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giovedì 21 novembre 2013

Virtus e Mutuo Soccorso - P. Nalbone e Garibaldi ... a Racalmuto


Circoli, movimento operaio, cattolici, massoni, Garibaldi presidente, P. Nalbone ed altro in meno di una pagina. Mio zio PARRASTRU Calogero Saccomando, figlio primogenito di mastru Jacumu Saccomannu e di Marianna Tirone, nipote dell'omonimo arciprete racalmutese.



Monsignor De Gregorio ci pare alquanto vago sul circolo Virtus di Racalmuto.
 In certe parti dei suoi voluminosissimi testi storici sulla diocesi di Agrigento, dà il circolo Virtus esistente sin dal 1910. Ora invece a pag. 66 del suo Ottocento ecclesiastico agrigentino scrive testualmente: " Il 24-2-1911 fu inaugurato in S. Margherita il circolo S. Maria delle Grazie e nel 1913 quello popolare di Raffadali, con una società di mutuo soccorso e quello di Racalmuto di cui fu presidente C. Saccomando e vice presidente G. Petrotta fu Nicolò". Ma togliendo un inutile 'probabilmente' coglie nel segno il cammaratese monsignore, quando nella successiva pag. 67 precisa: " Ma il primo tentativo  di organizzare gli operai cattolici in una società che ne difendesse i diritti, nella nostra provincia, deve, probabilmentefarsi risalire al 1873, quando il gesuita p. Giuseppe Nalbone insieme al sac. Ignazio Picone Chiodo, il primo maggio, nella chiesa di S. Chiara di Racalmuto, fondò la società dell'Immacolata raccogliendo in essa parecchi operai che, prima avevano fatto parte di altra società operaia laica da cui erano stati esclusi perché clericali. La Società dell'Immacolata ebbe poca vita perché il p. Nalbone fu costretto dalle autorità del tempo ad allontanarsi  da Racalmuto come pericoloso per l'ordine pubblico e anche perché fu ricostruita la vecchia società  laica di cui si volle presidente G. Garibald che accettò, inviando questo telegramma: " Maddalena, sei agosto 1873. Società Operaia Racalmuto. Accetto grato presidenza. Gesuiti cancrena del mondo G. Garibaldi (ASA, c. 26.)"

Ma a me risulta che quella società cattolica di mutuo soccorso ebbe a sopravvivere. Qui si investe la storia del Mutuo Soccorso. Mons. De Gregorio mostra interesse per l'esordio del circolo oggi a piazza Castello. Dimostra di aver consultato l'archivio di stato agrigentino con gli interessanti faldoni relativi alle carte di questo periodo della storia racalmutese. Noi abbiamo fotocopiato un mare di documenti e li abbiam lasciati al Circolo del Mutuo Soccorso. Le mie ricerche storiche mi hanno molto disorientato. Le cose non sono proprio come dice il De Gregorio ma non sono neppure come il Messana e Malgrado Tutto ci hanno imposto di credere specie con quella lapide funerea del Matteliano che incupisce la buia galleria d'ingresso nei locali del Mattina o Caratozzolo. Noi non siamo sicuri manco del fatto nostro. Spero che Piero Carbone che sta dimostrando un risveglio storico in proposito faccia da par suo luce e chiarezza. Sarebbe da fare a  "lu cannuni" un bel dibattito magari per demolire le mie convinzioni e al contempo chiarire quel grande momento storico racalmutese. Certo il Mutuo Soccorso non è stato, non è e non sarò mai quella bisca che il pur sommo Sciascia ha voluto imbalsamare nelle celeberrime Parrocchie di Regalpetra.

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