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sabato 17 marzo 2018

Lillo Taverna ha aggiunto 2 nuove foto.
2 min
Se questo quadro della Maddaalena sopra l'altare laterale della Matrice di Racalmuto appare pressoché integro si deve al solerte interesse dell'On. Sgarbi per Racalmuto.
Stava andando in maloria per spruzzi di calce di muratori poco interessati alla conservazione delle nostre opere d'artei.
E dire che si dice essere il quadro di Pietro D'Asaro e Sciascia vi dedica pagine sorprendenti.
Sgarbi piomba a Racalmuto una ventina di anni fa. Ne chiede conto e ragione. Non gli si offre neppure l'occasione per una visita: era in condizioni indecenti.
Sgarbi dedica una sua pungentissima puntata televisiva, insomma un suo tremendo 'sgarbo quotidiano'. Il rislutato: ecco qui.
Noi racalmutesi veraci gli siamo perennemente culturalmente grati all'on. Sgarbi e ci dissociamo dalle invereconde e volgari chiassate dei pentastellari racalmutesi, compresa anche la sortita infelice della presente assessore alla cultura.
A noi racalmutesi attaccati al paese di Sciascia, al nostro paese poco ci importa se oggi l'on. Sgarbi è sgradito alle querule orde neofasciste di Grillo e Casaleggio. Sgarbi si è molto adoperato senza gravami economici per le fortune di Racalmuro, i supevotati ignoti adepti di Di Maio mai hanno fatto qualcosa per Racalmuto.

Ho dovuto subire le annoiate ignavie del deputatino Mangiacavallo (mi pare si chiami così) e della senetrice Bertarotta che annoiata mi deve dare un cenno di quello che ha fatto per la eliminazione delle grassazioni tributarie dell'ufficio fiscale di Lauricella relative alla monnezza precorsa.




