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martedì 4 luglio 2017

 
Lillo Taverna
 
I 17 miliardi di euro da regalare a Intesa San Paolo sono senza copertura finanziaria ai sensi dell'art. 81 della Costituzione. E' un attebtato alla Costituzione se Mattarella firma quella eventuale legge di conversione del decreto governativo.
 
 
 
 
 
 
 
I 17 miliardi di euro da regalare a Intesa San Paolo sono senza copertura finanziaria ai sensi dell'art. 81 della Costituzione. E' un attebtato alla Costituzione se Mattarella firma quella eventuale legge di conversione del decreto governativo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Carissimo Gianni, credo di conoscere gli episodi di mala gestio cui tu accenni. Allora comunque non credo che sia finito il gravame finanziario sul groppone de...i 'contribuenti, tutto in ognbi caso AVVENNE nel rispetto almeno formale delle regole del gioco. Ora invece 17 milardi di euro cadranno su tutti noi che paghiamo le tasse e che non abbiamo colpa diciamo delle disavventure di Zonin. Io non ci sto. Spero che tanti non ci stiano. Mi pare che Cinque Stelle non ci stia. E' un bel passo avanti della novella democrazia parlamentare.
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Carissimo Gianni, credo di conoscere gli episodi di mala gestio cui tu accenni. Allora comunque non credo che sia finito il gravame finanziario sul groppone dei 'contribuenti, tutto in ognbi caso AVVENNE nel rispetto almeno formale delle regole del gioco. Ora invece 17 milardi di euro cadranno su tutti noi che paghiamo le tasse e che non abbiamo colpa diciamo delle disavventure di Zonin. Io non ci sto. Spero che tanti non ci stiano. Mi pare che Cinque Stelle non ci stia. E' un bel passo avanti della novella democrazia parlamentare.
 
 
 
Mettiamoci l'anima in pace noi tradizionalisti; noi vecchi ispettori, tutti quanti anche se fummo eretici, siamo frattaglie del millennio scorso, campioni senza... alcun valore,
Il nostro caro e complicato ordinamento sezionale del credito non c'è più. E forse è un bene,
Traiamone le conseguenze: oggi le banche quali propaggini non sempre bene accette della superna e sovraordinata Banca Centrale Europea , sono cose di banale rilevanza privatistica, assoggetatte al comune diritto fallimentare italiano.
Ed a me questo sta anche bene. Ed al contempo stia attento Visco a non fare 'persuasione morale', che anche se in inglese viene consideerata ed è bancarotta preferenziale.
Stia attenta la Banca Intesa, una volta chiesastica realtà paolina di piemontese linguaggio, Acuisire crediti validi e pretermettere crediti decotti, in sofferenza o in icagliati che siano diventa per me correità in bancarotta fraudolenta. E le due banche venete quali imprese mal gestite finite in fallimento devono produrre incriminazioni senza preferenze, senza parziali privilegi. Tutti alla gogna: depositanti ec orrentisi, soci e obbligazionisti, lasciando da parte le storpiature latine di seniores e iuniores, Questa è la legge. Dura lex sed ... E questo è soprattutto ora uno Stato di diritto; la legge deve essere uguale per tutti Se fallisce fraudolentemente una azienda mafiosa di Sicilia i guai sono duri e speitati, Altrettanto per favore deve essere per le cattoliche imprese bancarie dal bleso linguaggio vicentino. Calogero Taverna
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1 Assunta Russo
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Lillo Taverna
Lillo Taverna Lillo Taverna Agitazione profonda in Parlamento. Subito legge il decreto salva banche venete. Invero si tratta di scaricare su noi contribuyenti incolpevoli cinque miliardi di euro subito e 12 mìliardi - statene certi - entro tre anni. Intesa intanto a Pescorocchiano non paga i bancomat di emenazione altrui e Unicredit a Santa Lucia di Fiamignano non ha fondi neppure per i suoi bancomat. Un disagio enorme che non smuove neppure i sindaci del luogo. Codeste banche rastrellano la liquidità locale, anche quella delle tesorerie comunali che pur gestioscono e se la trasferiscono al Nord per sopperire alle esigenze liquide di quei depositanti, correntisti azionisti ed obbligazionisti del Veneto. E Visco sta a guardare. Anzoi chiude la Filiale di Rieti con essa la rappresentanza della CSR. Se il reatino langue, chi se ne frega! Calogero Taverna
 














