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giovedì 4 gennaio 2018

Vi dirò: sono ebbro di elogi e consensi. Ma appena annuso sospetto di inganno e anche di trappole, i miei 84 anni mi ribollono dentro e namdo subito al diavolo e persino in malo modo. Cosa è sucecsso al povero Imbrociano che in vena di farsi largo fra gli studiosi di cose politiche sindacali e storiche, mi aveva incronnciato nel diasio dell'ANPI dì Palermo.
Queste le prime battute intime. Poi il nulla visto che ho tagliato corto staccando la spina.
L'incidente mi è però servito per puntare i miei riflettori sulla intrusione o meno del mio compaesano Ettore Giuseppe Tancredi Messana in quella intricata vicenda della esecuzione di Accursio Miraglia e del tortuoso e vacuo cammino della giustizia penale che ne seguì. Ammetto che per il momento ne sono direi quasi totalmente digiuno. Sto studiando e man mano che trovo qualcosa la pubblico senza preconcetti di sorta.
Intanto iniziamo dallo scabio di segreta corrispondenza con l'Imbrociano:
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Gaetano Imbrociano
Inizio conversazione in chat
21/11/2017 8:19
Gaetano
Buongiorno, sono Gaetano Imbrociano, figlio del perseguitato politico antifascista, Giuseppe, nato a Palermo il 23.02.1901 ed ivi deceduto il 27.02.1961.
Gaetano
Ho letto il Suo interessante resoconto , seppure molto succinto su Ettore Messina, a me un amico mi ha detto che era un Signore. Sul finire degli anni 90 la Questura di Palermo inviò della documentazione di Messana, riguardante i fatti di Portella della Ginestra, alla Commissione parlamentare. Egli fu coinvolto nelle indagini sull'uccisione di Accursio Miraglia, omicidio tutt'ora insoluto. Le chiedo la cortesia di inviarmi se può documenti riguardante la figura di Messana. Io sono iscritto all'ANPI di Palermo, ho intenzione di fare riaprire i casi di Portella della Ginestra, e degli omicidi Miraglia e Guarino. Attendo il suo aiuto.
21/11/2017 9:31
Hai accettato la richiesta di Gaetano.
In proposito ho già pubblicato centinaia di pagine nel mio blog CONTRAOMNIARACALMUTO in cui può avere libero accesso tramite google. Quanto all'esecuzione di Accursio Miraglia credo che sia definitiva la giudiziaria decisione di estraneità del Messana di cui al processo Montalbano Messana. Il caso comunque mi sembra ben trattato dallo storico Francesco Renda nel suo magistrle testo Storia della Sicilia dal 1860 al 1970, ed. Selletio, vol. III. Quanto ai veri esecutori dell'efferato omicidio Miraglia, ho le mie personali convinzioni peraltro suffragate da questo passo del Rensda (op, cit,).
L'alto Commissario Selvaggi impegnò a sua volta la polizia perchè RINTRACCESSE E ARRESTASSE GLI AUTORI DEL DELITTO [MIRAGLIA]. 'fUI TESTIMONE - SCRISSE AL RIGUARDO lI Causi - delle direttive severe e precise che il Selvaggi diede allora a a Ettore Messana investendolo appunto del mandato di colpire gli autori del delitto Miraglia; e in quell'occasione mi colpì, dandomi quasi la chiave dell'atroce assassinio, una insinuazione del Messana: 'E se vi fosse implicato un comunista?'; al che tisposi che, se nelle sue indagini avesse incontrato mio padre, provedesse che era necssario procedere. senza guardar in faccia nessuno", [G. Li Causi, La Sicilia nel dopoguerra, inedito, pag. 54 - carte pare depositate nella Fondazione Gramsci di Palermo.]
Belle e nobili parole quelle del Li Causi, ma quanto sincere Dio solo sa. Fatto sta che Messana non seguì o non potè seguire la pista comunista che reputo ben conosceva e il delitto Miraglia rimase impunito, attesa anche la sentenza assolutoria del 1951 (v. Renda op, cit. pag. 273). Da tenere presente che il Messana dopo Portella della Ginestra e l'eccidio di Partinico lascia la Sicilia e segue De Gasperi in quel di Roma. Apparentemente bruciato dal veemente discorso dell'ex amico Li Causii, discorso pronunciato alla Costituente il 15 luglio 1947. Da notare che la sfilza di omicidi di sapore rosso ad iniziare dal qello di Nunzio Passafiume, a Trabia, del 16 giugno 1943, appena il Messana viene in Sicilia mandato da Bonomi quale capo della polizia siciliana, a quello di Partinico ove cadde il padre dello storico Casarrubea del 30 giugno 1947 (v, Renda o.c. pagg. 270-271) resta impinita. Ma resta impunita anche la serie di omcidi 'politici0, successiva alla dipartita di Messana dalla Siclia che si snoda ancor più fitta sino all'secuzione di Carmelo Battaglia, a Tusa, il 24 marzo 1966. Scrive il Renda: Dei 47 delitti politici accertati, 9 furono dunque portati ad effetto nel primo periodo; 25 nel secondo;11 nel terzo".