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A questo quadro Leonardo Sciascia vi ha dedicato questa sontuosa pagina di critica letteraria e di rievocazione microstorica.
Naturalmente il coltissimo Sgarbi la conosceva e venne ad appurare di persona a sue spese. Fu beffato dai locali preti a motivo di colpevoli deterioramenti. Sgarbi nei suoi televisivi Sgarbi Quotidiani tuonò contro. Quindi dopo anni ritornò a Racalmuto e fu assistito dal nostro valido dottore Salvatore Picone: le cose andarono a meraviglia. Bravo Totò.
Non capirò il sindaco Messana che invece lo destitui prer affidare ad una brava signora la delega della cultura. La brava signora ovvio non sa nulla di cultura locale. E incautamente si è messa a firmare le oscene campagne denigratorie contro Sgarbi, quali gli incolti pentastellari locali hanno ordito.
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Lillo Taverna ha aggiunto 2 nuove foto.
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Se questo quadro della Maddaalena sopra l'altare laterale della Matrice di Racalmuto appare pressoché integro si deve al solerte interesse dell'On. Sgarbi per Racalmuto.
Stava andando in maloria per spruzzi di calce di muratori poco interessati alla conservazione delle nostre opere d'artei.
E dire che si dice essere il quadro di Pietro D'Asaro e Sciascia vi dedica pagine sorprendenti.
Sgarbi piomba a Racalmuto una ventina di anni fa. Ne chiede conto e ragione. Non gli si offre neppure l'occasione per una visita: era in condizioni indecenti.
Sgarbi dedica una sua pungentissima puntata televisiva, insomma un suo tremendo 'sgarbo quotidiano'. Il rislutato: ecco qui.
Noi racalmutesi veraci gli siamo perennemente culturalmente grati all'on. Sgarbi e ci dissociamo dalle invereconde e volgari chiassate dei pentastellari racalmutesi, compresa anche la sortita infelice della presente assessore alla cultura.
A noi racalmutesi attaccati al paese di Sciascia, al nostro paese poco ci importa se oggi l'on. Sgarbi è sgradito alle querule orde neofasciste di Grillo e Casaleggio. Sgarbi si è molto adoperato senza gravami economici per le fortune di Racalmuro, i supevotati ignoti adepti di Di Maio mai hanno fatto qualcosa per Racalmuto.
Ho dovuto subire le annoiate ignavie del deputatino Mangiacavallo (mi pare si chiami così) e della senetrice Bertarotta che annoiata mi deve dare un cenno di quello che ha fatto per la eliminazione delle grassazioni tributarie dell'ufficio fiscale di Lauricella relative alla monnezza precorsa.
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A questo quadro Leonardo Sciascia vi ha dedicato questa sontuosa pagina di critica letteraria e di rievocazione microstorica.
Naturalmente il coltissimo Sgarbi la conosceva e venne ad appurare di persona a sue spese. Fu beffato dai locali preti a motivo di colpevoli deterioramenti. Sgarbi nei suoi televisivi Sgarbi Quotidiani tuonò contro. Quindi dopo anni ritornò a Racalmuto e fu assistito dal nostro valido dottore Salvatore Picone: le cose andarono a meraviglia. Bravo Totò.
Non capirò il sindaco Messana che invece lo destitui prer affidare ad una brava signora la delega della cultura. La brava signora ovvio non sa nulla di cultura locale. E incautamente si è messa a firmare le oscene campagne denigratorie contro Sgarbi, quali gli incolti pentastellari locali hanno ordito.
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L'art. 38 è stato abbondantemente attuato con lo stato assistenziale impostato dall'opposto duo De Gasperi-Togliatti. Ora un problema nasce e colossale: un nuovo stato sociale in seno all'UE o fuori l'UE ed è la grande sfida che si porrà a questo terzo del popolo italiano che si riconosce in Cinque Stelle. Vi saranno le idee, i progtrammi, i progetti per vincere questa nuova sfida del nuovo millennio? Vi saranno gli uomini pentastellari idonei? Io ne dubito, voi ne siete sicuri. Mi auguro che abbiate ragione voi. Calogero Taverna
farsi pubblicità dovunque e comunque è diritto costituzionale che io difendo ad oltranza. Ribattere se si è di opinione opposta è uguale diritto. Mi chiedo che diritto hanno questi anticostituzionali sindacatini gialli di parare il sacco ad una riforma retributiva e carrieristica di sedicente valore 'storico'. Se prima non si stabilisce legislativamente la natura di questo istituto centrale dell'economia nazionale quale la BI come si può sovvertire un rapporto di lavoro, una remunerazione, l'attribuzione di speciali carte di credito a conclamati dirigenti. Questione che oggi mi assilla: la Vigilanza sulle aziende di credito è solo emanazione delle direttive comunitarie o deve primariramente ispirarsi ed atteggiarsi alla tutela del risparmio di cui all'articolo 37 della Costituzione. Di conseguenza gli addetti a siffatta Vigilanza, quale io sono stato per oltre un decennio, che natura giuridica hanno e che disciplina li sovraordina e di conseguenza quale retribuzione loro compete. Non credo che giammai i sindacatini interni, anche confederali, se ne siano occupati e preoccuopati. Ma credo che ora è giunto il suo tempo. Viva l'associazionismo sindacale della Banca d'Italia, ma ne vorrei una crescita culturale, un salto di qualità, una capacità promozionale, un superamento dell'angusta visione forse andreiniana solamente questuante. Calogero Taverna

