opere scritte da Giuseppe Casarrubea p. 43 4. Sull'opera di Giuseppe Casarrubea cfr. p.46 2 1. Breve storia dell’Archivio e dell’Associazione Non solo Portella-ONLUS (a cura del prof. Giuseppe Casarrubea, Presidente dell’Associazione “Non solo PortellaONLU” e promotore dell’ Archivio “Giuseppe Casarrubea Senior”) L’Archivio ha il suo primo avvio nel 1994. In vista della ricorrenza del 50° anniversario della strage di Portella della Ginestra, il prof. Giuseppe Casarrubea ha iniziato una ricerca presso le Cancellerie della Città giudiziaria di Roma (piazzale Clodio) in merito alla strage del primo maggio 1947, avvenuta sul pianoro di Portella della Ginestra. Ha acquisito, così, 13 faldoni di atti processuali, fondamentali per il suo studio. A queste carte si sono, poi, aggiunte quelle donate dall’avvocato Renato Loriedo, a suo tempo difensore di alcuni imputati. In occasione del 50° anniversario della strage nasce l’Associazione “Non solo Portella” con atto del notaio Francesco Raso di Sciacca, stipulato il 6 novembre 1997, rep. N. 12593 e registrato a Sciacca il 19.11.1997 al n. 1024. Con Atto del 30 giugno 1998 del notaio Alfredo Monreale registrato a Palermo il 17 luglio 1998 n. 9050, l’Associazione si trasforma in Onlus, organizzazione senza fini di lucro, codice fiscale 97141000824, avendo per altro la possibilità di “svolgere attività connesse al proprio scopo statutario, nonché tutte le attività accessorie, in quanto ad esso integrative, anche se svolte in assenza delle condizioni previste in questo articolo, purché nei limiti consentiti dalla legge”. Avendo tra i suoi scopi statutari la riapertura del processo per la strage di Portella della Ginestra e di tutti gli altri processi di mafia, nella sua attività di ricerca e di divulgazione delle storie delle vittime, l’Associazione, si è avvalsa del contributo di ricercatori volontari, che svolgendo attività per conto terzi, hanno, di volta in volta, al rien

mercoledì 6 gennaio 2016

qualcosa come 42 anni fa non scrivevo come adesso. Ora svolazzo forse molto. Allora contenuto burocratic, ero forse più incisivo produttivo. Pubblico ora tre pagine del mio Rapporto Sindona 1°/7/74 - 4/10/74. Pagine che dovevano sprigionare indagini cosmiche e processi oltre la Nazione della magistratura milanese, all'idrogeno insomma!. Cribbio: si parla della ISRAEL BANK. Ho celiato nel mio LA DONNA DEL MOSAD - apologo sul caso Sindona. Ed invece nulla. Altro che mafia, altro che don Michele Sindona. Scrissi chiaro e distino. Oh come piacque a Carli! Potevo e dovevo fare esplosioni in carriera ed invece, siccome avevo toccato la massoneria di Arista e del Di Martino (BS) fu abile Capriccioli a distruggermi e fu ammanigliato l'opaco De Sario tanto da divenire addirittura il Direttore Generale di Fazio.

La Magistratura, il giudice dalla pistola viola, Urbisci ed anche il Colombo della P2 di D'Alema (padre) nulla videro (o non vollero vedere). Vi sfido a leggere più circostanziate notitiae criminis sconfinanti le Alpi o il Mediterraneo.

Ed invece vi sfido a trovarne la benché minima traccia nei processi ponderosissimi contro Sindona. Certo, fuorviava rispetto alle comode ed accomodanti tesi accusatorie (mafia, Sicilia, cosa nostra). Di tutto questo qui non c'è nulla ma c'è di più di peggio. Pagò ma una inezia Biase. pugliese tronfio pieno di sé indisponente, osò anche inviarmi una missiva minacciosa e ricattatoria. la portai da Oteri(Mandingo); un altro po' processava me. Oh, che grande Banca d'Italia! Dopo pagai scotti enormi con Imposimato. Il mio umore piombò in basso per trent'anni, ma la mia integrità etica. morale, politica ed in fin dei conti economica (dato il mio stile di vita austero) ebbe la meglio. Da qualche mese qui e nel mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO mi è sorto il destro di rievocare rivangare deridere alludere. Mi vorrebbero far credere che non vi è nesso alcuno tra questo scasso senza furto (ma stasera mi friscano qualche particolare ancora più inquietante) e questa mia insolenza che chiama in causa Fazio, Spaventa, Geronzi, lo sbarco in Sicilia, BS, MPS, CIAMPI e la decapitazione bancaria siciliana, Mediterranea e magari il particolare Ministro Colombo (ecco perché in un certo senso sono omofobo), e magari la cassa di Risparmi non so se di Ciampi o dell'amante maschio di un certo primo grande ministro di allora. Tralascio l'Interfinanza di Joe Macaluso di Racalmuto per la sua minuscola rilevanza.

