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lunedì 27 novembre 2017

Con quale coscienza tranquilla, con quale onestà di mente e di cuore, con quale senso di umana civiltà il Casarrubea e il suo accolito del tempo Cereghino potevano scrivere nel loro 'La Scomparsa del bandito Giuiano' del 2013, ed. Bompiani, queste scelleratezze contro il grande questore racalmutese Messana?
Leggo a pag. 105: "Qualche mese più tardi. Ettore Messana divenne ispettore generale di Pubblica sicurezza per la Sicilia, su nomina diretta del premier Bonomi. E' stato questore a Lubiana e a Trieste tra il 1941 e il 1943 MACCHIANDOSI di CRIMINI DI GUERRA; torture ed esecuzioni ai danni di partigiani jugoslavi e deportazioni della popolazione civile nei campi di prigionia italiani: Ma alla fine del 1944 le autorità italiane e anglo-americane chiudono gli occhi dinanzi tali misfatti. E poco importa che il siciliano Messana figuri negli elenchi della Commissione delle Nazoni unite per i crimini di guerra"..
Distorsioni, calunnie, disinformazioni, diffamazione grave e consapevole a profusione.
Il gr,Uff. Messana Ispettore Generale di Pubblica sicirezza lo era già nel luglio del 1942 dopo avere lasciato Lubiana in quanto non sollecito e disumano nelle indagini che aveva dovuto condurre contro un covo di fuorilgge sloveni segnalato dai tedeschi. Messana è preciso, giusto, sereno nel condurre le indaf'gini scoprendo le false generalità dei tanti soggetti rifugiatisi in un casolare di Lubuana; lascia che una signora curata nella infermeria pretenziosa del nuovo carcere messo sù dagli italiani nel primo periodo molto umanitario della elevazione di Lubiana a capoluogo di proincia, possa . svignarsela con la compiacenza di un milite slavo agli ordini della questura italiana. Messana poteva e doveva per lo meno fucilare sul posto quello slavo in divisa italiana. Non lo fece e ne pagò le conseguenze con l'allontamento da Lubiana per finire in subordine del prefetto di Trieste pur avendo il grado di Ispettore Generale di PS. La segnalazione di quel connubbio criminale inglese-tiitino, quando macchavasi dell'efferato eccidio di 12.000 demoblanci slavi finì sprezzantemente archiviato a Roma ove si erano acqusiti le carte serie e coeve dell'effettivo operato in Lubiana di Messana.
Quanto all'anno passato a Trieste, basta leggere quello che scrive circa la 'mancanza di animo fascista del Messana, il Senise in un libro pubbliccato nel 1946. Cerrnigoi poteva non averne conoscenza, essendo 'storica' così tanto per ridere, ma Casarrubea non poteva non sapere. Messana non aveva torturato alcuno né italiano né slavo; aveva fattto solo come una sorta di capostazione, pur elevatissimo di grado, nell'eseguire ordini ministeriali volti a trasferire carcerati daòòe insicure località triestine in quel di Pisticci. Messana non ebbe ad aderire alla RSI e perdendo stipendio grado e posto si rigugiò a Roma potendo anche rimetterci la vita se rintracciato dal Gestapo. Entrati gli americani a Roma, Messana torna Ispettore Generale di PS al Viminale. Nel Maggio del 1945, come candidamente anche qui si ammette, Bonomi sicuro mssone e quindi forse confratello del Messana, fu lui a mandarlo in Sicilia.
Se chiamato in giudizio il calunniatore Cereghino (Casarrubea è morto), come potrebbe dimostrare che Messana si era 'macchiato di crimnini di guerra', quale sentenza lo stabilisce, quale, inchiesta giudiziaria lo afferma? Come potrebbe contestare le controprove che posso mostrare a iosa? E Bompiani come porebbe discolparsi dalla colpa di correità di diffamazione aggravata a mezzo stampa?
Le autrorità italiane e anglo-americane non ebbero né motivo né occasione per chiudere chissà quali occhi dinanzi chissà quali misfatti. Non chiuse però gli occhi Messana quando denunciò reiteratmente al Viminale le connivrenze degli ufficiali americani (sappiamo ora essere delle OSS) con il bandito Giuliano ed altre bande criminali siciliane .E ciò al Messana costò il posto di Palermo dopo la strage di Portella delle Ginestre. Fu però De Gasperi a portarselo a Roma come suo consulente particolare consentendogli accessi egemoni in Viminale, ove fu rispettato sino alla commossa e riverente partecipazione aii funerali di questo intemerato servitore dello stato, oggi sepolto con onore al Verano.
Calogero Taverna

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