venerdì 16 marzo 2018

Se questo quadro della Maddaalena sopra l'altare laterale della Matrice di Racalmuto appare pressoché integro si deve al solerte interesse dell'On. Sgarbi per Racalmuto. Stava andando in maloria per spruzzi di calce di muratori poco interessati alla conservazione delle nostre opere d'artei. E dire che si dice essere il quadro di Pietro D'Asaro e Sciascia vi dedica pagine sorprendenti.. Sgarbi piomba a Racalmuto una ventina di anni fa. Ne chiede conto e ragione. Non gli si off...re neppure l'occasione per una visita: era in condizioni indecenti. Sgarbi dedica una sua pungentissima puntata televisiva, insomma un suo tremendo 'sgarbo quotidiano'. Il rislutato: ecco qui. Noi racalmutesi veraci gli siamo perennemente culturalmente grati all'on. Sgarbi e ci dissociamo dalle invereconde e volgari chiassate dei pentastellari racalmutesi, compresa anche la sortita infelice della presente assessore alla cultura. A noi racalmutesi attaccati al paese di Sciascia, al nostro paese poco ci importa se oggi l'on. Sgarbi è sgradito alle querule orde neofasciste di Grillo e Casaleggio. Sgarbi si è molto adoperato senza gravami economici per le fortune di Racalmuro, i supevotati ignoti adepti di Di Maio mai hanno fatto qualcosa per Racalmuto. Ho dovuto subire le annoiate ignavie del deputatino Mangiacavallo (mi pare si chiami così) e della senetrive Bertarotta che anvota mi devono dare un cenno di quello che hanno fatto per la eliminazionr delle grassazioni tributarie dell'ufficio fiscale di Lauricella relative alla monnezza precorsa.
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A questo quadro Leonardo Sciascia vi ha dedicato questa sontuosa pagina di critica letteraia e di rievocazione microstorica.
Naturalmente il coltissimo Sgarbi la  conosceva e venne ad appurare di persona a sue spese. Fu beffato dai  locali preti a motivo  di colpevoli deterioramenti. Sgarbi nei suoi televisivi Sgarbi Quotidiani tuonò contro. Quindi dopo anni ritornò a Racalmuto e fu assistito dal nostro valido dottore Salvatore Picone: le cose andarono a meraviglia. Bravo Totò. Non capirò il sindaco Messana che invece lo destitui prer afidare ad una brava signra la delega della cultura. La brava signora ovvio non sa nulla di cultura locale. E incautamente si è messa a firmare le oscene campagne denigratorie contro Sgarbi, quali  gli incolti pentastellari locali hanno ordito.

Matrimonio di don Gaspare Matrona con donna Maria Concetta Gueli, ved. CIRINO





Se questo quadro della Maddaalena sopra l'altare laterale della Matrice di Racalmuto appare pressoché integro si deve al solerte interesse dell'On. Sgarbi per Racalmuto. Stava andando in maloria per spruzzi di calce di muratori poco interessati alla conservazione delle nostre opere d'artei. E dire che si dice essere il quadro di Pietro D'Asaro e Sciascia vi dedica pagine sorprendenti.. Sgarbi piomba a Racalmuto una ventina di anni fa. Ne chiede conto e ragione. Non gli si off...re neppure l'occasione per una visita: era in condizioni indecenti. Sgarbi dedica una sua pungentissima puntata televisiva, insomma un suo tremendo 'sgarbo quotidiano'. Il rislutato: ecco qui. Noi racalmutesi veraci gli siamo perennemente culturalmente grati all'on. Sgarbi e ci dissociamo dalle invereconde e volgari chiassate dei pentastellari racalmutesi, compresa anche la sortita infelice della presente assessore alla cultura. A noi racalmutesi attaccati al paese di Sciascia, al nostro paese poco ci importa se oggi l'on. Sgarbi è sgradito alle querule orde neofasciste di Grillo e Casaleggio. Sgarbi si è molto adoperato senza gravami economici per le fortune di Racalmuro, i supevotati ignoti adepti di Di Maio mai hanno fatto qualcosa per Racalmuto. Ho dovuto subire le annoiate ignavie del deputatino Mangiacavallo (mi pare si chiami così) e della senetrive Bertarotta che anvota mi devono dare un cenno di quello che hanno fatto per la eliminazionr delle grassazioni tributarie dell'ufficio fiscale di Lauricella relative alla monnezza precorsa.
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A questo quadro Leonardo Sciascia vi ha dedicato questa sontuosa pagina di critica letteraia e di rievocazione microstorica.
Naturalmente il coltissimo Sgarbi la  conosceva e venne ad appurare di persona a sue spese. Fu beffato dai  locali preti a motivo  di colpevoli deterioramenti. Sgarbi nei suoi televisivi Sgarbi Quotidiani tuonò contro. Quindi dopo anni ritornò a Racalmuto e fu assistito dal nostro valido dottore Salvatore Picone: le cose andarono a meraviglia. Bravo Totò. Non capirò il sindaco Messana che invece lo destitui prer afidare ad una brava signra la delega della cultura. La brava signora ovvio non sa nulla di cultura locale. E incautamente si è messa a firmare le oscene campagne denigratorie contro Sgarbi, quali  gli incolti pentastellari locali hanno ordito.


