La Grande Guerra- Siamo nel 1915, Cadorna inizia le sue sanguinarie offensive sul Carso. E' il primo Luglio 1915. Un giovane ventenne, racalmutese da sempre, Leonardo Agrò viene immolato per la Patria. In quell'inane tentativo di avanzata Leonardo cade sul campo del Carso. Il trambusto, inenarrabile. Si scappa da tutte le parti. Nessuno si cura del giovane spappolato da qualche granata austriaca. Burocraticamente, mancando all'appello, lo si dà per 'disperso', magari 'disertore'- Dopo guerra si vedrà. Nardu Agrò figura ancora, dopo un secolo, 'disperso'. Nessuno se n'è mai più ricordato. Luigi Falletti ha cercato almeno di pubblicare una locandina commemorativa, nel centenario di quel sacrificio per la 'Patria' per l'Italia. Il Comune di Emilio Messana ha negato i pochi piccioli per consentire almeno quella anodina commemorazione. L'oblio ingrato continua. Noi, per quel che possiamo, lo ricordiamo qui, quel caro ventenne del millennio scorso, pubblicandone almeno l'atto di battesimo che si trova ancora in Matrice.
Leonardo AGRO'
VIEN DUNQUE INQUADRATO NELLA 64a Fanteria della Brigata Cagliari, raggiunge Salerno ed il 3 giugno 1915 giunge nei pressi di Codroipo. Il III/64° va al rincalzo nelle operazioni di conquista del Monte sei Buoi. e il 2 luglio 1915 'riesce ad occupare il trincerone sovrastante Polazzo', Ma sanguinosi erano stati gli assalti. Il 1° luglio il ventenne Leonardo Agrò, forse modesto oleario della pianeggiante collina racalmutese viene spappolato da qualche granata nemica. Non si ha tempo di appurare che fine ha fante quel malconcio fante siciliano. Burocraticamente lo si dà per disperso. Ancor oggi, del tutto obliato, anche da suo Borgo Natio, amministrato in atto dal blando comunista Emilio Messana, non lo si ricorda magari stampato anodinamente in una modesta locandina. Io ti ricordo e ti commemoro fante della sessantaquattresima fanteria della brigata Cagliari, Leonardo (Nanà) Agrò racalmutese, immolato per la Patria ingrata, che ancor gli nega persino il tributo di un cimelio, di un fiore, di un ricordo in memoria.
Leonardo AGRO'
VIEN DUNQUE INQUADRATO NELLA 64a Fanteria della Brigata Cagliari, raggiunge Salerno ed il 3 giugno 1915 giunge nei pressi di Codroipo. Il III/64° va al rincalzo nelle operazioni di conquista del Monte sei Buoi. e il 2 luglio 1915 'riesce ad occupare il trincerone sovrastante Polazzo', Ma sanguinosi erano stati gli assalti. Il 1° luglio il ventenne Leonardo Agrò, forse modesto oleario della pianeggiante collina racalmutese viene spappolato da qualche granata nemica. Non si ha tempo di appurare che fine ha fante quel malconcio fante siciliano. Burocraticamente lo si dà per disperso. Ancor oggi, del tutto obliato, anche da suo Borgo Natio, amministrato in atto dal blando comunista Emilio Messana, non lo si ricorda magari stampato anodinamente in una modesta locandina. Io ti ricordo e ti commemoro fante della sessantaquattresima fanteria della brigata Cagliari, Leonardo (Nanà) Agrò racalmutese, immolato per la Patria ingrata, che ancor gli nega persino il tributo di un cimelio, di un fiore, di un ricordo in memoria.
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