E con questa fissazione di affermare propalare inveire a favore di Sindona, non suicidatosi ma "suicidato" dalla esoterica donna del mossad davvero credete che non vi è nesso alcuno? Io invece ne sono convinto anche se i miei fratelli come preoccupati da questa mia senile fissazione mi strillano da tutte le parti di non esagerare. Ma non vorrei che i fatti a venire mi diano ragione ma quando finisco tra mio padre e mia madre a Santa Maria. perché diranno preso da questa fissazione mi sono tolto la vita mentre dormivo pacificamente nel mio letto a Bovo, in un piccolo lembo di paradiso sotto il Serrone di Racalmuto.

Io il mio intento l'ho ottenuto. far sapere agli incliti e agli incolti che tra me e l'omertà non corre buon sangue. Iu sugnu vudieddru lisciu. Anche in Banca d'Italia ove il SEGRETO BANCARIO era LEGGE FERREA mi sottrassi a questa immorale contiguità (ultimo trimestre del 1979 di Lotta Continua; Soldi truccati per quasi tre quarti)-. Chi di dovere ora sa che io non lascio lì senza clamore l'ammonimento di stampo mafioso recepito da altri, altri ordinamenti oscuri altre delinquenze vestite di inverosimile legalità, magari dai nomi latini quali GLADIO o sigle giornalistiche sornionamente con finale volto alla SPIA, o giornali del ricatto dalle sigle intemerate persino di sinistra. Se finirò suicida mio malgrado allora hanno vinto come con sindona, calvi david rossi quello di via nazionale, questo del banchiere di Renzi ed altri altri ancora. Ricordate man pulite? mani sporche direi!

Piccole cosettine ma tante e coincidenti e quindi mi stanno preoccupando. Tra le atre cose, ma minore ma non per questo non significativa, quella di una tardiva raccomandata con ricevuta di ritorno del 5 gennaio scorso tendente a mio avviso ad estorcere denaro tassaiolo a mia moglie. Stanotte dalle due alle cinque mi sono accinto a redigere questa irrituale e non usuale sollecitazione di autotutela al noto Ufficio Tributi di Vittorio Lauricella. Ve la rendo pubblica. Un tassello che ai miei amici veri servirà se vorranno fare apparire come suicidio l'ennesima esecuzione sommaria di Stato. Caro Maurizio e tu incautamente ti ci infili dentro. Lascia perdere e metti da canto la tua ironia da strapaese. Al mio confronto si squaglia. Tu non sei giornalista professionista e da dilettante si arriva sino ad un certo punto; dopo vengono le vertigini!

ALLA RESPONABILITA' DIRETTA DEL FUNZIONARIO DELL'UFFICIO TRIBUTI DEL COMUNE DI RACALMUMTO,
E IN COINVOLGIMENTO DEL SEGRETARIO COMUNALE DI RACALMUTO
RCHIAMANDO L'OBBLIGO DI VIGILANZA DEL SINDACO MESSANA,

IO BENEDETTI MARIA stamani all'ufficio di via Jenner in Roma ho prelevato la vostra raccomandata con R.R in ordine all'abolita imposta comunale degli immobili di non precisata data ma arrivata a Roma solo ieri 4 gennaio 2016.
Riporto qui gli estremi. protocollo n. 13840 del 1/10/2015 (sic) anno d'imposta 2010. utente8321 codicefiscalebndmra39c44g498n - cod. violazione 8321 - 10 - L.