giovedì 15 marzo 2018

CGIL FISAC - Banca d’Italia Federazione Via Panisperna, 32 – 00184 Roma Italiana Tel. 06.45476232 – 06.45477844 – 06.4792/2746-2772-2779-2797 Sindacale Fax 06.45477973 Sito web: www.fisacbancaditalia.it Assicurazioni E-mail: segreteria@fisacbancaditalia.it Credito Prot. n. 123/18 Al Direttore Generale della Banca d’Italia Dott. Salvatore Rossi Oggetto: problematiche Sidief Spa Con il passaggio dalla Banca d’Italia alla Sidief Spa di parte della proprietà immobiliare - peraltro posta a garanzia del trattamento previdenziale integrativo dei lavoratori dell’Istituto - abbiamo assistito ad un crescente aumento di comportamenti vessatori ed arroganti da parte della nuova società nei confronti dei dipendenti e pensionati inquilini degli immobili. Tale comportamento della Sidief Spa ha indotto questa O.S. a segnalare e denunciare con ben due lettere, datate 6 giugno e 2 ottobre 2017, sia l’atteggiamento assolutamente di parte dei responsabili della Sidief Spa sia “la difformità dei modelli contrattuali proposti, in senso peggiorativo, per le locazioni a dipendenti e pensionati”. A tali segnalazioni ha risposto il 4 ottobre 2017 il Segretario Generale della Banca d’Italia con una lettera in cui si dichiarava che dal 1° gennaio 2018 sarebbe stato applicato un nuovo schema contrattuale delle locazioni “in un’ottica di semplificazione e di attenzione agli inquilini”. Rileviamo che i contratti oggi sottoposti alla sottoscrizione degli inquilini non contengono più le criticità denunciate da questa O.S.. In questi ultimi tempi, per quanto ci risulta, sono state presentate denunce (anche in sede legale) da parte di numerosi inquilini che avevano richiesto alla Sidief Spa di poter visionare la documentazione relativa alle richieste di pagamento di conguagli di oneri accessori (per cifre a volte superiori ai 1.000 euro e relativi all’anno 2013 e seguenti); il tutto senza ricevere alcuna risposta o chiarimento. Siamo venuti a conoscenza di “intimazione di sfratto e contestuale citazione per la convalida con richiesta di decreto ingiuntivo” nei confronti di una pensionata ultraottantenne e vedova alla quale sono state imputate presunte morosità per oltre 5.000 euro tra cui il canone di locazione del gennaio 2018 (con un atto peraltro datato 21 gennaio 2018). In un altro caso, alla richiesta di chiarimenti con esplicita disponibilità ad estinguere il debito degli oneri accessori, ove la richiesta fosse stata supportata dalla relativa documentazione così come previsto dai contratti validi nell’anno 2013, la Sidief Spa ha risposto con un decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma. Altra questione riguarda gli alloggi di Venezia i quali, del tutto inspiegabilmente, non sono stati inseriti in alcun bando; o meglio, una spiegazione sembrerebbe esserci, e circola per i corridoi della Sede, e sarebbe che la Sidief Spa intenderebbe affittarli ai turisti in quanto FISAC -BI soluzione economicamente più vantaggiosa. Non possiamo credere che la Sidief Spa, e dunque la Banca d’Italia, arrivi a tanto, ragion per cui ci aspettiamo una smentita di queste voci