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martedì 15 ottobre 2013

tutto si può fare su di me meno che burlare con assiomi bettaioli

Non abbiate timore: sono questi gli ultimi rantoli del mio spirito ribelle, dadaista, iconoclasta, blasfemo. Poi questa voce non la sentirete più. Non vi sarà più di fastidio qualche volta, di tedio quasi sempre. All'amico insolente sussurro: è banale volere celiare sul mio patronimico. Io sul suo, di ebraico lignaggio, potrei molto ricamare. Per sua scienza, sappia che nel ' 500 vennero a Racalmuto dei D'AVERNA al seguito di un arciprete simoniaco. Poi i disattenti amanuensi in tonaca modificarono quel patronimico. Mi dispiace per l'ebreo venuto da paese marino, ma tutto si può fare su di me meno che burlare con assiomi bettaioli
 

 
Una vita sulle punte!Diete ferree e gare tra compagne a chi mangia meno!E' questa la dura vita raccontata da una etoile del teatro di Milano.
  • Calogero Taverna Ma sono queste le donne di un certo campo fiorito che io vedo ammaliato; risorgenza di un sogno infantile ormai svanito per sempre, tritato da immani trattori crudeli che il succedersi dei giorni aguzza sempre più, inesorabilmente, impercorribilmente. Ho dentro un parco di ammalianti fiori olezzanti di divino afrore, e mi appartiene tutto ed integralmente ed è una chiusa cui nessun cacciatore, nessuna moderna diana può scavalcando accedervi.
  • Il quadro è di Piero Baiamonte
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  • sarà il femmineo principe ceruleo su albo destriero, ma è un campo di poetica purezza, quale solo chi sta da questa parte del cielo riesce a custodire nei suoi anfratti più profondi, più inaccessibili.
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