Iniziamo da qui: contestare un codice che non si specifica in un pur logorroico foglio doppio è primo segno di scarso rispetto per quello che voi chiamate l'utente.
Perseguirmi ad oltre cinque anni, a prescindere dalla fondatezza della vostra pretesa fiscale afflittiva e punitiva, impone considerazioni etiche e civili da far forse meglio soppesare in sedi giudiziarie ordinarie, forse penali.
Per il momento tralascio la mia totale contestazione sul fatto e sul diritto e sulla procedura persecutoria.
Vi faccio notare che asserire di avere rispettato una cronologia protocollare in data 10 ottobre 2015 per far dichiarare ad un incolpevole Gagliardo Gregorio che avrebbe fatto una "notifica a mezzo posta ai sensi dell'art. 14 della legge 20/11/1982, n. 890 non si sa in che data ma che perviene qui a Roma il 5 gennaio 2016 lascia ragionevoli dubbi sulla effettività delle date proclamate e spinge a pensare che si sia adoperato quel metodo tuzioristico che si riputa legittimo presso l'ufficio tributi di Racalmuto: d'improvviso preoccupati di sanzioni della corte dei conti, dopo un quinquennio di inattività o non tempestività degli uffici accertatori basta operare con siffatte astuzie per superare l'inghippo della perenzione quinquennale.
Questo per ora vale come premessa chiarificatrice.
Ma andando nel fatto e nel diritto la sottoscritta afferma senza tema di smentita di avere sei anni fa assolto puntigliosamente e correttamente quell'onere tributario ora abrogato che si diceva ICI.
I termini catastali allora vigenti o risultanti erano quelli su cui correttamente la sottoscritta applicò l'autotassazione. La vostra affermazione che la imposta versata rispetto all'imposta dovuta comporta a mio aggravio una differenza d'imposta non ha fondamento alcuno . Mi avvalgo di un commercialista ligio ed infallibile. Quindi siete voi che affermate di aver proceduto ad un accertamento senza nulla avere accertato come potrei dimostrare per tabulas. Ma non vedo perché dovrei dimostrarvi di essere in regola io dopo sei anni quando legittimamente ho potuto epurare bollettini di versamento ed altro per trascorso quinquennio al 31 dicembre scorso.
Se il vostro ufficio cui credo che non manchi personale e che dovrebbe avere la debita professionalità e avrebbe DOVUTO USARE almeno la normale diligenza del buon padre di famiglia e procedere dal momento in cui ha ricevuto i documenti dei versamenti e la tempestiva consultazione dei dati catastali, doveva prontamente verificare prima di accertare mettendomi in condizione di far valere le mie ragioni. Troppo semplicistico. per non essere offensivo, rinviare senza plausibile motivo alcuno sino a quello che ritenete il vostro estremo termine utile per far scattare ex abrupto addirittura un iugulatorio ACCERTAMENTO in pratica incontestabile se non con tutti quei gravami e costi a fini capziosamente dissuasivi che mi tocca leggere in quelle vostre fitte e incomprensibili note.
Voi siete pubblica amministrazione e dovete agire con tutta la civiltà e il rispetto del cittadino che la COSTITIZIONE impone e non con gli artifici per i quali se insistete dovete risponderne alle magistrature ordinarie.
In preavviso vi affermo che infondata è la vostra visura dei dati catastali relativi al 2010, inesatto è il vostro calcolo della "imposta versata", inqualificabili tutti quei balzelli vessatori.
Ma ciò non vi dico per mia doglianza ve lo dico solo per farvi ravvedere. Operare quindi una autotutela per evitare alla pubblica amministrazione più gravi danni ed al limite scongiurare che possa far valere tutta la normativa tendente a far cadere sul funzionario responsabile errori, travisamenti, improprie interpretazioni di leggi e via discorrendo.
Con l'occasione rammento che la sottoscritta che da anni non possiede fortunatamente alcun immobile a Racalmuto, fu già vittima di un fasullo accertamento da parte di codesto ufficio tributi. In base a quell'accertamento infondatissimo mio marito solerte ex dirigente del SECIT MINISTERIALE del Ministro delle Finanze Reviglio, si precipitò a corrispondere il balzello richiesto affidandosi al principio del solve et repete.
Portatosi mio marito da una vostra precaria dipendente si vide rimbrottato per il fatto che si era sbagliato a pagare. Dopo oziose discussioni la signora sottopose alla firma di mio marito un testo sgrammaticato (grave offesa per mio marito che si crede un letterato) e si vide appioppare dalla incompetente signora uno "sgravio" pe le imposte future, imposte future da me non più dovute. Ove occorresse preciso che questo vostro ufficio mi aveva elevato sanzioni per non avere corrisposto tasse che potei dimostrare, bollettini veri ed integri alla mano , avere regolarissimamente corrisposto. Su che base mi venne fatta a quei tempi l'accertamento? Sempre per la solito malvezzo del tuzioristico spiccare accertamenti frettolosi in scadenza di termini con la riserva: se il contribuente ha ragione noi gliela riconosciamo? Bella inversione dell'onere di prova che si è inventata Racalmuto!