ed il rapido inserimento in un bando degli alloggi esistenti sulla piazza di Venezia: siamo certi che diversi colleghi avrebbero interesse a concorrere per l’assegnazione di un alloggio. Abbiamo voluto sinteticamente citare solo alcuni casi che evidenziano in modo chiaro il comportamento inqualificabile della Sidief Spa nonché l’arbitraria interpretazione (e quindi applicazione) degli impegni presi con la convenzione sottoscritta relativamente a punti che, qui di seguito parzialmente, evidenziamo: - L’indebita richiesta ai conduttori della dichiarazione di appartenenza all’Istituto; - La richiesta in sede di rinnovo di depositi cauzionali non previsti in forza del 3° capoverso e seguenti della Sezione IV, art.8 della convenzione che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2020; - La strumentale definizione tra canone d’affitto degli appartamenti, pertinenze, box e posti auto che permettono alla Sidief Spa, in sede di rinnovo alla scadenza dei contratti di locazione, aumenti illegittimi. Dichiarandoci disponibili ad un incontro, dove potranno essere illustrati nella loro totale ampiezza i motivi alla base di un contenzioso (nel tempo sempre più ampio) tra inquilini e Sidief Spa, ci attendiamo comunque un nuovo intervento nei confronti della Sidief Spa stessa e un riscontro, quanto più sollecito, alla presente. Infine ci permettiamo di mettere in evidenza due preoccupazioni: - la prima relativa ai rischi per l’immagine dell’Istituto - che in questi ultimi tempi è stato già oggetto di ingiustificati e strumentali attacchi della mala politica al suo ruolo, alla sua autonomia e indipendenza - ove dovesse ampliarsi un contenzioso in sede legale. Tale rischio potrebbe di molto attenuarsi ove fosse, nelle liti, prevista una sede di conciliazione con il ruolo attivo di arbitro da parte della Banca d’Italia; - la seconda che ci spinge a chiedere di avere una pronuncia da parte dell’Istituto sul futuro del patrimonio immobiliare attese, anche, le contestuali preoccupazioni largamente presenti tra i dipendenti i pensionati affittuari degli immobili oggi di proprietà della Sidief Spa. Si resta in attesa di riscontro e si inviano distinti saluti. Roma, 14 marzo 2018 La Segreteria Nazionale
Schema acquedotto Tre Sorgenti
Albo dei Presidenti
Avv. Giovanni Guarino Amella, Presidente, dal 14/06/1917 al 13/04/1921.
Avv. Rosario Livatino, Presidente, dal 08/09/1921 al 28/07/1923.
Avv. Agostino Puma, Regio Commissario, dal 21/09/1923 al 13/08/1925.
On. Gen. Luigi Gangitano, Presidente, dal 13/08/1925 al 01/08/1939.
Dott. Cav. Enrico Macaluso, Presidente, dal 23/08/1939 al 09/06/1943.
Avv. Giovanni Guarino Amella, Commissario Straordinario, dal 25/10/1943 al 11/11/1944.
Avv. Giovanni Guarino Amella, Presidente, dall’11/11/1944 al 30/08/1947.
Avv. Angelo Ministeri, Commissario Prefettizio, dal 08/10/1947 al 30/10/1952.
Avv. Giuseppe Signorino, Presidente, dal 30/10/1952 al 28/12/1954.
Rag. Gerlando Marchica, Commissario Prefettizio, dal 07/04/1955 al 16/01/1958.
Ing. Silvio Taglierini, Commissario Prefettizio, dal 29/01/1958 al 14/02/1958.
Dott. Raimondo Bonsignore, Commissario, dal 19/02/1958 al 05/07/1958.