 
 
Mettiamoci l'anima in pace noi tradizionalisti; noi vecchi ispettori, tutti quanti anche se fummo eretici, siamo frattaglie del millennio scorso, campioni senza alcun valore,
Il nostro caro e complicato ordinamento sezionale del credito non c'è più. E forse è un bene,
Traiamone le conseguenze: oggi le banche quali propaggini non sempre bene accette della superna e sovraordinata Banca Centrale Europea , sono cose di banale rilevanza privatistica, assoggetatte al comune diritto... fallimentare italiano.
Ed a me questo sta anche bene. Ed al contempo stia attento Visco a non fare 'persuasione morale', che anche se in inglese viene consideerata ed è bancarotta preferenziale.
Stia attenta la Banca Intesa, una volta chiesastica realtà paolina di piemontese linguaggio, Acuisire crediti validi e pretermettere crediti decotti, in sofferenza o in icagliati che siano diventa per me correità in bancarotta fraudolenta. E le due banche venete quali imprese mal gestite finite in fallimento devono produrre incriminazioni senza preferenze, senza parziali privilegi. Tutti alla gogna: depositanti ec orrentisi, soci e obbligazionisti, lasciando da parte le storpiature latine di seniores e iuniores, Questa è la legge. Dura lex sed ... E questo è soprattutto ora uno Stato di diritto; la legge deve essere uguale per tutti Se fallisce fraudolentemente una azienda mafiosa di Sicilia i guai sono duri e speitati, Altrettanto per favore deve essere per le cattoliche imprese bancarie dal bleso linguaggio vicentino. Calogero Taverna
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1 Assunta Russo
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Lillo Taverna
Lillo Taverna Lillo Taverna Agitazione profonda in Parlamento. Subito legge il decreto salva banche venete. Invero si tratta di scaricare su noi contribuyenti incolpevoli cinque miliardi di euro subito e 12 mìliardi - statene certi - entro tre anni. Intesa intanto a Pescorocchiano non paga i bancomat di emenazione altrui e Unicredit a Santa Lucia di Fiamignano non ha fondi neppure per i suoi bancomat. Un disagio enorme che non smuove neppure i sindaci del luogo. Codeste banche rastrellano la liquidità locale, anche quella delle tesorerie comunali che pur gestioscono e se la trasferiscono al Nord per sopperire alle esigenze liquide di quei depositanti, correntisti azionisti ed obbligazionisti del Veneto. E Visco sta a guardare. Anzoi chiude la Filiale di Rieti con essa la rappresentanza della CSR. Se il reatino langue, chi se ne frega! Calogero Taverna
 
 
 
 
 
 
 
 
Un tempo vi erano banche di diritto pubblico . Si dicevano 'enti pubblici economici'. Spazzate via. Visco considera tanquam non esset un famoso art. 19 che ...continuava a chiamare la BI 'ente pubblico' quasi organo dello Stato. E così distribuiscxe 300.000.000 di euro annui ai suoi 'azionisti, ben lieti quindi di approvagli il bilancio di ESERCIZIO a scatola chiusa. La divisione classica tra banche a breve e medio termine e gli istituti a lungo termine, cancellata per volontà di Dini. Le POPOLARI di cattolica concezione non hanno più diritto di cittadinanza. Un bel casino! diciamolo sinceramente.
 
