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sabato 3 giugno 2017

«l’Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto» J. W. Goethe
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Antonino Cuschera Che spiegato in parole povere vuol dire?
Tommaso Maria Patti Vuol dire che con le belle parole non si va da nessuna parte. Il futuro dei Siciliani dipende solo da noi e da nessun altro.
Lillo Taverna Diciamo: frase prossenetica di nessun valore, di significato nullo: l'Italia, se nazione, ha le anime in antitesi delle sue Regioni: la Sicilia un'anima sola, tragica vindice e ilare. Sono fiero di essere solo siciliano e magari sottilizzando solo racalmutese, terra del sale, dello zolfo ed anche del caciummo. E' la mi santissima trinità, la mia vera e verace anima, una e trina. Calogero Taverna .
«l’Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto» J. W. Goethe
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Antonino Cuschera Che spiegato in parole povere vuol dire?
Tommaso Maria Patti Vuol dire che con le belle parole non si va da nessuna parte. Il futuro dei Siciliani dipende solo da noi e da nessun altro.
Lillo Taverna Diciamo: frase prossenetica di nessun valore, di significato nullo: l'Italia, se nazione, ha le anime in antitesi delle sue Regioni: la Sicilia un'anima sola, tragica vindice e ilare. Sono fiero di essere solo siciliano e magari sottilizzando solo racalmutese, terra del sale, dello zolfo ed anche del caciummo. E' la mi santissima trinità, la mia vera e verace anima, una e trina. Calogero Taverna .

venerdì 9 dicembre 2016

Racalmuto, Vincenzo Maniglia (PD): E' necessario fare chiarezza, i borselliniani escano dall'equivoco

Pubblichiamo la lettera di Vincenzo Maniglia, 
Segretario del circolo PD di Racalmuto:

Leggo sul blog “Regalpetra libera” del 07/12/2016 del profumo d’intesa che ci sarebbe tra Sindaco e borselliniani, fatto che giustamente il blogger Scimè intuisce poiché è ormai evidente il ruolo dell’ex minoranza nell'attività Amministrativa del nostro paese. 
Rileggo la dichiarazione di voto dei consiglieri della Lista Borsellino durante la seduta consiliare sulla mozione di sfiducia e mi soffermo sulle frasi che criticano fortemente Sindaco, Giunta e maggioranza “…..forse che con i vostri rappresentanti si sarebbe posto rimedio ad un disastro amministrativo così eclatante e si sarebbero recuperati due anni e mezzo persi” e ancora “….questo Sindaco deve andare a casa perché ha male amministrato ………..è il padre di questo fallimento, ma la madre siete voi ”.
Cos'è successo allora? Il profumo d’intesa con il Sindaco o quello di potere,ha fatto superare questo giudizio? La causa del fallimento è attribuibile esclusivamente a parte della coalizione? È complice dello sfacelo anche il Segretario del PD che ha sempre preso le difese della coalizione perché rispettoso dell’esito delle votazioni? “….sono i cittadini che decidono con il voto chi li deve rappresentare”.
Ho l’impressione che la lite fra la coalizione ed il Sindaco sia stata causata anche dalla lista Borsellino che comportandosi, fin subito dopo le votazioni, come una sorta di “amante premurosa” ha impedito alla maggioranza di svolgere il proprio ruolo di rappresentanza del popolo che l’ha votata causandone dunque il “divorzio”.
I fatti quotidiani dell’azione amministrativa amplificano in me la consapevolezza che i consiglieri della lista Borsellino abbiano di fatto commissariato l’attuale giunta cercando di sostituirsi ad essa perché ritenuti incapaci di risolvere i problemi. Così affermano “…. Il nostro giudizio è stato, era e sarà fortemente critico verso questa Amministrazione e continueremo nel nostro ruolo di minoranza propositiva”.
 dica la lista Borsellino se “vuole convolare a seconde nozze” con il Sindaco; 
dica la lista Borsellino se vuole creare un gruppo con i consiglieri del PD;
 esca fuori dall’equivoco e dica se vuole discutere con tutto il Consiglio Comunale affermandone il ruolo di controllo e di indirizzo.
Nella dichiarazione di voto la lista Borsellino concludeva “…..questa sera ci viene chiesto di scegliere da quale parte stare, se con la maggioranza firmataria della mozione o con il Sindaco, noi ci schieriamo con i cittadini
Le elezioni individuano chi vince e deve amministrare e chi perde e deve vigilare del resto “…..sono i cittadini che decidono con il loro voto chi li deve rappresentare”.
Allora per rispetto loro è necessario fare chiarezza