Rag. Salvatore Massaro, Commissario, dal 17/07/1958 al 09/02/1959.
Geom. Pietro La Rocca, Commissario, dal 09/02/1959 al 11/11/1960.
Rag. Enrico Ferrara, Commissario, dall’11/11/1960 al 07/07/1961.
On. Ing. Giosuè Fiorentino, Commissario Straordinario, dal 17/07/1961 al 23/11/1967.
Dott. Salvatore Sàia, Commissario Straordinario, dal 23/11/1967 al 24/04/1969.
Dott. Ernesto Marchese Ragona, Commissario, dal 24/05/1969 al 30/01/1971.
Dott. Salvatore Sàia, Commissario Straordinario, dal 31/01/1971 al 31/01/1977.
Prof. Calogero Miceli, Presidente, dal 31/01/1977 al 16/12/1987.
Dott. Rodolfo Casarubea, Commissario, dal 21/06/1990 al 19/01/1991.
Dott. Marco Notarstefano, Presidente, dal 19/01/1991 al 20/10/1998.
Dott. Ing. Sergio Marino, Commissario Straordinario, dal 30/10/1998 al 29/02/2000.
Rag. Mario Augusto, Presidente, dal 29/02/2000 al 19/10/2004.
Avv. Calogero Mattina, Presidente, dal 19/10/2004 al 07/10/2010.
Avv. Calogero Meli, Presidente, dal 08/02/2011 al 31/08/2011.
Avv. Giuseppe Malfitano, Presidente, dal 15/05/2012 al 18/06/2013.
Dott. Ing. Salvatore Falzone, Commissario Straordinario, dal 18/06/2013 al 28/11/2013.
Rag. Gaetano Moscato, Presidente, dal 28/11/2013.
Son certo che la disatrosa dissoluzione delle quattro banche (Etruria, MPS, Popolare di Zonin e quella della vecchia Montebelluno è dovuta alla insipienza di Visco e suo Direttorio; son certo che Il Sud è stato bancariamente spolpato da una c.d. Vigilanza Prudenziale; son certo che sia al Nord sia al Sud si sono avuti esiziali contraccolpi economici per l'inidoneità della tecnostruttura di Via Nazionale di operare in sintonia con l'art. 47 della Costituzione. Ne traggo l'inferenza che il ribellismo politico a forte tinta moralistica del Sud e quello razzista e ed antieuropeista del Nord scaturiscono da questo grande disagio finanziario.
Giusto, doveroso, sdegnati, fedelissimi al nostro glorioso Istituto. Guai a chi parla male di noi, siamo il sale della terra, siamo gli eletti di Via Nazionale. Ma un tarlo mi assale: mi turba questo inciso:' in un intervento su «Striscia la Notizia» nei quali veniva criticata l'attribuzione di carte di credito, con un plafond mensile da 7.500 a 10.000 euro per circa mille dirigenti dell'istituto. La notizia - riconosce lo stesso giudice - è vera.'
Di che si tratta? di emolumenti surrettizi ascosi in qualche vechia contabilità della voce Immobili, prima della totale cessione alla SICDIEF? Non credo. Allora è retribuzione speciale per i superiori dirigenti. Ma se così, spetta pure a me, dato che sloggiai quando vigeva la particolare clausola d'oro. E se spetta a me anche a voi miei colleghi in quiescenza. Calogero Taverna
in un intervento su «Striscia la Notizia» nei quali veniva criticata l'attribuzione di carte di credito, con un plafond mensile da 7.500 a 10.000 euro per circa mille dirigenti dell'istituto. La notizia - riconosce lo stesso giudice - è vera,
finestresullarte.info
Negli Stati Uniti un insegnante di scuola elementare, Mateo Rueda, è stato licenziato per aver mostrato nudi di Boucher, Ingres e Modigliani ai propri…

