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martedì 11 giugno 2013

LA SICILIA E IL SUO CUORE


LA SICILIIA IL SUO CUORE


Come Chagall, vorrei cogliere questa terra

Contro l’immobile occhio del bue.

Non un lento carosello di immagini,

un raggiera di nostalgie: soltanto

queste nuvole accagliate,

i corvi discendono lenti,

e le stoppie bruciate, i radi alberi,

che s’incidono come filigrane.

Un miope specchio di pena, un greve destino

Di piogge: tanto lontana è l’estate

Che qui distesela sua nudità

Squamosa di luce – e tanto diverso

L’annuncio dell’autunno ,

senza le voci della vendemmia.

Il silenzio è vorace sule cose,

s’incrina, se il flauto di canna

tanta vena di suono: e una fonda paura dirama.

Gli antichi a questa luce non risero,

strozzata dalle nuvole, che geme

sui prati stenti, sui greti aspri,

nell’occhio melmoso delle fonti;

le ninfe inseguite

qui nn si asosero agli dei, gli alberi

non nutrirono frutti agli eroi.

Qui la Sicilia ascolta la sua vita.

[Leonardo Sciascia]

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