21/11/2017 12:07
Data la grande importnza delle quesyìtioni che lei solleva. mi sono permesso di riferirne nel mio blog in questi termini: Buongiorno, sono Gaetano Imbrociano, figlio del perseguitato politico antifascista, Giuseppe, nato a Palermo il 23.02.1901 ed ivi deceduto il 27.02.1961 Ho letto il Suo interessante resoconto , seppure molto succinto su Ettore Messina, a me un amico mi ha detto che era un Signore. Sul finire degli anni 90 la Questura di Palermo inviò della documentazione di Messana, riguardante i fatti di Portella della Ginestra, alla Commissione parlamentare. Egli fu coinvolto nelle indagini sull'uccisione di Accursio Miraglia, omicidio tutt'ora insoluto. Le chiedo la cortesia di inviarmi se può documenti riguardante la figura di Messana. Io sono iscritto all'ANPI di Palermo, ho intenzione di fare riaprire i casi di Portella della Ginestra, e degli omicidi Miraglia e Guarino. Attendo il suo aiuto. MIA RISPOSTA In proposito ho già pubblicato centinaia di pagine nel mio blog CONTRAOMNIARACALMUTO in cui può avere libero accesso tramite google. Quanto all'esecuzione di Accursio Miraglia credo che sia definitiva la giudiziaria decisione di estraneità del Messana di cui al processo Montalbano Messana. Il caso comunque mi sembra ben trattato dallo storico Francesco Renda nel suo magistrale testo Storia della Sicilia dal 1860 al 1970, ed. Sellerio, vol. III. Quanto ai veri esecutori dell'efferato omicidio Miraglia, ho le mie personali convinzioni peraltro suffragate da questo passo del Renda (op, cit,). L'alto Commissario Selvaggi impegnò a sua volta la polizia perchè RINTRACCESSE E ARRESTASSE GLI AUTORI DEL DELITTO [MIRAGLIA]. 'fUI TESTIMONE - SCRISSE AL RIGUARDO lI Causi - delle direttive severe e precise che il Selvaggi diede allora a a Ettore Messana investendolo appunto del mandato di colpire gli autori del delitto Miraglia; e in quell'occasione mi colpì, dandomi quasi la chiave dell'atroce assassinio, una insinuazione del Messana: 'E se vi fosse implicato un comunista?'; al che tisposi che, se nelle sue indagini avesse incontrato mio padre, provedesse come era necessario procedere. senza guardar in faccia nessuno", [G. Li Causi, La Sicilia nel dopoguerra, inedito, pag. 54 - carte pare depositate nella Fondazione Gramsci di Palermo] Belle e nobili parole quelle del Li Causi, ma quanto sincere Dio solo sa. Fatto sta che Messana non seguì o non poté seguire la pista comunista che reputo ben conoscesse e il delitto Miraglia rimase impunito, attesa anche la sentenza assolutoria del 1951 (v. Renda op, cit. pag. 273). Da tenere presente che il Messana dopo Portella della Ginestra e l'eccidio di Partinico lascia la Sicilia e segue De Gasperi in quel di Roma, apparentemente bruciato dal veemente discorso dell'ex amico Li Causii, discorso pronunciato alla Costituente il 15 luglio 1947. Da notare che la sfilza di omicidi di sapore rosso ad iniziare da quello di Nunzio Passafiume, a Trabia, del 16 giugno 1943, appena il Messana viene in Sicilia mandato da Bonomi quale capo della polizia siciliana, a quello di Partinico ove cadde il padre dello storico Casarrubea del 30 giugno 1947 (v, Renda o.c. pagg. 270-271) resta impunita. Ma resta impunita anche la serie di omicidi 'politici’, successiva alla dipartita di Messana dalla Sicilia che si snoda ancor più fitta sino all'esecuzione di Carmelo Battaglia, a Tusa, il 24 marzo 1966. Scrive il Renda: Dei 47 delitti politici accertati, 9 furono dunque portati ad effetto nel primo periodo; 25 nel secondo;11 nel terzo". Calogero Taverna
19/12/2017 7:42
Gaetano
Caro Lillo Taverna, avrei la necessità di mettermi in contatto con i discendenti di Ettore Messana che siano interessati a fare conoscere la vera storia vissuta di tale controverso personaggio.
19/12/2017 10:10
Gli eredi di Ettore Giusppe Tancredi Messana sono da un quinquennio in contatto con me e insieme abbiamo potuto smantellare i tanti malevoli ed incolti denigratori e calunniatori del grande Capo della Polizia. Non hanno alcuna voglia di colloquiare con nessun calunniatore del loro granfe congiunto. Pronti comunaqueuq a far partire finalmente le debite denunce penali.
19/12/2017 14:30
Gaetano
Io non faccio parte della schiera dei calunniatori, voglio soltanto accertare se le memorie di Ettore Messina in merito a dei contatti fra due donne ed il bandito Giuliano sono verità.
Fine della conversazione in chat

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