Comunque spero che questa volta si operi la doverosa autotutela e la questione si chiuda qui.
E seppure questa non è istanza ma una sollecitazione a ravvedervi, ad autotutelarvi attendo risposta diversamente entro i termini di legge la reputo soggetta al silenzio assenso.
Benedetti Maria.

Lillo

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Lillo Taverna

17 ore fa

Ai miei amici mafiosi di Racalmuto. Ma scusatemi a me mi consentite che mi vengano a scassare la "robba" di Bovu?. Li ringrazio perché sono stati discreti. Qualche danno agi infissi e niente più. Ma io non sono amico vostro? O è stata l'antimafia che mi ha voluto fare uno sgarbo per questa ostentata mia contiguità addirittura con ergastolani perennemente ostativi del tipo Alfredo. Con l'antimafia c'è da temere di tutto. Mi chiedo: ma non avevano monirizzato l'intero Racalmuto? Tanti saìoldi spesi. Tante tasse indebtamente pretese e nell'aprico monte del Serrone le villette (non nego che la mia a Bovo possa considerarsi villetta) ecco tutto allo scoperto: liberta di scasso con furto... a chi?. I mafiosi veri.? Ma quelli non si abbassano per così poco. Del resto che vanno a trovare nella mia "robba"? Libri stampati miei che nessuno vuole, fotocopie che già i topi hanno cominciato a rosicchiare, cd ormai consunti C'era una confezione di chinotto: l'hanno lascata lì sul tavolo non consunta. Signori dell'Antimafia, signor carabiniere nordico di piantone che tra tre giorni verrò a trovare per la denuncia di legge non sopettando però di nessuno. Veramente di due sospetto; di qualche mammasantissima dell'amtimafia che ha inviato qualche assoldato per darmi un qualche amminimento. Tempo perduto, manco i bifolchi di montagna cicolana ci riescono. E a dire il vero il solito scherzo dei miei amici cacciatori, Quelli a caccia appena vedono 'na robba abbannnunata l'hannu a scassare pi pigliari magari na vecchia figureddra di lu lu munti. T'arriordi Giacumi'!

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Piace a Luigi Taverna, Gaspare Agnello e Maria Pia Calapà.

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Maria Pia Calapà

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Lillo Taverna MONITORIZZATO

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Lillo Taverna SOLDI SPESI

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Lillo Taverna INDEBITAMENTE

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Maria Pia Calapà

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Maurizio Sferrazzaf A me dispiace del vile gesto ,ma noi non possiamo dare notizie per sentito dire , se ufficialmente non esiste una denuncia.

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Lillo Taverna Signor Maurizio questa stronzata se la poteva evitare-

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Maurizio Sferrazzaf Grazie Dott. Taverna

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Lillo Taverna Visto che lei mi pare che sia il megafono della locale caserma dei carabinieri - e data la situazione della sua azienda che come sa ben conosco - non può andare oltre dica alla sua referente Benemerita che mi sto partendo da Roma per ufficializzare un fatto criminoso subito che dovrebbe essere perseguibile d'ufficio. La diffusione o la denuncia della notitia criminis più tamburaggiante di quanto sto facendo non saprei. E poi non son più pubblico ufficiale e poi lo sono stato solo sporadicamente e quindi dica sempre alla sua referente caserma quali obblighi di legge avrei oltre che piangere sui miei danni (materiali non molti ma di matrice mafiosi non ancora ne ho contezza.)

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