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martedì 7 febbraio 2017

Malgrado Tutto il giornaletto di Racalmuto sedicente sciasciano or sono anni quattro (15 Febbraio 2013) si lanciava in torbide infamie volte a lordare la fulgida figura del racalmutese Ettorre Giuseppe Tancredi MESSANA nato a Racalmuto il 2 aprile 1884 nel palazzetto della benemerita donna Elettra Messana.
Titolava: LA DISCUSSA CARRIERA DEL POLIZIOTTO MESSANA.
Scusi signor direttore Terrana (l'anonima titolazione ricade sotto la sua responsabilità), chi mai ha discusso la carriera dell'Ispettore Generale di Ps, capo della Polizia siciliana nei tormentati anni del banditismo politico del biennio 1945-1947?
Il gr. uff. comm. di san Maurizio e san Lazzaro dottore Ettore Giuseppe Tancrendi Messana di don Clemente Messana della grande schiatta dei Messana definirlo "poliziotto" sa di becera maleducata diffamazione. Ma lei, semlice signor Egidio Terrana è di Grotte e le cose di Racalmuto tende ad ignorarle o a vituperarle.
Partiamo dalle smentite. Nella storia di Italia di Giorgio Bocca nessuna nota di discredito nei confronti di questo racalmutese grand commis dello Stato Italiano.
Nella autorevole Storia della Sicilia dell'Einaudi non può certo dirsi che si discredita il Messana con questa considerazione filosofica del cattedratico ROSARIO MANGIAMELI che non accetta , a posteriori, la ben valida "opinione di Ettore Messana, responsabile dell'Ispettporato di Pubblica sivurezza", protesa a ragguagliare il Ministero dell'Interno, come dire: "i continui rastrellamenti avrebbero dovuto mettere in crisi ... i traffici illegali e alienare a Giuliano le simpatie della popolazione che lo considerava suo protettore". Sia come sia, il cattedratico deve inchinarsi dinanzi alla figura di questo per Malgrado Tutto 'poliziotto', che rastrella delinquenti e malfattori e mette in crisi Giuliano tagliangogli l'erba sotto i piedi. Il cattedratico citando magari inesattamente una relazione del Messana al suo Ministero di Roma, ci riporta questo squarcio di una relazione del Messana: "E' convinzione di molti che se Giuliano dovrà rimanere vittima della maffia, stanca ed atterrita dallo sconvolgimento che ha determinato l'inusitato quanto inaspettato movimento di forze anzidette. In questi giorni - non è strana coincidenza - non pochi malfattori, alcuni di essi capibanda, sono stati trovati uccisi senza che sia stata rivelata alcuna traccia degli uccisori."
Il rapporto è del 17 febbraio 1946. Poi gli eventi storici drammatici convulsi epici di una Sicilia in ebollizione rendono ancor più fosco il panorama siciliano. Ad ogni modo il Messana appare qui autorevole, acuto, lungimirante, per tanti versi persino profetico. Discussa la sua carriera? Frottola, caro Terrana. Semplice 'poliziotto'? incultura superficialità, caro Terrana.
Nè caro terrana puoi attaccarti al grande storico, sia pure policamente molto ideologizzato FRANCESCO RENDA che nel suo compendioso trattato (oltre 600 pagine) sulla Sicilia del dopo guerra cita Messana solo tre volte e direi con rispetto e con il riconosdcimento del grande ruolo di questa gloria racalmutese, sua ecceklenza Ettore Giuseppe Tancredi MESSANA.
Lodi e riconoscimenti troviamo in Eugenio Napoleone Messana, persino in Difrancesco (sia pure involontariamente) e in Senise molto fondatamente.
Lo affermo senza tema di smentita: in campo storico, nella documentazione archivistica ed ufficiale, nelle cronache coeve, nessua riserva sulla "carriera" di colui che tutto si può dire manon certo essere stato "un poliziotto di mezzo secolo fa": libertà di linguaggio non commendevole in cui incorre censurabilmente Malgrado Tutto .
Calogero Taverna
 
 

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