Vincenzo Maniglia 
Segretario del circolo PD di Racalmuto
  1. Lillo Taverna
    La Grande Guerra- Siamo nel 1915, Cadorna inizia le sue sanguinarie offensive sul Carso. E' il primo Luglio 1915. Un giovane ventenne, racalmutese da sempre, Le...onardo Agrò viene immolato per la Patria. In quell'inane tentativo di avanzata Leonardo cade sul campo del Carso. Il trambusto, inenarrabile. Si scappa da tutte le parti. Nessuno si cura del giovane spappolato da qualche granata austriaca. Burocraticamente, mancando all'appello, lo si dà per 'disperso', magari 'disertore'- Dopo guerra si vedrà. Nardu Agrò figura ancora, dopo un secolo, 'disperso'. Nessuno se n'è mai più ricordato. Luigi Falletti ha cercato almeno di pubblicare una locandina commemorativa, nel centenario di quel sacrificio per la 'Patria' per l'Italia. Il Comune di Emilio Messana ha negato i pochi piccioli per consentire almeno quella anodina commemorazione. L'oblio ingrato continua. Noi, per quel che possiamo, lo ricordiamo qui, quel caro ventenne del millennio scorso, pubblicandone almeno l'atto di battesimo che si trova ancora in Matrice.

    Prima Battaglia dell'Isonzo
    Dopo un mese dall'inizio ufficiale della guerra, il 23 giugno 1915 il generale Cadorna lanciò la prima grande offensiva sul fronte dell'Isonzo, ribattezzata Prima Battaglia dell'Isonzo. Gli obiettivi erano diversi: la Seconda Armata avrebbe dovuto raggiungere il Monte Mrzli, il paesino di Plava e rafforzare le proprie posizioni a nord di Gorizia mentre la Terza Armata avrebbe dovuto avanzare tra Sagrado e Monfalcone.
    La prima azione venne intrapresa nella zona di Plava dove si cercò invano di conquistare Quota 383 ma l'inadeguatezza della potenza di fuoco italiana contro quella austriaca era palese. Stessa sorte più a nord, sul Monte Mrzli, dove dal 1° luglio le truppe italiane cercarono di allontanare i soldati asburgici senza alcun risultato. Alle difficoltà logistiche si aggiunse anche la forte pioggia che aveva trasformato le colline in lunghe distese di fango.
    L'unico settore in cui le operazioni ottennero qualche risultato fu nella zona di Sagrado dove il cannoneggiamento italiano, iniziato il 23 giugno, costrinse gli austro-ungarici ad arretrare fino alla linea del Monte Sei Busi e del Monte San Michele. Al contrario, nel settore meridionale di Monfalcone, gli attacchi sul Monte Cosich e sulle Quote 85 e 121 fallirono procurando gravi perdite.
    Dopo un incontro avvenuto il 2 luglio a Cervignano tra Cadorna ed il generale a capo della Terza Armata, Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, furono inviati alcuni rinforzi che però non sortirono alcun cambiamento. Nei giorni seguenti gli scontri scemarono ed il 7 luglio 1915 la battaglia si dichiarò conclusa senza nessun risultato significativo.
    Altro...
  2. Commenti
  3. La Grande Guerra- Siamo nel 1915, Cadorna inizia le sue sanguinarie offensive sul Carso. E' il primo Luglio 1915. Un giovane ventenne, racalmutese da sempre, Leonardo Agrò viene immolato per la Patria. In quell'inane tentativo di avanzata Leonardo cade sul campo del Carso. Il trambusto, inenarrabile. Si scappa da tutte le parti. Nessuno si cura del giovane spappolato da qualche granata austriaca. Burocraticamente, mancando all'appello, lo si dà per 'disperso', magari 'diserto...re'- Dopo guerra si vedrà. Nardu Agrò figura ancora, dopo un secolo, 'disperso'. Nessuno se n'è mai più ricordato. Luigi Falletti ha cercato almeno di pubblicare una locandina commemorativa, nel centenario di quel sacrificio per la 'Patria' per l'Italia. Il Comune di Emilio Messana ha negato i pochi piccioli per consentire almeno quella anodina commemorazione. L'oblio ingrato continua. Noi, per quel che possiamo, lo ricordiamo qui, quel caro ventenne del millennio scorso, pubblicandone almeno l'atto di battesimo che si trova ancora in Matrice.

