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giovedì 28 dicembre 2017

Questo ormai prezioso, ricco, scientifico e colto 'gruppo pubblico' portato alle attuali alte ed affascinanti vette dalla inimitabile professoressa Maria Pia Calapà messinese di Milazzo nacque invero molto più modestamente per dare esplicazioni e divulgaziome alle piante autoctone racalmutesi quali le andava elencando il grande scienziato naturalista dottore Giovanni Salvo.
Insomma avevo voglia di conoscere cosa di scientifico, di particolare, di divulgativo poteva esserci nelle tavole del dott. Salvo quando accenna ad 'acci' l'italico Sedano;
allo ''acculazzatu" non meglio definibile se non come ' melone allo stato iniziale';
allo 'addauru' per non dire Alloro;
agli 'Aglianni' lemma fin troppo localistico per allodere al Leccio.
E così, Aledanu per Edera; Alfa per Sparto steppico; Alisandrino per Trifoglio alessandrino ; Ardicula per Ortica; Arienu per Origano meridionale; Assicura surci per Cocomero asìnino; A tre per Meliloto infestante; Avuliva (nivura, virdi, giarraffa, ogliara, niciddrara, passulini) semplicemente per dire Ulivp oppure Avulivastru per Olivastro.
[ Giovanni Salvo - Racalmuto - il patrimonio storico - gli ambienti - la flora - la fauna. - pag- 113].
Mi fermo alla lettera A. Accolta questa mia provocazione l'ineffabile pèrofessoressa Maria Pia Calapà è andata oltre nella sua prediletta navigazione scientifica, troppo oltre per la mia crassa ignoranza. Rimasto a riva sto a guatare l'impetuosa affascinante inimitabile gioiosa ardimentosa peregrinazione di questa indicibile professoressa messinese di Milazzo. Me me sto rapprattipo nel mio guscio impari e incolto. Obbligo per dare a Cesare quel che è di cesare per dire che qui tutto va dato all'abilità didattica di questa mia giammai vista amica informatica. Ad maiora.

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