 
 
Debbo mettermi l'animo in pace, così come mi stroncarono nella mia letteraria scrittura anche in Vigilanza sulle Aziende di Credito sono ormai desueto e arcaico....
Quattro decenni di anni di lontananza dal palazzetto di Santo Spirito, popinquo a Via Nazionale 91, fanno sentire i suoi effetti deleteri,
Pensate -, ero convinto che con la cassazione della vecchia legge bancaria, invero di promulgazione fasxcista, per le banche non si potesse più parlare dI LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA,

L'approdo all'UE e il sxubentro di una mitteleuropea Vigilanza meramente 'prudenziale avessero estirpato dall'area pubblicistica le nostre malconce banchette anche a dimensiome nazionale per farne mere imprese ASSOGGTTATE solo imperio del ciritto civile e della Legge fallimentare,
Eppure oggi leggo in Repubblica che le due non insignificanti banche venete sarebbero da un mesetto in LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA,
Topica lessicale dei giornalisti di Repubblica? Non credo.
 
 
 
 
 
 
 
 
E non è tutto! Convertano pure in legge che chiamano blindato. Pare che diversamente Intesa non si darebbe per intesa. Avremmo un aggravio di spesa per il Bilancio dello Stato di 17 miliardi di euro. E dove è la copertura? Il mio compaesano trapanese Mattarella,. che si dice grande costituzionalista, si ricorderebbe dell'art. 81 della Costituzione? Di quella Costituzione che recentissimamente abbiamo voluto a schiacciante maggioranza, intoccabile, basilare, immutabile, a scanso di ogni Costituzione Materiale anche quella che persino Berlinguer voleva magari una tantum magari per sottrarre Sarcinelli dalle grinfie di Alibrandi, il missus di Andreotti, tramite Vitalone? Calogero Taverna
 
 
 
Mettiamoci l'anima in pace noi tradizionalisti; noi vecchi ispettori, tutti quanti anche se fummo eretici, siamo frattaglie del millennio scorso, campioni senza alcun valore,
Il nostro caro e complicato ordinamento sezionale del credito non c'è più. E forse è un bene,
Traiamone le conseguenze: oggi le banche quali propaggini non sempre bene accette della superna e sovraordinata Banca Centrale Europea , sono cose di banale rilevanza privatistica, assoggetatte al comune diritto... fallimentare italiano.
Ed a me questo sta anche bene. Ed al contempo stia attento Visco a non fare 'persuasione morale', che anche se in inglese viene consideerata ed è bancarotta preferenziale.
Stia attenta la Banca Intesa, una volta chiesastica realtà paolina di piemontese linguaggio, Acuisire crediti validi e pretermettere crediti decotti, in sofferenza o in icagliati che siano diventa per me correità in bancarotta fraudolenta. E le due banche venete quali imprese mal gestite finite in fallimento devono produrre incriminazioni senza preferenze, senza parziali privilegi. Tutti alla gogna: depositanti ec orrentisi, soci e obbligazionisti, lasciando da parte le storpiature latine di seniores e iuniores, Questa è la legge. Dura lex sed ... E questo è soprattutto ora uno Stato di diritto; la legge deve essere uguale per tutti Se fallisce fraudolentemente una azienda mafiosa di Sicilia i guai sono duri e speitati, Altrettanto per favore deve essere per le cattoliche imprese bancarie dal bleso linguaggio vicentino. Calogero Taverna
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Lillo Taverna Lillo Taverna Agitazione profonda in Parlamento. Subito legge il decreto salva banche venete. Invero si tratta di scaricare su noi contribuyenti incolpevoli cinque miliardi di euro subito e 12 mìliardi - statene certi - entro tre anni. Intesa intanto a Pescorocchiano non paga i bancomat di emenazione altrui e Unicredit a Santa Lucia di Fiamignano non ha fondi neppure per i suoi bancomat. Un disagio enorme che non smuove neppure i sindaci del luogo. Codeste banche rastrellano la liquidità locale, anche quella delle tesorerie comunali che pur gestioscono e se la trasferiscono al Nord per sopperire alle esigenze liquide di quei depositanti, correntisti azionisti ed obbligazionisti del Veneto. E Visco sta a guardare. Anzoi chiude la Filiale di Rieti con essa la rappresentanza della CSR. Se il reatino langue, chi se ne frega! Calogero Taverna
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Mettiamoci l'anima in pace noi tradizionalisti; noi vecchi ispettori, tutti quanti anche se fummo eretici, siamo frattaglie del millennio scorso, campioni senza alcun valore,
Il nostro caro e complicato ordinamento sezionale del credito non c'è più. E forse è un bene,
Traiamone le conseguenze: oggi le banche quali propaggini non sempre bene accette della superna e sovraordinata Banca Centrale Europea , sono cose di banale rilevanza privatistica, assoggetatte al comun...e diritto fallimentare italiano.
Ed a me questo sta anche bene. Ed al contempo stia attento Visco a non fare 'persuasione morale', che anche se in inglese viene consideerata ed è bancarotta preferenziale.
Stia attenta la Banca Intesa, una volta chiesastica realtà paolina di piemontese linguaggio, Acuisire crediti validi e pretermettere crediti decotti, in sofferenza o in icagliati che siano diventa per me correità in bancarotta fraudolenta. E le due banche venete quali imprese mal gestite finite in fallimento devono produrre incriminazioni senza preferenze, senza parziali privilegi. Tutti alla gogna: depositanti ec orrentisi, soci e obbligazionisti, lasciando da parte le storpiature latine di seniores e iuniores, Questa è la legge. Dura lex sed ... E questo è soprattutto ora uno Stato di diritto; la legge deve essere uguale per tutti Se fallisce fraudolentemente una azienda mafiosa di Sicilia i guai sono duri e speitati, Altrettanto per favore deve essere per le cattoliche imprese bancarie dal bleso linguaggio vicentino. Calogero Taverna
 