mercoledì 14 marzo 2018

Giusto, ... quindi? Mi pare che i 5S vogliono l'incarico senza alleanze. Mattarella dovrebbe rifiutarsi, ma questo fratello non è Pier Santi, l'accorderà. Una navigazione in mare periglioso mentre l'UE ci assillerà e quindi flop governativo. Allora, svanite le ire elettorali e raggiuntosi l'arcobaleno politico nella 'simnistra di governo', dovendosi per giunta frontrggiare il mostro tedesco asisiso nela cadrega della BCE in successione di Draghi, avremo il governo dell'ampia aria 'moderata' da Meloni alla Lega (che non mi pare tutta salviniana e tutta in contrapposizione a Berlusconi) a Berlusconi, forse perdonato giudiziariamente, a quel che resta del partito di Renzi fino forse a Bersani e a Grasso. Sic transit gloria mundi! Calogero Taverna




Elezioni. L’ex ispettore di Bankitalia chiede di partecipare alla competizione per la scelta del sindaco. Con una lettera inviata al segretario locale Vincenzo Maniglia pone la sua candidatura, come iscritto al Partito democratico. Quale sarà la risposta?

Ha notificato la sua richiesta attraverso facebook. Calogero Taverna, 80 anni, ex ispettore di Bankitalia, ha chiesto al segretario del Pd di partecipare alle primarie. Entro domani il Pd di Racalmuto renderà noti i nomi di coloro che partecipano alle consultazioni di partito. Al momento i nomi sono tre, quello di Morena Mattina, Emilio Messana e del segretario locale Vincenzo Maniglia, anche se a quanto pare quest’ultimo potrebbe decidere di ritirarsi. E proprio in questa fase irrompe Taverna.
Calogero Taverna (Foto di Alessandro Giudice Jyoti)
Calogero Taverna (Foto di Alessandro Giudice Jyoti)
Taverna, con una lettera dai toni formali, scrive: “Il sottoscritto dottore Calogero Taverna nato a Racalmuto il 10 maggio 1934 ed ora dal 5 gennaio di quest’anno ivi residente avanza formale istanza a concorrere come candidato a sindaco di Racalmuto di cui alle prossime elezioni del 25 maggio 2014 avendone pieno titolo perché militante semisecolare del Pci finché vi fu e poi del Pd a Roma, già dirigente del sindacato USPIE-CGIL della Banca d’Italia e fiancheggiatore inflessibile dei partiti di sinistra, in ultimo anche come pubblicista di Articolo21. Suggeritore di interrogazioni parlamentari dell’onorevole Garavini, ha contribuito alla messa sotto accusa dell’on.le Berlusconi nelle note faccende fiscali. A tanto poté il sottoscritto contribuire in quanto per sette anni superispettore del SECIT del Ministro Reviglio e successori”.
Taverna, spiega nella sua lettera, “intende presentarsi onde dare pratica attuazione al programma di riequilibrio e di rilancio sociale ed economico del paese di Racalmuto come da allegata lettera aperta. A ridosso della campagna elettorale lamenta che si decida per le primarie quando vi è a Racalmuto un candidato ideale per fare i leader di una coalizione di intelligenti intese sicuramente vincente e questo candidato è l’avvocato Emilio Messana già segretario provinciale del Pd. Balzana risulta quest’idea di indire consultazioni frettolose e senza alcuna preparazione e addirittura in un clima di risse interne che stanno scandalizzando Racalmuto, pregiudicando quindi il successo che Racalmuto tributerebbe al Pd dignitosamente rappresentato e ad una larga ma non difforme intesa con partiti e movimenti collaterali”.
E così conclude: “Avanzo comunque qui formale istanza a partecipare come candidato a sindaco del Pd e relativa coalizione”.