    Prima Battaglia dell'Isonzo
    Dopo un mese dall'inizio ufficiale della guerra, il 23 giugno 1915 il generale Cadorna lanciò la prima grande offensiva sul fronte dell'Isonzo, ribattezzata Prima Battaglia dell'Isonzo. Gli obiettivi erano diversi: la Seconda Armata avrebbe dovuto raggiungere il Monte Mrzli, il paesino di Plava e rafforzare le proprie posizioni a nord di Gorizia mentre la Terza Armata avrebbe dovuto avanzare tra Sagrado e Monfalcone.
    La prima azione venne intrapresa nella zona di Plava dove si cercò invano di conquistare Quota 383 ma l'inadeguatezza della potenza di fuoco italiana contro quella austriaca era palese. Stessa sorte più a nord, sul Monte Mrzli, dove dal 1° luglio le truppe italiane cercarono di allontanare i soldati asburgici senza alcun risultato. Alle difficoltà logistiche si aggiunse anche la forte pioggia che aveva trasformato le colline in lunghe distese di fango.
    L'unico settore in cui le operazioni ottennero qualche risultato fu nella zona di Sagrado dove il cannoneggiamento italiano, iniziato il 23 giugno, costrinse gli austro-ungarici ad arretrare fino alla linea del Monte Sei Busi e del Monte San Michele. Al contrario, nel settore meridionale di Monfalcone, gli attacchi sul Monte Cosich e sulle Quote 85 e 121 fallirono procurando gravi perdite.
    Dopo un incontro avvenuto il 2 luglio a Cervignano tra Cadorna ed il generale a capo della Terza Armata, Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, furono inviati alcuni rinforzi che però non sortirono alcun cambiamento. Nei giorni seguenti gli scontri scemarono ed il 7 luglio 1915 la battaglia si dichiarò conclusa senza nessun risultato significativo.
    Altro...
  4. La Grande Guerra- Siamo nel 1915, Cadorna inizia le sue sanguinarie offensive sul Carso. E' il primo Luglio 1915. Un giovane ventenne, racalmutese da sempre, Leonardo Agrò viene immolato per la Patria. In quell'inane tentativo di avanzata Leonardo cade sul campo del Carso. Il trambusto, inenarrabile. Si scappa da tutte le parti. Nessuno si cura del giovane spappolato da qualche granata austriaca. Burocraticamente, mancando all'appello, lo si dà per 'disperso', magari 'diserto...re'- Dopo guerra si vedrà. Nardu Agrò figura ancora, dopo un secolo, 'disperso'. Nessuno se n'è mai più ricordato. Luigi Falletti ha cercato almeno di pubblicare una locandina commemorativa, nel centenario di quel sacrificio per la 'Patria' per l'Italia. Il Comune di Emilio Messana ha negato i pochi piccioli per consentire almeno quella anodina commemorazione. L'oblio ingrato continua. Noi, per quel che possiamo, lo ricordiamo qui, quel caro ventenne del millennio scorso, pubblicandone almeno l'atto di battesimo che si trova ancora in Matrice.

