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lunedì 28 ottobre 2013

Apocalisse, San Paolo scrisse: parole del Signore

Ed io vi dico che sì, mi hanno detto che il Signore ebbe voce e disse parole come queste: "... venne un gran terremoto. Il sole diventò nero come un sacco di crine e tutta quanta  la luna diventò come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come un fico lascia cadere i suoi frutti acerbi quando è scosso da vento impetuoso. Il cielo si ritirò come un rotolo che si riavvolge; tutte le montagne e tutte le isole vennero  rimosse dal loro posto. I re della terra e i grandi,  i tribuni  i potenti e tutti i servi e liberi, si nascosero nelle caverne e tra le rocce delle montagne. E dicevano ai monti e ai massi: cadeteci addosso, nascondeteci dalla faccia di Colui che è assiso sul trono e dall'ira dell'agnello perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi potrà sostenersi?" [Apocalisse] Conturbante poesia? Certo! Ma è parola del SIGNORE? Ma se questa è poesia, quest'altra,  solo frenesia insulsa: "Accogliete colui che è ancora debole nella fede e non discutete sulle opinioni. L'uno crede di poter mangiare di tutto; l'altro, che è debole, mangia solo legumi. Chi mangia non disprezzi colui che non mangia. E colui che non mangia  non giudichi colui che mangia, poiché Dio lo ha bene accolto. Or, chi sei tu che ti permetti di giudicare il domestico altrui?."[Lettera di San Paolo] Strambo, no? Eppure sarebbe PAROLA DEL SIGNORE. Vi oppiano, vi atterriscono, vi ottundono. Reagite. Vivete.
Ed io vi dico che sì, mi hanno detto che il Signore ebbe voce e disse parole come queste: "... venne un gran terremoto. Il sole diventò nero come un sacco di crine e tutta quanta  la luna diventò come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come un fico lascia cadere i suoi frutti acerbi quando è scosso da vento impetuoso. Il cielo si ritirò come un rotolo che si riavvolge; tutte le montagne e tutte le isole vennero  rimosse dal loro posto. I re della terra e i grandi,  i tribuni  i potenti e tutti i servi e liberi, si nascosero nelle caverne e tra le rocce delle montagne. E dicevano ai monti e ai massi: cadeteci addosso, nascondeteci dalla faccia di Colui che è assiso sul trono e dall'ira dell'agnello perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi potrà sostenersi?" [Apocalisse] Conturbante poesia? Certo! Ma è parola del SIGNORE? Ma se questa è poesia, quest'altra,  solo frenesia insulsa: "Accogliete colui che è ancora debole nella fede e non discutete sulle opinioni. L'uno crede di poter mangiare di tutto; l'altro, che è debole, mangia solo legumi. Chi mangia non disprezzi colui che non mangia. E colui che non mangia  non giudichi colui che mangia, poiché Dio lo ha bene accolto. Or, chi sei tu che ti permetti di giudicare il domestico altrui?."[Lettera di San Paolo] Strambo, no? Eppure sarebbe PAROLA DEL SIGNORE. Vi oppiano, vi atterriscono, vi ottundono. Reagite. Vivete.
 

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