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martedì 19 novembre 2013

Liber in qui adntatata nomina prurimorunm SACERDOTOTUM Racalmutensium

 

Illeggibile la data? Sì e no! nella foto originale
dell'originale che dovrebbe tenere con cura e 
riservatamente padre Martorana Ciucia , la data la intuisco: DIE 26 martii 1638 (diconsi milleseicentrotrentotto). Già chi può vantare archivi parrocchiali che così per celia e non morire può vantare anagrafici registri per commemorare gli officianti sacerdoti defunti, dal 1638.
 
Da tre secoli e 68 anni sacerdoti colti, capaci di annotare in latino date e memorie dei loro predecessori , ci hanno tramandato gloriose memorie. Viene il sedicente padrone dell'attuale sedicente museo chiaramontano e mi irr9de persino. Che cosa vuoi avere tu? Ma cosa vorresti dire nel nostro gran museo dell’alabastrino scultorello. Non sei degno. Tre o quattro mie iniziative bocciate. Iniziative per il recupero della memoria storica di un paese veramente storico: RACALMUTO. Niente regalpetra, niente denigrazioni, anche quelle alate di un gran qualcuno che qualche altro, non capendon è andato a scalpellare in un brutto macigno marmoreo all’entrata del paese, dalla stazione ferroviaria. Mi irrita sentirmi dire che apparterrei "alla povera GENTE" [di Racalmuto] .. [tanto stupidina da abbabbicarsi  alle frescacce letterarie] come dire che "ha una gran fede nella scrittura". E quale scrittura? Ma quella sua, del natio grande scrittore che "ha tentato di raccontare qualcosa della vita di un paese che ama, e spera [bontà sua] di aver dato il senso di quanto lontana sia questa vita dalla libertà e dalla giustizia, cioè dalla ragione". Caro Totò Petrotto, non prendertela con questo o con quello e soprattutto con la Cancellieri, ma prendetela con chi autorevolmente dal 1956 dice queste cose di Racalmuto, paese dove si vive lontani dalla libertà, dalla giustizia, e quindi
Calogero Taverna … a me francamente non sembra. Ecco una bella smentita. Già, direte, non si legge nulla, non si capisce nulla. Vediamo se è vero: LIBER in quo ADNOTATA REPERIUNTUR NOMINA plurimorum SACERDOTUM, nec non DIACONORUM , subdiaconorum et Clericorum huius Terrae Racalmuti [il resto lo salto per non svelare tutta la mia scienza - almeno questa Ignazio Licata me la riconosce. sempreché però
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Calogero Taverna Con gli Sferrazza - questo però non è uno Sferrazza Papa -  padre Puma un po' dovette avercela se annotò prima di stendere l'elogio funebre del munifico assistito padre Chiarilluzzo un incerto Sac. Calogero Sferrazza Papa senza aggiungere altro. Il grande, intelligentissimo, forbito, mansueto, mirabile padre gesuita, mio amico ed estimatore, P. Angelo Sferrazza (Papa) S, J, il quale  non dovrebbe entrarci nulla, Del resto l'arciprete Puma, di solito tanto solerte, nulla aggiunge.
 
Calogero Taverna …. Signor Galeani, certo lei venendo da lontano (a proposito da dove viene e che carica aveva quando in servizio?) ignora queste cose e comunque non le fanno né freddo né caldo. Ma secondo lei non sarebbe bene che prendendo appena mille euro da quei novantamila fuori bilancio che ci ha rifuso il viminale per farvi stare sette ore a settimana in questo sperduto paese, e dandoli a Studio98 - alle tipografie locali troppo si è dato ammesso che là restassero - fare giornate di studio nella Cappella Palatina dei Carretteschi. Come non sa manco questo come per la ex chiesetta di San Sebastiano? mi offro come gratuito mentore.
 

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