    Prima Battaglia dell'Isonzo
    Dopo un mese dall'inizio ufficiale della guerra, il 23 giugno 1915 il generale Cadorna lanciò la prima grande offensiva sul fronte dell'Isonzo, ribattezzata Prima Battaglia dell'Isonzo. Gli obiettivi erano diversi: la Seconda Armata avrebbe dovuto raggiungere il Monte Mrzli, il paesino di Plava e rafforzare le proprie posizioni a nord di Gorizia mentre la Terza Armata avrebbe dovuto avanzare tra Sagrado e Monfalcone.
    La prima azione venne intrapresa nella zona di Plava dove si cercò invano di conquistare Quota 383 ma l'inadeguatezza della potenza di fuoco italiana contro quella austriaca era palese. Stessa sorte più a nord, sul Monte Mrzli, dove dal 1° luglio le truppe italiane cercarono di allontanare i soldati asburgici senza alcun risultato. Alle difficoltà logistiche si aggiunse anche la forte pioggia che aveva trasformato le colline in lunghe distese di fango.
    L'unico settore in cui le operazioni ottennero qualche risultato fu nella zona di Sagrado dove il cannoneggiamento italiano, iniziato il 23 giugno, costrinse gli austro-ungarici ad arretrare fino alla linea del Monte Sei Busi e del Monte San Michele. Al contrario, nel settore meridionale di Monfalcone, gli attacchi sul Monte Cosich e sulle Quote 85 e 121 fallirono procurando gravi perdite.
    Dopo un incontro avvenuto il 2 luglio a Cervignano tra Cadorna ed il generale a capo della Terza Armata, Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, furono inviati alcuni rinforzi che però non sortirono alcun cambiamento. Nei giorni seguenti gli scontri scemarono ed il 7 luglio 1915 la battaglia si dichiarò conclusa senza nessun risultato significativo.
    Altro...
La Grande Guerra- Siamo nel 1915, Cadorna inizia le sue sanguinarie offensive sul Carso. E' il primo Luglio 1915. Un giovane ventenne, racalmutese da sempre, Leonardo Agrò viene immolato per la Patria. In quell'inane tentativo di avanzata Leonardo cade sul campo del Carso. Il trambusto, inenarrabile. Si scappa da tutte le parti. Nessuno si cura del giovane spappolato da qualche granata austriaca. Burocraticamente, mancando all'appello, lo si dà per 'disperso', magari 'disertore'- Dopo guerra si vedrà. Nardu Agrò figura ancora, dopo un secolo, 'disperso'. Nessuno se n'è mai più ricordato. Luigi Falletti ha cercato almeno di pubblicare una locandina commemorativa,  nel centenario di quel sacrificio per la 'Patria' per l'Italia. Il Comune di Emilio Messana  ha negato i pochi piccioli per consentire almeno quella anodina commemorazione. L'oblio ingrato continua. Noi, per quel che possiamo, lo ricordiamo qui, quel caro ventenne del millennio scorso, pubblicandone almeno l'atto di battesimo che si trova ancora in Matrice.


Leonardo AGRO'
VIEN DUNQUE INQUADRATO NELLA 64a Fanteria della Brigata Cagliari, raggiunge Salerno ed il 3 giugno 1915  giunge nei pressi di Codroipo. Il  III/64°  va al rincalzo nelle operazioni di conquista del Monte sei Buoi. e il 2 luglio 1915 'riesce ad occupare il trincerone sovrastante Polazzo', Ma sanguinosi erano stati gli assalti. Il 1° luglio il ventenne Leonardo Agrò, forse modesto oleario della pianeggiante  collina racalmutese  viene spappolato da qualche granata nemica. Non si ha tempo di appurare che fine ha fante  quel malconcio fante  siciliano. Burocraticamente lo si dà per disperso. Ancor oggi, del tutto obliato, anche da suo Borgo Natio, amministrato in atto dal blando comunista Emilio Messana, non  lo si ricorda magari stampato anodinamente in una  modesta locandina. Io ti  ricordo e ti commemoro fante della sessantaquattresima fanteria della brigata Cagliari, Leonardo (Nanà) Agrò  racalmutese, immolato per la Patria  ingrata, che ancor gli nega persino il tributo di un cimelio, di un fiore, di un ricordo in memoria.      