Lillo Taverna Lillo Taverna Agitazione profonda in Parlamento. Subito legge il decreto salva banche venete. Invero si tratta di scaricare su noi contribuyenti incolpevoli cinque miliardi di euro subito e 12 mìliardi - statene certi - entro tre anni. Intesa intanto a Pescorocchiano non paga i bancomat di emenazione altrui e Unicredit a Santa Lucia di Fiamignano non ha fondi neppure per i suoi bancomat. Un disagio enorme che non smuove neppure i sindaci del luogo. Codeste banche rastrellano la liquidità locale, anche quella delle tesorerie comunali che pur gestioscono e se la trasferiscono al Nord per sopperire alle esigenze liquide di quei depositanti, correntisti azionisti ed obbligazionisti del Veneto. E Visco sta a guardare. Anzoi chiude la Filiale di Rieti con essa la rappresentanza della CSR. Se il reatino langue, chi se ne frega! Calogero Taverna
 
Gianni Pettenati tutto questo può sembrare normale prassi italiana, dall'antico scandalo diel banco diRoma alle cascate di denaro Vaticane 2000 miliardi di trent'anni fa regalate da Marcinkus alla banca d Atlanta. "tutto cambia perchè nulla debba cambiare diceva al pri...Altro...
 
 
Lillo Taverna Carissimo Gianni, credo di conoscere gli episodi di mala gestio cui tu accenni. Allora comunque non credo che sia finito il gravame finanziario sul groppone dei 'contribuenti, tutto in ognbi caso AVVENNE nel rispetto almeno formale delle regole del gioco. Ora invece 17 milardi di euro caDranno su tutti noi che paghiamo le tasse e che non abbiamo colpa diciamo delle disavventure di Zonin. Iio non ci sto. Spero che tanti non ci stiano. Mi pare che Cinque Stelle noin ci stia. E' un bel passo avanti della novella democrazia parlamentare.
 
 
 
 
 
 
Un tempo vi erano banche di diritto pubblico . Si dicevano 'enti pubblici economici'. Spazzate via. Visco considera tanquam non esset un famoso art. 19 che continuava a chiamare la BI 'ente pubblico' quasi organo dello Stato. E così distribuiscxe 300.000.000 di euro annui ai suoi 'azionisti, ben lieti quindi di approvagli il bilancio di ESERCIZIO a scatola chiusa. La divisione classica tra banche a breve e medio termine e gli istituti a lungo termine, cancellata per volontà di Dini. Le POPOLARI di cattolica concezione non hanno più diritto di cittadinanza. Un bel casino! diciamolo sinceramente.
 
 
 

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