Caro Calogero, nel farti gli auguri di buon Natale ti esprimo apprezzamento per l'opera di dissodamento archivistico e storico della nostra ignorata memoria, e lo rendi noto con libertà di pensiero e stile scalpitante cioè scoppiettante, insomma, a cu acchiappi acchiappi. Solo i pusilli si scandalizzano e scappano, gli invidiosi censori, gli opportunisti prudentissimi, gli stanchi ripetitori dei luoghi comuni, gli psittaci per convenienza. Auguri. Alle prossime scorribande.Lillo Taverna Mi complimento con te: sei oltre tutto pungentissimo senza magari darlo a vedere. Sai persino di cose pappagallesche che per capirle ho dovuto ricorrere (seduta stante) a queste diavolerie informatiche. Non è vero poi che sono solo io a scavare nelle morie del paese del sale e dello zolfo (e anche del caciummo, per rendere più pesante l'"astrattu" e guadagnarci qualche lira in più). Io non faccio altro che gustare le tue delizie mnemoniche. Io faccio lo schifiltoso con la polvere d'archivio. Tu sai spandere il profumo del dire poetico. E così con te Racalmuto è più olezzante. Lillo Taverna Io sono troppo dadaista e cerco il ridicolo là dove forse non c'è. Ma di questo non sono molto sicuro. Senti, dopo tutta questa orgia di buon natale (e poi anche se davvero nacque Jahaveh di Nazareth non fu certo il 25 dicembre. Poi con tutti quei cambiamenti di calendario, vatti ad orientartici. Allora ricambio dicendoti BUON ANNO NUOVO. Mi è più consono.
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