Gentiloni
La denuncia degli alfaniani: ''Da febbraio Renzi ci chiede di far cadere Gentiloni''

TITOLO DI APERTURA "LA STAMPA" DEL 7 OTTOBRE 2016:-
Renzi: "se perdo cambio mestiere"
TITOLO DI APERTURA "LA STAMPA" DEL 31 MAGGIO 2017:-
Renzi:-"il candidato premier sarò io".
@sadef, la penso esattamente come te, ho sempre votato a sx, ma a questo mitomane il voto non lo darò mai, il problema sono gli idolatranti del ducetto di Rignano che sono come la famosa scimmietta, non sentono, non vedono e se parlano lo fanno solo per adulare ottusamente un personaggio che la storia un giorno classificherà per quello che realmente è.

pescestocco
lei se scordato cosa ha detto Grillo prima delle europee,poi ha preso un maloox ed è di nuovo sul blog a fare soldi.
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27
11 ore fa
utente78417
Eccone n'altro per cui se non voti per il PD di Renzi allora devi essere per forza grillino. La mia stima per l'elettorato italiano è ai minimi storici, a voi serve il leader di turno, la figura paterna che vi dice cosa fare, cosa pensare. Non avete proprio idea di cosa significhi pensare autonomamente.
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62
12 ore fa
samjos01
" Per il bene della Francia ho il diritto di contraddirmi" Napoleone!
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55
12 ore fa
alessandro948
guardati anche le promesse di grillo prima delle europee, per essere meno fazioso.
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36
11 ore fa
sadef
cosa c'entra. Se il ladro dimostra che esiste un altro ladro diventa onesto?
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62
11 ore fa
utente12366
Le sembra che Grillo sia Parlamentare, Ministro o Presidente del Consiglio ??? Ma fatela finita con questo esempio che fa ridere solo i polli...!!!
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42
11 ore fa
Romano Racanella
infatti Renzi ha cambiato mestiere prima da semplice iscritto al PD poi ha vinto le elezione del PD che permette di essere candidato come capo di governo. Ha fatto quello che ha detto, invece tutti quelli che hanno votato no al referendum si rendono conto che hanno ritardato tutte le riforme ?dove sono oggi quelli che dicevano in qualche mese cambieremo tutto ? cosa hanno fatto ? risposta: NIENTE hanno detto solo mensogne per il referendum 52% NO /48 % SI una grandissima parte dei NO dovrebbero vergognarsi ....
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23
14 ore fa
Johan Padàn
Affermazioni gravi .
Conoscendo la sete di potere e l' arrivismo
del fromboliere fiorentino realistiche .
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2713
11 ore fa
cisiamoquasi
...bestia come siamo sconvolti da cotanta illuminazione !!! ....
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20
14 ore fa
robyduran
Son sempre loro.Democristiani.
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143
12 ore fa
czc
già, il pd di renzi...
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74
11 ore fa
walter2250
Si, ma peggiorati in tutto....
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31
13 ore fa
bikerunner
ci riprovo! non vedevo l'ora di sentire formigoni dire che la politica e' una cosa seria!
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112
14 ore fa
mickysal
Ennesima dimostrazione che dei partitini che hanno rovinato l'Italia nei decenni scorsi (PSI, PRI, Rifondazione, Sin. Italiana) non se ne può più. Se non riescono a coalizzarsi per prendere almeno il 5% devono stare a casa. E da casa si riorganizzano per cercare di convincere gli italiani a votarli. Ma non si può bloccare una legge elettrorale, anche se non eccezionale, voluta da quasi tutti e necessaria, solo perchè rischiano di non entrare in Parlamento a prendersi il meritato stipendio da Deputato o Senatore.
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2112
14 ore fa
faldofaldo
Magari l'8% sarebbe meglio !
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95
12 ore fa
alessandro948
concordo, anche il 10% !!!