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2 Responses to Primarie Pd Racalmuto. Irrompe il “guastatore” Calogero Taverna

  1. 28 marzo 2014 a 20:27
    Confermo in pieno quanto pubblicato da Malgrado Tutto. Altre dovevano essere le vie burocratiche. Ma non è colpa mia se si crede di gestire il partito a Racalmuto come una camarilla di paese e non si rispettano le regole del gioco che non sono quelle che un ingegnere o un agente delle tasse si inventano dalla sera alla mattina. E’ solare che le primarie non si possono inventare. Sono stato a Racalmuto sino all’altro giorno, quando potevo di persona presentare la mia richiesta a partecipare a codeste fantasmatiche “primarie”. Non se ne parlava neanche. All’improvviso eccoci messi con le spalle al muro di talché si può dare il via al gioco di escludere chi meritevolmente potrebbe aspirare alla sindacatura di Racalmuto e piazzare sottobanco chi è da un anno che vi trama.
Credo che per questioni di incompatibilità dovrà lasciare l'assessorato siciliano, non certo per la petulanza di questi cialtroni. Purtroppo sara una jattura per Racalmuto; non avremo più alcun referente. Ditemi quale novello eletto a cinquestelle si interesserà delle fortune culturali e turistiche di Racalmuto?
 
 

Deontologicamente diciamo quel che ci pare qualsiasi sia il nostro buzzo, in effetti quella che tanti continuano a chiamare 'sinistra di governo' si è disciolta, non c'è più né è più ricostruibile. Era una contraddizione in termine e quindi ontologicamente è andata distrutta. D'altro canto si è arrivati ad un capolonea di uno dei tanti anelli vichiani. Inizia un nuovo anello. E' la novella storia o palingenesi che imporrà i suoi uomini, coloro che saranno chiamati alle nuove immedesimazioni organiche. I 5Stelle un merito ce l'hanno avuto: spazzare via la vecchia classe dirigente. E' certo che nessuno degli attuali ministri tornerà al potere. Quello che i 5stelle non capiscono, anche i loro avversari e siamo il 68% degli italiani han dovuto fare piazza pulita del loro marciume dirigenziale. Ma se bravi i 5Stelle a spazzaree via il vecchio chi mandano a prenderne il posto? Non mi pare che i loro supplenti siano granché. Mi va di dire che il 68% ha mandato al parlamento una classe dirigente ripulita rinnovata e più presentabile. Mi auguro che intanto sorga una intesa 'governativa' in questo 'nuovo' antigrillino. Diversamente non vedo soluzioni. Calogero Taverna

martedì 13 marzo 2018

Per la semplice ragione che non è di sinistra. Deontologicamente diciamo quel che ci pare qualsiasi sia il nostro buzzo, in effetti quella che tanti continuano a chiamare 'sinistra di governo' si è disciolta, non c'è più né è più ricostruibile. Era una contraddizione in termine e quindi ontologicamente è andata distrutta. D'altro canto si è arrivati ad un capolonea di uno dei tanti anelli vichiani. Inizia un nuovo anello. E' la novella storia o palingenesi che imporrà i suoi uomini, coloro che saranno chiamati alle nuone immedesimazioni organiche. I 5Stelle un merito ce l'hanno avuto: spazzare via la vecchia classe dirigente. E' certo che nessuno degli attuali ministri tornerà al potere. Quello che i 5stelle non capiscono, anche i loro avversari e siamo il 68% degli italiani han dovuto fare piazza pulita del loro marciume dirigenziale. Ma se bravi i 5Stelle a spazzaree via il vecchio chi mandano a prenderne il posto? Non mi pare che i loro supplenti siano granché. Mi va di dire che il 68% ha mandato al parlamento una classe dirigente ripulita rinnovata e più presentabile. Mi auguro che intanto sorga una intesa 'governativa' in questo 'nuovo' antigrillino. Diverasmanete non vedo soluzioni. Calogero Taverna

domenica 11 marzo 2018

Ecco l'atto di battesimo di Marco Matrona quello settecentesco.
 
 
 
Nel 1758 l'Arciprete Stefano Campanella battezzava MARCO Giovanni Paolo MATRONA figlio di don Pietro Matrona e Moncada e di donna Rosaria Lumia.