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sabato 30 novembre 2013

Padre Luigi Mattina Giammeria (Jean Marie)

I
l padre Luigi Mattina della Famiglia dei Mattina Giammeria (che poi significa alla francese Jan Marie) nasce a Racalmuto il 12/8/1936 e viene ordinato sacerdote ll 6/7/1969 a 33 anni. Ciò non per ritardi di altro tipo ma perché padre Mattna decide di prendere la via del seminario piuttosto tardi. Lo ricordo da mio zio Luigi Taverna. Mio zio bestemmiatore, il pio Luigi Giammeria segnarsi varie volte al giorno. Abile, bene addestrato stava per divenire un buon meccanico in quel di Racalmuto. Il Signore lo chiamò per essere un suo unto .Padre Mattina la sua missione sacerdotale la svolge ormai da 44 anni encomiabilmente, portando anime al signore con il suo predicare a voce distesa, modulata ma su toni alti da buon baritono.  Padre Mattina viene officiato della parrocchia della Madonna della Rocca il 1°/12/1985 succedendo a padre Gaetano Chiarelli, che lascia per motivi di salute. Invero padre Luigi è maggiormente impegnato nella rettoria del massimo santuario racalmutese, quella apicale chiesa del Monte ove si venera in loco ma anche  in tutte le parti del modo ove alberghi un esule racalmutese la Vergine Maria, incoronata regina il 12 giugno 1938 meno di un paio di anni dopo la nascita do padre Luigi, qusi segno premonitore della sua vocazione per speciale grazia di Dio. Padre Mattina ama molto le campane, molte ne ha fatto fondere  alcune le ha persino donate. Ha fatto erigere una copia marmorea della miracolosa Vergine al vecchio campo sportivo. Tripudio di campane e culto mariano sono le sue fubule auree. Il rettorato del Chiesa del Monte lo prese nel 1971 succedendo a Mons. Calogero Picone. Ama questa chiesa: l'ha abbellita sempre più. A pensare che anche lo scettico Sciascia avrebbe preferito venire seppellito in questo miracoloso,  ci chiediamo perché non è stato accontentato. Era anche come un monito a noi miscredenti a ritornare nell'alveo di madre Chiesa, seguendo l'esempio del massimo cervello racalmutese. Il padre gesuita Morreale celebra padre Luigi come colui che "ha ritoccato nuovamente l'oro degli stucchi e rifatto il pavimento" (che oltretutto registrava una non commendevole speculazione); ha fatto anche "ritoccare la pittura in cementite delle pareti". Inoltre, sempre padre Luigi "ha rinnovato i vetri colorati della gradinata  sopra l'altare maggiore, ha costruito l'altare rivolto al popolo, utilizzando le colonnine della precedente balaustra".  Chi abbia fornito i fondi a  noi non interessa; forse un piccolo appunto lo faremmo per il fatto di avere ritenuto" abbastanza alta la sacrestia", per cui ha l'ha "modificata ricavando un piano per la canonica del santuario, che unito alle stanze costr uite  dal padre Petrone, costituiscono l0'abitazione del predicatore del mese mariano.." Ma si sa che la cementite è malattia che infetta anche i preti. Peraltro queste sono notizie datate 1986 come  dire per lo meno 28 anni addietro: altra disciplina edilizia. Apprendo sempre da padre Morreale che padre Luigi è responsabile anche del ritocco dei due celebri ex voto. Ma ha anche il mrito di esporre quelle notevoli testimonianze architettoniche nell'abside della chiesa. Un merito, secondo me.
 

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