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martedì 21 gennaio 2014

Anche i comici sono spinti a riconoscere l'immortalità del porcellum. Certi amici tuoi di corta cervice non so casa bofonchiano. Vadano a scuola.

Che io sia un provocatore lo sai bene, ma io ho sempre ragione perché le cose le so di mio e non  perché me le raccontano gli imbonitori del teatrino della politica, di cui ti posso fare nomi e  cognomi -  di tipi che vengono imbeccati di un certo servizio segreto a cui capo fu Cossiga dopo Gladio e poi il mio amico Baffetto Massimo.  A definire porcellum quella legge è stato Calderoli (già grandissimo professore di diritto pubblico e filosofia del diritto - che sghignazzo come sghignazzo per  quei due o tre asini raglianti che ti fanno coro). Passa peraltro per "ideatore ed estensore" (questa cazzata l'hai detta tu, purtroppo e per stavolta ti perdono). Quella è una legge magistrale e tu da tecnico come me dovresti annuire, l'hanno concepita e scritta varata e ponderata le migliori intelligenze giuridiche italiane di cui gli imbecilli ciarlatani manco sanno i nomi. E' il punto di arrivo di un processo che parte da lontano che aveva avuto un approdo dignitoso con il mattarellum e che arriva al suo apice massimo  proprio con quella legge che Calderoli chiama "porcellum" a sua immagine e somiglianza. Come nelle scienze naturali  si procede per assestamenti per adeguamenti. Io, che sono vecchio e mi posso permettere di dire, la storia non la studio purtroppo l'ho vissuta, ricordo l'ingovernabilità  i governi balneari, il mercemonio delle preferenze, prima X poi tre poi con i numeri poi con nome e cognome (Martinazzoli disperato perché si trovava ineleggibile per difficoltà di scrittura) con i signori delle preferenze (mafiosi e della drangheta di Sicilia e di Calabria) etc. Non debbo fare qui un trattato di scienze sociali e di storia contemporanea. Ma taglio: l'albero si giudica dai frutti: guarda che grandi meriti ha avuto il "porcellum". L'elettorato italiano ha detto basta con il bipolarismo vogliamo il tripolarismo come dire (allora) Bersani, Berlusconi e Grillo. I politicanti pensavano che Berlusconi era morto e che Grillo era un scherzo di stagione. Ricordo poi un incontro con Bobo Craxi una sera tutto scornato: ormai sapeva che il suo giochetto i suoi accordi di retrobottega venivano vanificati da un certo ex Comico. Ecco la grandezza del PORCELLUM questa imprevedibile incoartabilie nuova volontà dell'intellettuale collettivo invece oltre al padre e figlio voleva lo spirito santo, la triade, e ha pure consentito la morte del monocameralsmo per un bicameralismo per cui la compiacenza della camera va a scontrarsi e moderarsi con la doverosa composizione senatoriale. In questo momento quell'imbecille di comico necfocefalo senza capire dice che porcellum e italicum è cosa identica. Anche i comici sono spinti a riconoscere l'immortalità del porcellum. Certi amici tuoi di corta cervice non so casa bofonchiano. Vadano a scuola.

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