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martedì 26 novembre 2013

Il prete sangugno con la sua tradizionale berretta in mano

Nel LIBER in quo .. padre Puma non è molto prodigo di notizie su Padre Arrigo. Lo troviamo annotato al n.  479. "Sac. Giovanni Arrigo nato a Racalmuto il 16/6/ 1911. Ordinato Sacerdote il 9.6.1937. Cappellano militare di S. Angelo(?) Platani, Parroco del Carmine di Racalmuto. Morto a Palermo il  17.1.1974. Sepolto in Racalmuto. " Decisamente molto poco per una figura chiave nelle vicende politiche di Racalmuto degli anni '50 e 60. Fiero oppositore dell'arciprete Casuccio, ne abbiamo parlato in varie occasioni. Cercò di disarcionarlo con una delazione al Vaticano cui - ora lo confessiamo - ponemmo anche noi mano. Aveva in animo di scrivere un libro. Tutti sapevamo che le sue avventure con le donne erano folte. E non è che le nascondesse troppo. Ebbe persino un competitore nell'avv. Mantia, ma a rimetterci il prestigio, i una avventura boccaccesca,  fu questo prete che Sciascia, fingendosi amico infilza in malo modo nelle Parrocchie di Regalpetra. Fu degno sodale di Padre Dominuco di Montedoro questo con più accentuate tendenze nostalgiche. La favolistica a Racalmuto si sprecava specie per l'inventiva di Luigi Di Marco che si prestava spesso a condurre entrambi i preti con la sua auto da noleggio.  Fui più amico d padre Arrigo, amico di famiglia peraltro, che dell'arciprete Casaccio anche per essere politicamente consono col delfino di padre Arrigo,  il grande Viciu Farrauto. Storie ormai sepolte. Io cessai ogni attività partitica il 31 gennaio 1960, Viciu emigrò in provincia dell'Aquila come segretario comunale.  Purtroppo è venuto a mancare troppo presto. Gli rivolgo qui un memore saluto e un requiem del tutto laico. Facevamo un quadrilatero anticasucciano:  Viciu, Nnaziu Pitruottu Liddru Savatteri ed io. Sono su questa terra ancora solo io. Un pizzico di accoramento mi coglie.
 
 
 
 
 
Ecco lembi di una Racalmuto che non c'è più

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