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32
11 ore fa
ghino05
Anch'io mesi or sono proponevo la soglia del 10%,
finalmente trovo uno che concorda. In + proponevo
che in parlamento fossero presenti le uniche sigle
votate e non gruppi misti, gruppuscoli formati da
capibastone delusi etc....
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20
10 ore fa
trailblazer
Ti ho messo un pollice su, ma temo che quello che proponiamo noi, ovvero soglie di sbarramento (io starei sull'8%) abbastanza elevate, abbia poco valore, a meno che dietro al tuo nick si nasconda qualche personaggio influente.
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00
14 ore fa
tizca
Sul contenuto del post possiamo essere d'accordo ma che centra con l'articolo?
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20
13 ore fa
Eleumane eleumane
Io credevo che fossero i partitoni come forza italia, an, lega, dc, pd ad aver rovinato l'Italia, invece oggi apprendo che la colpa è del PRI
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133
12 ore fa
czc
però il partitino vi ha fatto comodo per i "100 giorni" del renzuccio, eh?
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54
12 ore fa
alessandro948
solo partiti di sinistra vero? mavoi pensate davvero che la gente è stupida e senza memoria?
guarda, dopo i tanti proclami, quello che era venuto fuori sulle ruberie nella lega, o i pasticci del M5S a roma, ma la colpa è sempre e soltanto della sinistra, che comunque, alla faccia vostra, vincerà anche le prossime politiche, non fosse altro perchè sono il meno peggio di quanto viene offerto.
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22
11 ore fa
utente78417
Ma quale sinistra? A lei questa sembra sinistra? Questo PD sarebbe sinistra? Ma quanti anni ha per non ricordare il concetto di "sinistra", 20 al massimo!
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32
11 ore fa
Eleumane eleumane
Hai davvero un concetto distorto di sinistra tu
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31
13 ore fa
ec12
:D GOMBLOTTO! Come siete caduti in basso.
Quindi Renzi, che voleva che voi faceste cadere il governo e vi offriva la legge senza sbarramento, oggi fa una legge con lo sbarramento? Buffoni :D
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124
13 ore fa
gerdmuller
si sa la smania da potere di renzi ,pugnalerebbe anche sua madre .
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148
14 ore fa
cisiamoquasi
...questi qui vogliono darci a bere che tra renzi e gentiloni non c'è stato un accordo di fine legislatura...se no col cavolo che renzi mollava...
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137
14 ore fa
declino04
Hanno paura di non superare il 5%
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1711
14 ore fa
Jimmy Fisher
Quattro commenti, tutti e quattro contro Alfano & Co., nessuna critica a Renzi. Ho capito che siamo su un house-organ del PD, ma ragazzi un po' di decenza, andiamo...
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1 giugno 2017
La denuncia degli alfaniani: ''Da febbraio Renzi ci chiede di far cadere Gentiloni''
"Renzi ha la smania di prendersi la rivincita dopo la sconfitta del referendum, per questo da febbraio chiede a noi di fare fuori Gentiloni. In cambio ci ha detto che avremmo potuto scrivere la legge elettorale". Così il deputato di Alternativa Popolare Sergio Pizzolante arrivando alla direzione del partito dopo lo strappo consumato tra Ap e Pd sulla legge elettorale. "Perché non lo abbiamo denunciato prima? Se lo avessimo fatto, Gentiloni sarebbe caduto subito - spiega Pizzolante -, in politica la trasparenza assoluta è una cosa stalinista". "Renzi è inaffidabile", ha aggiunto Fabrizio Cicchitto
Video di Marco Billeci
Alfano: "Pressioni di Renzi per far cadere Gentiloni? Non smentisco"
Gli alfaniani: ''Da febbraio Renzi ci chiede di far cadere Gentiloni''
Richetti: "Alfaniani? Per far cadere Gentiloni non avremmo bisogno di loro"
Guerini: "Renzi avrebbe chiesto fine governo? Non è assolutamente vero"